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Wisa: come le donne africane nel tech influenzano le politiche digitali europee

Un'analisi approfondita rivela il ruolo crescente di Women in Tech Africa e della sua filiale keniota nell'influenzare le decisioni tecnologiche in Europa, tra finanziamenti, partnership UE e legami con lobbisti.
  • WISA presente in 30 paesi, promuove donne africane nel tech.
  • Nel 2021, WISA Awards celebrano figure di spicco come Claudette Irere.
  • AEIP e ENRICH in Africa collegano hub tecnologici tra Africa e UE.
  • La strategia "Women in Digital" dell'UE promuove pari opportunità.
  • L'iniziativa Startup Europe favorisce un ecosistema per le startup.

Il mondo della tecnologia è in continua evoluzione, e con esso, le dinamiche di potere che ne influenzano le decisioni. Un aspetto particolarmente rilevante è l’interazione tra diverse regioni e continenti, e come le organizzazioni provenienti da paesi extra-europei possano contribuire a plasmare le politiche digitali nel vecchio continente. In questa indagine esclusiva, ci concentreremo sul ruolo crescente di WISA (Women in Tech Africa) e della sua filiale keniota, analizzando il loro impatto, i finanziamenti ricevuti e i legami con lobbisti e politici europei. L’obiettivo è quello di svelare le dinamiche di potere nascoste e comprendere come le decisioni tecnologiche in Europa possano essere influenzate da attori esterni.

Il ruolo di Women in Tech Africa

Women in Tech Africa (WISA) si presenta come la più grande organizzazione del continente africano dedicata alla promozione delle donne nel settore tecnologico. La sua missione si articola su tre pilastri fondamentali: valorizzare le figure femminili africane che si sono distinte nel campo della tecnologia, sia come professioniste che come imprenditrici; formare le leader del futuro, offrendo modelli di ruolo alle nuove generazioni; e ridurre il divario digitale, garantendo una crescita inclusiva attraverso l’uso delle tecnologie. Con una presenza in 30 paesi, inclusi capitoli fisici in Germania, Irlanda e Regno Unito, WISA sembra aver costruito una solida rete anche in Europa.

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Tuttavia, la mera presenza geografica non è sufficiente per determinare l’influenza di un’organizzazione. È necessario analizzare attentamente le sue attività, i suoi finanziamenti e le sue connessioni. WISA opera attraverso una serie di iniziative, tra cui premi, eventi di networking e programmi di mentorship. Nel 2021, ha lanciato i “Women in Tech Africa Awards” per celebrare le donne che hanno raggiunto risultati significativi nel settore tecnologico. Questi premi, trasmessi in live streaming da Accra, in Ghana, hanno visto la partecipazione di figure di spicco come Claudette Irere, Ministro di Stato per l’ICT e la TVET del Ruanda, che ha elogiato la resilienza delle donne durante la pandemia di COVID-19.

Oltre ai premi, WISA si impegna a fornire risorse e opportunità alle donne africane che desiderano intraprendere una carriera nel settore tecnologico. Il suo sito web offre una piattaforma per il networking, la condivisione di informazioni e la ricerca di lavoro. Inoltre, WISA collabora con altre organizzazioni per promuovere l’istruzione STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) tra le ragazze e le giovani donne. Queste attività contribuiscono a creare una pipeline di talenti femminili che possono contribuire allo sviluppo tecnologico dell’Africa e del mondo.

Nonostante queste lodevoli iniziative, è importante sollevare alcune domande critiche. Come vengono finanziate queste attività? Chi sono i principali sostenitori di WISA? Quali sono i loro interessi? Queste domande sono cruciali per comprendere appieno il ruolo di WISA e la sua potenziale influenza sulle politiche digitali europee. La trasparenza dei finanziamenti e la chiarezza degli obiettivi sono essenziali per garantire che l’organizzazione operi in modo etico e responsabile.

