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- Il nuovo tier Standard di Xbox Game Pass costa 14,99 dollari al mese e include il multiplayer online, che nel precedente livello Console doveva essere acquistato separatamente per 9,99 dollari al mese.
- Il prezzo di Game Pass Ultimate aumenterà da 16,99 dollari a 19,99 dollari al mese, giustificato dall'inclusione di nuovi giochi di alta qualità come Call of Duty.
- La FTC ha denunciato il degrado del prodotto e l'aumento dei prezzi come un "danno ai consumatori" in seguito all'acquisizione di Activision Blizzard.
Microsoft ha deciso di rispondere alle critiche mosse dalla Federal Trade Commission (FTC) statunitense riguardo all’aumento dei prezzi di Xbox Game Pass e alla creazione di un nuovo tier Standard del servizio. La FTC ha depositato un documento presso la Corte d’Appello statunitense dichiarando che l’aumento dei prezzi rappresenta un “danno ai consumatori” in seguito all’acquisizione di Activision Blizzard. Secondo la FTC, il nuovo tier Standard del Game Pass, che sostituisce il livello Console, non includerà giochi al day-one nonostante il prezzo maggiore, il che “degrada il prodotto in controtendenza con la promessa di Microsoft di portare Call of Duty su Game Pass al day-one senza aumenti di prezzo”.
Microsoft ha risposto con una lettera formale, affermando che Xbox Game Pass Standard non è una versione “degradata” del tier Console, ma include il multiplayer online che nel precedente livello doveva essere acquistato separatamente. “Microsoft offre un nuovo livello di servizio, Game Pass Standard, che dà accesso a centinaia di giochi e funzionalità multiplayer per 14,99 dollari al mese. È sbagliato definire questo servizio una versione ‘degradata’ dell’offerta Game Pass per console, che è stata interrotta. Quel prodotto non offriva funzionalità multigiocatore, che dovevano essere acquistate separatamente per 9,99 dollari al mese, portando il costo totale a 20,98 dollari al mese”.
Microsoft ha anche parlato dell’aumento di prezzo di Game Pass Ultimate, giustificandolo con l’aumento qualitativo e quantitativo dei nuovi giochi inclusi, tra cui Call of Duty. Il prezzo di Game Pass Ultimate passerà da 16,99 dollari a 19,99 dollari al mese, e il servizio offrirà più valore grazie a molti nuovi giochi disponibili “day-and-date”. Tra questi, l’imminente uscita di Call of Duty: Black Ops 6, che non è mai stato disponibile su abbonamento.
Le critiche della FTC e il contesto dell’acquisizione di Activision Blizzard
La Federal Trade Commission (FTC) ha bacchettato Microsoft per il recente aumento dei prezzi di Xbox Game Pass, depositando un ricorso presso la Corte d’appello statunitense. La FTC ha sottolineato che l’operato di Microsoft è frutto della posizione dominante che l’azienda ha conquistato con l’acquisizione di Activision Blizzard, datata ottobre 2023. La FTC ha denunciato il degrado del prodotto, con l’eliminazione dei giochi di maggior valore dal nuovo servizio di Microsoft, abbinato all’aumento dei prezzi per gli utenti esistenti, come un tipo di danno ai consumatori causato dalla fusione.
La FTC ha ricordato che Microsoft aveva promesso di portare Call of Duty al day-one su Game Pass senza rincari di prezzo. Il primo titolo del franchise destinato a entrare nel catalogo è Modern Warfare 3, rilasciato l’anno scorso. La scelta coincide con l’aumento di prezzo e l’interruzione del livello “Console” della sottoscrizione, pianificato in anticipo alla pubblicazione del nuovo capitolo, Call Of Duty Black Ops 6, disponibile da subito su Game Pass. Inoltre, il licenziamento di 1.900 dipendenti della divisione gaming è stato descritto come un campanello d’allarme: per la FTC, questa mossa configura una contraddizione con le dichiarazioni di Microsoft alle autorità, secondo cui le due società avrebbero operato indipendentemente dopo la fusione.
Le motivazioni della FTC e le risposte di Microsoft
Nelle scorse ore, la FTC ha depositato nuove documentazioni presso le sedi legali degli Stati Uniti contro Microsoft e Xbox, in seguito all’annuncio dell’aumento dei prezzi di Game Pass confermato la settimana scorsa. La FTC, che aveva cercato di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard da parte del gigante di Redmond, ha segnalato perplessità e dubbi circa la posizione dominante di Xbox all’interno del mercato. Ora, le carte sono sul tavolo: perché la FTC ha deciso di iniziare una nuova battaglia contro Microsoft?
Le motivazioni sono esplicitamente spiegate nel documento ufficiale depositato dalla Federal Trade Commission: i consumatori sono penalizzati. La FTC sottolinea che si aspettava che accadesse con l’acquisizione di Call of Duty e altri giochi. Il documento si concentra su due aspetti: l’aumento dei prezzi del tier console di Game Pass, sostituito con il nuovo Standard che non include più giochi al day-one, e l’idea di Microsoft di dirottare gli utenti sul costoso Ultimate per giocare ai titoli first-party senza acquistarli singolarmente. Il prezzo di Ultimate è aumentato a 17,99 euro mensili in Europa.
