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Come il quinto lancio di Starship cambierà l’esplorazione spaziale?

SpaceX si prepara per il quinto test di Starship, puntando al recupero del primo stadio Super Heavy con la torre Mechazilla. Scopri le innovazioni e le sfide di questo lancio rivoluzionario.
  • SpaceX ha completato i test preparatori sugli esemplari di Starship e Super Heavy per il quinto test di lancio.
  • Il nuovo motore Raptor 3 fornisce 50 tonnellate in più di spinta rispetto alla versione precedente, con una riduzione di massa di circa 100 kg.
  • La Ship 33 sarà il primo prototipo della nuova versione Ship V2, con ali superiori ridimensionate e riposizionate per migliorare il controllo durante il rientro.

SpaceX ha annunciato su X che un nuovo esemplare di Starship è pronto per il quinto lancio di test. Questa volta si tenterà di “acchiappare” lo stadio Super Heavy con le braccia meccaniche della torre Mechazilla. SpaceX ha completato i test preparatori sugli esemplari di Starship e Super Heavy per il quinto test di lancio. Manca solo l’usuale via libera da parte delle autorità federali preposte per confermare la data di lancio.

Dopo il successo del quarto lancio, con questo nuovo test SpaceX punterà per la prima volta al recupero del primo stadio Super Heavy. La procedura prevede per il razzo un rientro controllato fino alla torre di lancio, affettuosamente battezzata Mechazilla, dove idealmente si adagerà sulle due braccia meccaniche, che lo prenderanno “per le pinne”. Come più volte condiviso da SpaceX, a regime la torre di lancio funzionerà anche come una sorta di gru che consentirà di preparare rapidamente il primo stadio recuperato per il volo successivo e di montare rapidamente una nuova navicella in cima ad esso. Nei piani di SpaceX c’è l’intenzione di arrivare a lanciare più Starship anche nel corso della stessa giornata.

Nel post su X.com, SpaceX scrive che in attesa dell’OK a procedere con il quinto volo di prova, continueranno i lavori preparatori sulla procedura di recupero del primo stadio, nonché i test sul velivolo che verrà utilizzato per il sesto test.

Nuovi propulsori Raptor 3: un salto tecnologico

Negli scorsi giorni, SpaceX aveva mostrato anche le immagini del primo esemplare della terza generazione di motore Raptor, che sfoggia un’incredibile apparente semplificazione della sua struttura. Nelle scorse ore sono state pubblicate anche le immagini dei primi test di accensione. Secondo le specifiche pubblicate da SpaceX, la terza generazione di motore Raptor è in grado di fornire 50 tonnellate in più di spinta, con circa 100 kg di massa del motore in meno, rispetto alla seconda generazione. Il nuovo modello non avrebbe poi bisogno di scudo termico, accelerando così i tempi di riutilizzo.

I nuovi propulsori Raptor 3 atmosferici (33 unità per il primo stadio e 3 unità per il secondo) sono pensati anche per essere più facilmente riutilizzati eliminando la necessità di protezioni termiche. Avere poi prestazioni superiori, riducendo la massa consente di avere un miglior rapporto tra peso del vettore e carico utile. Un elemento chiave del nuovo design potrebbe essere legato alla stampa 3D di materiali metallici con la società statunitense che potrebbe avere una tra le tecnologie più avanzate a livello globale per questo settore.

SpaceX ha dichiarato che il Raptor 3 è in grado di generare 280 tonnellate di spinta, ma le future iterazioni supereranno le 300 tonnellate. Ciò significa che la Starship, al decollo, sarà in grado di produrre oltre 10.000 tonnellate di spinta, più di tre volte rispetto al Saturn V. Questi sono valori in linea con quelli annunciati ad aprile dallo stesso Musk durante una presentazione a Starbase.

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Progetti ambiziosi e preparativi per il quinto lancio

Le ambizioni di SpaceX per Starship sono immense. L’azienda vede in questo veicolo la chiave per rendere economicamente sostenibile l’insediamento umano sulla Luna e su Marte, segnando un potenziale punto di svolta nella storia dell’esplorazione spaziale. Con il 5° volo ormai imminente, SpaceX continua a spingersi oltre i confini dell’innovazione, avvicinandosi sempre di più alla realizzazione del sogno di una civiltà multiplanetaria.