Le partnership e i programmi Ue-Africa

L’Unione Europea ha da tempo riconosciuto l’importanza di una partnership strategica con l’Africa nel settore digitale. Diverse iniziative e programmi sono stati lanciati per promuovere la cooperazione, lo scambio di conoscenze e lo sviluppo tecnologico in entrambi i continenti. Tra questi, spiccano l’Africa-Europe Innovation Partnership (AEIP) e ENRICH in Africa, che mirano a collegare hub tecnologici, incubatori e acceleratori in Africa e in Europa. L’AEIP, lanciato nel 2019 con il supporto della Commissione dell’Unione Africana, facilita la creazione di partnership reciprocamente vantaggiose, promuovendo la collaborazione, lo scambio e la crescita. ENRICH in Africa, a sua volta, si propone di creare una rete sostenibile di incubatori e acceleratori europei e africani, rafforzando le loro capacità e fornendo valore aggiunto a imprenditori e innovatori.

Questi programmi offrono alle organizzazioni africane, come WISA, l’opportunità di interagire con il panorama tecnologico europeo. Attraverso la partecipazione a eventi, workshop e progetti congiunti, WISA può entrare in contatto con aziende, università e istituzioni governative europee. Questo networking può portare a collaborazioni, finanziamenti e, potenzialmente, all’influenza sulle politiche digitali. L’Unione Europea ha stanziato risorse significative per sostenere queste partnership. Nel contesto della Joint EU-Africa Strategy (JAES), sono stati definiti settori prioritari per la cooperazione nella ricerca e nell’innovazione, tra cui la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico, l’energia sostenibile e la sanità pubblica. La Commissione Europea e l’Unione Africana hanno organizzato incontri ministeriali e forum di alto livello per promuovere il dialogo politico e la definizione di strategie comuni. Uno di questi eventi è stato la sessione alla State of the Union Conference 2021, dedicata al partenariato digitale tra l’UE e l’Africa, in cui si è sottolineata l’importanza della trasformazione digitale per lo sviluppo sostenibile e la crescita inclusiva.

Dorothy Gordon, Onica N. Makwakwa, Bjorn Richter e Zuzana Sladkova hanno partecipato a questa discussione, moderata da Andrea Castagna. L’evento ha affrontato gli obiettivi a lungo termine della partnership digitale tra l’UE e l’Africa, in particolare come forgiare un partenariato più forte, genuino, inclusivo e reciprocamente vantaggioso nella trasformazione digitale tra l’Africa e l’UE. Il Digital4Development (D4D) Hub, recentemente avviato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sotto la presidenza tedesca del Consiglio dell’UE, crea tali opportunità. Tuttavia, la domanda è come rendere operativo l’hub, in modo da costruire fiducia per la cooperazione reciproca e lo scambio di migliori pratiche, imparando gli uni dagli altri. Sebbene queste partnership offrano opportunità di collaborazione e crescita, è fondamentale che siano basate su principi di trasparenza, responsabilità e rispetto reciproco. L’influenza di WISA, o di qualsiasi altra organizzazione, sulle politiche digitali europee deve essere soggetta a un rigoroso controllo democratico.

È importante sottolineare che l’Unione Europea è impegnata a promuovere la parità di genere nel settore digitale. La strategia “Women in Digital” mira a garantire che tutti, indipendentemente dal genere, abbiano pari opportunità di beneficiare e contribuire all’era digitale. Questa strategia si concentra sull’aumento del numero di donne specialiste in ICT (Information and Communication Technologies), sulla promozione dell’istruzione STEM tra le ragazze e sulla lotta contro gli stereotipi di genere nel settore tecnologico. In questo contesto, WISA potrebbe svolgere un ruolo di partner, fornendo competenze, esperienze e prospettive africane alla discussione europea sulla parità di genere nel digitale. Tuttavia, è essenziale che l’UE mantenga il controllo sulle proprie politiche e che le decisioni siano prese in modo democratico e trasparente.