La FTC ha contattato la Corte per allertarla dell’annunciato aumento dei prezzi di Microsoft nel mercato degli abbonamenti multi-gioco e cloud. La Corte distrettuale ha ritenuto rilevante per l’analisi dell’acquisizione che Microsoft stia aumentando il prezzo di “Game Pass Ultimate” da 16,99 dollari al mese a 19,99 dollari al mese, un incremento del 17% anno-su-anno. La denuncia relativa al prezzo è seguita dalla questione dell’addio al vecchio tier console e ai giochi del day-one per gli utenti non Ultimate o di PC Game Pass. Microsoft sta interrompendo l’erogazione del prodotto “Console Game Pass” da 10,99 dollari al mese, costringendo gli utenti a pagare l’81% in più per passare a “Game Pass Ultimate”. Per i consumatori che non intendono pagare l’81% in più, Microsoft sta introducendo un prodotto degradato, “Game Pass Standard”, al costo di 14,99 dollari al mese. Questo prodotto costa il 36% in più rispetto al Console Game Pass e non include più le uscite del day-one.
Il futuro del Game Pass e le strategie di Microsoft
Le voci riprese da “gole profonde” e analisti del mondo videoludico indicano che Microsoft ha ridefinito l’asset centrale del suo ecosistema, il Game Pass. Si tratta di una svolta prevedibile, ma con qualche dettaglio controverso. Nonostante non abbia generato grande scalpore fra il pubblico, offre comunque spunti utili a delineare una panoramica attualizzata delle strategie di Xbox. Queste strategie sembrano definire i margini di un percorso evolutivo in cui le console da salotto saranno sempre meno importanti.
Per salvaguardare il benessere dei lettori, eviteremo di partire con un classico “spiegone” teso a definire il nuovo assetto di Game Pass. Meglio passare subito al sodo stabilendo un parametro di base: l’esplosione della “bolla COVID” ha generato una flessione relativa di tutti i servizi in sottoscrizione, non solo nel mondo dei videogiochi, in un contesto economico non particolarmente roseo. Più inflazione, meno potere d’acquisto e un generale senso di sfiducia nei confronti dell’industria sono il contraltare a un diktat che domina il mondo dei videogiochi.
Come Magnavox nel 1972, Microsoft vuole accrescere i propri profitti, e i modi per farlo sono due: aumentare il volume delle vendite o incrementare il ricavo unitario. Con le spese di gestione che aumentano a un ritmo superiore rispetto al tasso di espansione del mercato, è chiaro che la seconda strada è l’unica percorribile, a meno di non alterare i processi produttivi. Questa considerazione non sottintende un giudizio: stiamo semplicemente definendo l’intelaiatura della strategia di Microsoft.
Già agli albori del Game Pass era facile prevedere che, strada facendo, ci sarebbero stati aumenti, e il tempismo è coerente con l’attuale conformazione degli Xbox Game Studios. Dopo l’acquisizione da record, Microsoft si appresta a pubblicare il primo Call of Duty first-party, destinato poi a diventare un appuntamento annuale. È difficile valutare l’impatto sui numeri della rotta tracciata da Microsoft, ma possiamo supporre che le uscite videoludiche previste tra la fine del 2024 e il 2025 amplificheranno l’attrattiva di Game Pass, anche se dubitiamo che andranno a modificare il suo specifico target.
La platea a cui si rivolge il servizio è principalmente composta da core gamer, giocatori abituati a spaziare fra diversi titoli e generi durante l’anno, che possono ritenere conveniente il pagamento di un canone mensile, anche a seguito di un aumento compatibile con la soglia psicologica vigente (che possiamo collocare intorno ai 20 euro). Dubitiamo che gli habitué del binomio “COD-FIFA” verranno attirati dalla proposta, poiché prima del cambio di prezzo non era particolarmente vantaggiosa per questa categoria.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la recente disputa tra Microsoft e la FTC riguardo all’aumento dei prezzi di Xbox Game Pass e alla creazione di un nuovo tier Standard mette in luce le complessità del mercato dei videogiochi e delle strategie aziendali. Microsoft ha giustificato le sue scelte come un tentativo di migliorare il servizio e offrire più valore agli utenti, mentre la FTC ha sollevato preoccupazioni riguardo al possibile danno ai consumatori e alla creazione di un monopolio.
Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di abbonamento multi-gioco, che permette agli utenti di accedere a una vasta libreria di giochi pagando una quota mensile. Questo modello di business è diventato sempre più popolare negli ultimi anni, offrendo ai giocatori un modo conveniente per esplorare nuovi titoli senza doverli acquistare singolarmente.
Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è il cloud gaming, che consente agli utenti di giocare a titoli di alta qualità in streaming direttamente dai server, senza la necessità di hardware potente. Questo approccio potrebbe rivoluzionare il modo in cui i giochi vengono distribuiti e giocati, rendendo i titoli accessibili su una vasta gamma di dispositivi e riducendo la dipendenza dalle console tradizionali.
In un mondo in costante evoluzione, è interessante riflettere su come le strategie aziendali e le innovazioni tecnologiche possano influenzare il mercato dei videogiochi e l’esperienza dei consumatori. La disputa tra Microsoft e la FTC rappresenta solo un capitolo di questa storia in divenire, e sarà affascinante vedere come si evolverà nei prossimi anni.
- Sito ufficiale della Federal Trade Commission, dove è possibile trovare informazioni sulla lotta contro le pratiche commerciali ingannevoli e sulla promozione della concorrenza leale, compresi i documenti relativi all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
- Pagina ufficiale della FTC sul caso Microsoft-Activision Blizzard, con documenti e informazioni sulla procedura di acquisizione
- Comunicato stampa ufficiale di Microsoft sul secondo trimestre dell'anno fiscale 2023, con informazioni sulla situazione finanziaria e sulle strategie aziendali