Agrivoltaico in Emilia-Romagna: come l’energia solare protegge le colture

Nel cuore dell’Emilia-Romagna, a Forlì, il Gruppo Caviro ha recentemente inaugurato il più grande impianto agrivoltaico avanzato d’Italia. Questo progetto rappresenta un passo significativo verso l’integrazione di pratiche sostenibili nell’industria vitivinicola, combinando la produzione di energia rinnovabile con la protezione delle colture. L’impianto, situato presso lo stabilimento Cantine Caviro, è stato realizzato con un investimento di 1,5 milioni di euro e si estende su una superficie di 1,5 ettari. La struttura è caratterizzata da inseguitori monoassiali e 1.386 pannelli solari bifacciali, capaci di generare annualmente 1.300.000 kWh di energia elettrica. Questo progetto non solo contribuisce all’autosufficienza energetica della sede, ma rappresenta anche un modello replicabile per altre cantine.

L’Innovazione Tecnologica dell’Impianto

Il nuovo impianto agrivoltaico è stato progettato per svolgere due funzioni principali: la produzione di energia pulita e la protezione delle viti. Grazie a un sofisticato software, i pannelli fotovoltaici possono orientarsi per ottimizzare l’assorbimento della luce solare, garantendo il giusto equilibrio tra ombra e luce. Questa tecnologia avanzata permette di proteggere le viti dai danni causati da eventi climatici estremi come grandine, vento e gelate primaverili. Inoltre, riducendo la quantità di luce solare diretta, si può diminuire la necessità di acqua per le piante, un aspetto che sarà oggetto di ricerca e sorveglianza negli anni a venire. L’elaborazione elettronica dell’impianto prevede peraltro la calibrazione mirata per la cattura della luce e l’osservazione tramite satelliti, offrendo un’accurata misurazione dei valori di crescita vegetale.

Un Modello di Sostenibilità e Innovazione

Il progetto agrivoltaico di Caviro si inserisce perfettamente nel contesto dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. La filiera vitivinicola, con le sue caratteristiche di pianta eliofila, si presta idealmente all’uso duale del suolo, combinando produzione agricola ed energetica. L’obiettivo del progetto è dimostrare che l’energia solare può essere integrata in un vigneto senza compromettere la qualità e la quantità del raccolto. Questo approccio innovativo non solo migliora l’efficienza energetica complessiva, ma contribuisce anche alla transizione verso un futuro più sostenibile, unendo tradizione e innovazione. Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di come le tecnologie avanzate possano essere applicate per migliorare le pratiche produttive e salvaguardare l’ambiente.

Conclusioni: Verso un Futuro Sostenibile

L’inaugurazione dell’impianto agrivoltaico di Forlì segna un importante traguardo nel percorso di sostenibilità intrapreso dal Gruppo Caviro. Questo progetto non solo rappresenta un esempio di innovazione tecnologica applicata all’agricoltura, ma offre anche un modello replicabile per altre realtà del settore. La capacità di integrare la produzione di energia rinnovabile con la protezione delle colture è un passo cruciale verso un futuro più sostenibile e resiliente.

In un mondo sempre più orientato verso la sostenibilità, il concetto di energia rinnovabile è diventato fondamentale. L’energia solare, in particolare, rappresenta una risorsa inesauribile e pulita che può essere sfruttata per ridurre l’impatto ambientale delle attività umane. L’implementazione di impianti agrivoltaici, come quello di Forlì, dimostra come sia possibile integrare la produzione di energia con l’agricoltura, offrendo soluzioni innovative per affrontare le sfide climatiche.

Un aspetto avanzato della tecnologia applicata in questo contesto è l’uso di software di gestione energetica. Questi sistemi permettono di ottimizzare l’orientamento dei pannelli solari, massimizzando l’assorbimento della luce solare e garantendo un bilanciamento ottimale tra ombra e luce per le colture. Grazie a queste tecnologie, è possibile migliorare l’efficienza energetica e ridurre il consumo di risorse naturali, contribuendo a un’agricoltura più sostenibile e resiliente.