I finanziamenti e i legami con i lobbisti

La questione dei finanziamenti e dei legami con i lobbisti è centrale per comprendere appieno l’influenza di WISA sulle politiche digitali europee. Chi finanzia WISA? Quali sono gli interessi dei suoi finanziatori? Quali sono i suoi legami con i lobbisti che operano a Bruxelles? Queste domande richiedono risposte chiare e trasparenti. La mancanza di informazioni pubbliche sui finanziamenti di WISA rende difficile valutare in modo indipendente la sua agenda e i suoi potenziali conflitti di interesse. È possibile che WISA riceva finanziamenti da aziende tecnologiche, fondazioni filantropiche o governi africani. Ognuna di queste fonti di finanziamento potrebbe avere i propri obiettivi e le proprie priorità, che potrebbero influenzare le attività e le posizioni di WISA.

Ad esempio, se WISA riceve finanziamenti da un’azienda tecnologica, potrebbe essere incentivata a promuovere politiche che favoriscono gli interessi di quell’azienda. Allo stesso modo, se WISA riceve finanziamenti da un governo africano, potrebbe essere influenzata a sostenere posizioni che promuovono gli interessi di quel governo. I legami con i lobbisti sono altrettanto importanti. I lobbisti sono professionisti che cercano di influenzare le decisioni politiche a favore dei propri clienti. Se WISA ha legami con lobbisti che operano a Bruxelles, potrebbe essere in grado di esercitare un’influenza maggiore sulle politiche digitali europee. È possibile che WISA collabori con lobbisti per organizzare incontri con funzionari europei, presentare proposte legislative o partecipare a consultazioni pubbliche.

La trasparenza dei finanziamenti e dei legami con i lobbisti è essenziale per garantire che WISA operi in modo etico e responsabile. Se WISA non è disposta a rivelare le proprie fonti di finanziamento e i propri legami con i lobbisti, è difficile fidarsi della sua agenda e delle sue motivazioni. La mancanza di trasparenza solleva interrogativi sulla sua indipendenza e sulla sua capacità di rappresentare gli interessi delle donne africane nel settore tecnologico in modo imparziale. È importante sottolineare che il lobbying non è di per sé illegale o immorale. Tuttavia, il lobbying opaco e non regolamentato può minare la fiducia del pubblico nelle istituzioni democratiche e portare a decisioni politiche che favoriscono gli interessi di pochi a scapito della maggioranza.

Per garantire che WISA operi in modo trasparente e responsabile, è necessario che divulghi pubblicamente le proprie fonti di finanziamento e i propri legami con i lobbisti. Inoltre, è importante che i funzionari europei siano consapevoli dei potenziali conflitti di interesse quando interagiscono con WISA e che prendano decisioni basate su prove solide e nell’interesse pubblico. La Commissione Europea ha creato un registro della trasparenza che mira a fornire informazioni sui lobbisti che operano a Bruxelles. Tuttavia, questo registro non è completo e non copre tutte le organizzazioni che cercano di influenzare le politiche europee. È necessario rafforzare il registro della trasparenza e garantire che tutte le organizzazioni che svolgono attività di lobbying siano tenute a registrarsi e a divulgare le proprie fonti di finanziamento e i propri legami con i lobbisti.

Impatto sulle startup e le pmi europee

L’impatto delle politiche digitali europee sulle startup e le PMI (piccole e medie imprese) è un tema di grande importanza. Le startup e le PMI sono il motore dell’innovazione e della crescita economica in Europa. È quindi fondamentale che le politiche digitali siano progettate per favorire il loro sviluppo e la loro competitività. Le proposte legislative promosse da WISA, o da qualsiasi altra organizzazione, devono essere valutate attentamente per valutarne l’impatto potenziale sulle startup e le PMI europee. È possibile che alcune proposte legislative, pur essendo ben intenzionate, abbiano conseguenze indesiderate per le startup e le PMI.