A luglio, SpaceX ha collaudato con successo sia i motori del Booster 12 sia quelli della Ship 30. Il 15 luglio, 39 giorni dopo il quarto volo di Starship, un nuovo prototipo di Super Heavy ha avviato tutti e 33 i suoi Raptor per alcuni secondi. Tre giorni prima, SpaceX aveva eseguito uno spin prime test, verificando il corretto funzionamento di tutti i sistemi prima dell’effettiva accensione dei motori. Il tempo trascorso tra il quarto lancio e lo static fire test del Booster 12 sarebbe potuto essere anche inferiore, ma a fine giugno SpaceX ha occupato Mechazilla per eseguire alcune prove con i bracci di Mechazilla per la cattura al volo.

Il 16 luglio, il Booster 12 è tornato al sito di costruzione per gli ultimi preparativi prima del lancio. Tra questi, l’installazione dell’anello per l’hot staging, che molto probabilmente verrà rilasciato prima della manovra di rientro a terra. SpaceX è poi passata al collaudo della Ship 30, trasportandola al sito di Massey il 21 luglio. Qui, cinque giorni dopo, la Starship ha avviato tutti e sei i suoi motori Raptor, utilizzando il nuovo pad per i test. La Ship 26, un particolare prototipo non utilizzato per i voli, aveva inaugurato questo pad a giugno. Per la Ship 30 questo è stato il secondo test con tutti i motori, in quanto SpaceX ne aveva già effettuato uno a giugno.

La prima Ship V2 e i progressi di Starship

Intanto, nel sito di costruzione di Starbase, hanno fatto la loro comparsa le prime componenti della nuova versione di Starship. Si tratta della Ship 33, che avrà numerose modifiche e sarà il primo prototipo mai costruito della Ship V2. La più evidente è lo spostamento e il ridimensionamento delle ali superiori. Inoltre, SpaceX ha mostrato anche la nuova versione del motore Raptor.

Il nose cone della prossima generazione di Starship, chiamata per ora V2, ha fatto la sua comparsa per la prima volta il 14 luglio. Questo elemento è stato intravisto mentre gli operai lo trasportavano da un edificio all’altro. Abbiamo così potuto osservare il nuovo design e il posizionamento delle ali superiori. Rispetto alle Starship utilizzate finora, la nuova versione monta ali più piccole, posizionate più indietro, verso la sezione non ricoperta dallo scudo termico. Come spiegato da Musk, questa modifica ha un duplice vantaggio: migliora il controllo della Starship durante la fase iniziale del rientro in atmosfera e protegge le cerniere delle ali dal plasma.

Quando la Ship inizia le manovre per fare ritorno sulla Terra, si posiziona con un’angolazione compresa tra i 65° e i 70°. Il controllo è fornito principalmente dalle ali inferiori, mentre quelle superiori, con la configurazione attuale, tendono a riportare il vettore in verticale. Spostando le ali, il loro contributo alla rotazione diventa inferiore. La nuova posizione delle ali, inoltre, le allontana dalla zona maggiormente interessata dal plasma, evitando in questo modo i danni che si sono osservati durante il volo numero quattro del 6 giugno.

Bullet Executive Summary

La tecnologia di recupero dei razzi rappresenta una delle più grandi sfide e innovazioni nel campo dell’esplorazione spaziale. SpaceX, con il suo quinto lancio di Starship, si prepara a testare un metodo di recupero del primo stadio Super Heavy mai provato prima. Questa innovazione non solo promette di ridurre i costi dei lanci spaziali, ma potrebbe anche accelerare significativamente i tempi di preparazione per i voli successivi.

Un concetto fondamentale nel campo della tecnologia spaziale è il riutilizzo dei razzi. Tradizionalmente, i razzi venivano utilizzati una sola volta, rendendo ogni lancio estremamente costoso. Con l’introduzione di razzi riutilizzabili, come quelli sviluppati da SpaceX, è possibile ridurre drasticamente i costi e aumentare la frequenza dei lanci.

Un’ulteriore nozione avanzata è quella della stampa 3D di componenti metallici, che permette di creare parti complesse con precisione e in tempi ridotti. SpaceX ha adottato questa tecnologia per i suoi motori Raptor, migliorando l’efficienza e riducendo la massa complessiva dei motori.

In conclusione, SpaceX continua a spingere i confini dell’innovazione tecnologica, avvicinandoci sempre di più a un futuro in cui l’esplorazione spaziale sarà non solo possibile, ma anche sostenibile ed economicamente accessibile. La strada verso una civiltà multiplanetaria è ancora lunga, ma con ogni nuovo lancio, ci avviciniamo sempre di più a questo ambizioso obiettivo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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