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Scandalo: l’uso segreto di IA nei videogiochi di Activision Blizzard

Un report rivela che Activision Blizzard ha venduto contenuti creati con IA senza informare i giocatori, sollevando questioni etiche e licenziamenti di massa.
  • Activision Blizzard ha utilizzato l'IA per creare contenuti venduti in Call of Duty: Modern Warfare 3, come il bundle 'Yokai's Wrath' a 1.500 COD Point.
  • Dopo l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, numerosi artisti 2D sono stati licenziati e i rimanenti costretti a utilizzare l'IA.
  • Electronic Arts e Riot Games stanno sviluppando proprie IA generative interne per le loro produzioni future.

L’industria videoludica è in fermento a causa di un recente report che ha messo in luce l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) generativa da parte di colossi come Activision Blizzard, Electronic Arts e Riot Games. Secondo il report, questi giganti del settore stanno utilizzando l’IA per creare contenuti a pagamento, spesso senza informare i consumatori. Questo ha sollevato una serie di questioni etiche e morali, in particolare riguardo ai licenziamenti di massa che hanno colpito numerosi artisti e sviluppatori.

Il Caso di Call of Duty: Modern Warfare 3

Il report di Wired ha rivelato che Activision Blizzard ha venduto contenuti creati con l’IA in Call of Duty: Modern Warfare 3, senza comunicarlo agli acquirenti. In particolare, il bundle “Yokai’s Wrath”, venduto per 1.500 COD Point (circa 15 euro), contiene almeno un oggetto realizzato con l’IA. Non è chiaro se solo un elemento del pacchetto o se tutti siano stati creati con l’IA. Activision non ha ancora commentato ufficialmente la questione.

Licenziamenti e Impatti sull’Occupazione

Il report ha anche evidenziato che, dopo l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, molti artisti 2D sono stati licenziati. I rimanenti concept artist sono stati costretti a utilizzare l’IA come supporto per il loro lavoro, e molti dipendenti sono stati obbligati a seguire corsi legati all’IA. Questo ha sollevato preoccupazioni tra gli sviluppatori, che vedono l’IA come una minaccia al loro lavoro.

La Posizione delle Altre Aziende

Non solo Activision Blizzard, ma anche altre grandi aziende come Electronic Arts e Riot Games stanno adottando l’IA generativa. Secondo il report, queste aziende stanno sviluppando proprie IA generative interne, anche se non è chiaro come verranno impiegate. EA, in particolare, ha dichiarato che c’è una “fame” di IA generative, e l’azienda si sta muovendo verso un impiego regolare di queste tecnologie nello sviluppo di nuove produzioni.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il report di Wired ha sollevato un dibattito acceso sull’uso dell’IA generativa nei videogiochi. Da un lato, queste tecnologie possono abbattere i costi e velocizzare i tempi di sviluppo, ma dall’altro, pongono serie questioni etiche e morali, soprattutto riguardo ai licenziamenti di massa e alla trasparenza verso i consumatori.

Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è l’IA generativa stessa, che utilizza algoritmi avanzati per creare contenuti originali a partire da dati esistenti. Questo tipo di IA è in grado di generare immagini, testi e persino musica, rendendola una risorsa potente ma anche controversa.

Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è il machine learning, una sottocategoria dell’IA che permette ai sistemi di apprendere e migliorare dalle esperienze passate senza essere esplicitamente programmati. Questa tecnologia è alla base delle IA generative e rappresenta una delle frontiere più promettenti ma anche più dibattute dell’innovazione tecnologica.

La riflessione personale che emerge è che, mentre l’IA offre opportunità straordinarie, è fondamentale bilanciare l’innovazione con l’etica e la trasparenza, per garantire che i benefici siano equamente distribuiti e che i diritti dei lavoratori e dei consumatori siano rispettati.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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