Ad esempio, una proposta legislativa che impone oneri normativi eccessivi potrebbe rendere più difficile per le startup e le PMI competere con le grandi aziende. Allo stesso modo, una proposta legislativa che limita l’accesso ai dati potrebbe ostacolare l’innovazione e la crescita delle startup e delle PMI che dipendono dai dati per sviluppare nuovi prodotti e servizi. È quindi essenziale che i responsabili politici europei consultino attentamente le startup e le PMI prima di adottare nuove politiche digitali. Le startup e le PMI hanno una conoscenza approfondita delle sfide e delle opportunità del mercato digitale e possono fornire informazioni preziose per la progettazione di politiche efficaci e proporzionate. La Commissione Europea ha lanciato diverse iniziative per coinvolgere le startup e le PMI nel processo decisionale europeo.

Tra queste, spicca la Startup Europe initiative, che mira a creare un ecosistema favorevole alle startup in Europa. La Startup Europe initiative offre una serie di programmi e servizi per aiutare le startup a crescere e a svilupparsi, tra cui finanziamenti, mentorship, accesso ai mercati e supporto normativo. Inoltre, la Commissione Europea organizza regolarmente consultazioni pubbliche e workshop per raccogliere feedback dalle startup e dalle PMI sulle politiche digitali. È importante che WISA e le altre organizzazioni che cercano di influenzare le politiche digitali europee tengano conto delle esigenze e delle preoccupazioni delle startup e delle PMI. Le politiche digitali devono essere progettate per creare un ambiente favorevole all’innovazione, alla crescita e alla competitività delle startup e delle PMI europee. La diversità e l’inclusione sono valori fondamentali per l’Unione Europea, e le politiche digitali devono riflettere questi valori. È importante che le politiche digitali promuovano la partecipazione delle donne e delle minoranze nel settore tecnologico e che affrontino le sfide specifiche che questi gruppi affrontano.

Oltre l’influenza: un ecosistema digitale equo

L’indagine sull’influenza di WISA sulle politiche digitali europee ci porta a una riflessione più ampia: come possiamo garantire un ecosistema digitale equo, inclusivo e democratico? La risposta non è semplice, ma richiede un impegno costante per la trasparenza, la responsabilità e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti. È fondamentale che le politiche digitali siano progettate per promuovere il bene comune, piuttosto che favorire gli interessi di pochi. Questo significa garantire che le politiche siano basate su prove solide, che tengano conto delle esigenze e delle preoccupazioni di tutti i cittadini e che siano soggette a un rigoroso controllo democratico.

La tecnologia blockchain, ad esempio, offre un modello decentralizzato e trasparente per la gestione dei dati e delle transazioni. Questa tecnologia potrebbe essere utilizzata per creare sistemi di voto online più sicuri e affidabili, per proteggere la privacy dei dati personali e per garantire una maggiore trasparenza nelle catene di approvvigionamento. L’intelligenza artificiale, d’altra parte, ha il potenziale per automatizzare compiti complessi, migliorare l’efficienza e creare nuovi prodotti e servizi. Tuttavia, è importante che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo etico e responsabile, tenendo conto dei suoi potenziali impatti sociali ed economici. Le politiche digitali devono quindi affrontare le sfide etiche poste dall’IA, come la discriminazione algoritmica, la perdita di posti di lavoro e la sorveglianza di massa.

Ora, immagina per un momento di poter controllare la tua identità digitale con la stessa facilità con cui gestisci il tuo portafoglio fisico. Oppure, di poter partecipare a decisioni politiche importanti direttamente dal tuo smartphone, con la certezza che il tuo voto è sicuro e anonimo. Queste sono solo alcune delle possibilità offerte dalle tecnologie emergenti. Ma per realizzare questa visione, è necessario un impegno collettivo per un ecosistema digitale che sia veramente al servizio dei cittadini. Un ecosistema in cui l’influenza, sia essa di WISA o di qualsiasi altra organizzazione, sia sempre trasparente e soggetta al vaglio critico della società. Solo così potremo garantire che il futuro digitale sia un futuro di opportunità, inclusione e democrazia per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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