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Scopri come Google Gemini sta rivoluzionando l’uso degli smartphone Android

Un'analisi approfondita delle nuove funzionalità di Google Gemini, l'IA che promette di trasformare l'interazione con i dispositivi Android, sostituendo Google Assistant.
  • Google Gemini sostituisce Google Assistant e offre funzionalità avanzate come la generazione di contenuti creativi e traduzioni in più lingue.
  • La nuova voce di Gemini è più naturale e fluida, con dieci voci selezionabili in futuro.
  • Ora è possibile fare domande a Gemini direttamente dalla schermata di blocco, migliorando l'accessibilità e l'usabilità.

Alla ricerca di un’intelligenza artificiale capace di generare testi realistici, tradurre lingue, scrivere contenuti creativi e rispondere a domande informative? Negli ultimi mesi, Google ha iniziato a sostituire il suo assistente vocale con Gemini, un agente intelligente che soppianta Google Assistant e punta a rivedere il modo in cui interagiamo con gli smartphone tenendo premuto il pulsante di accensione.

Chiedendo a Gemini, viene spiegato di essere “un modello di intelligenza artificiale in grado di elaborare e generare informazioni multimodali, attraverso diversi formati come testo, immagini, audio e codice”. Le principali funzionalità della soluzione di Google, per evoluzione, sono relative al trovare informazioni, tradurre lingue, riassumere testi e generare contenuti creativi.

Scrivere una poesia, farsi ispirare per un testo, ottenere aiuto per il codice o approfondire un copione: Gemini è un agente intelligente a tutto tondo, pur conservando funzioni pratiche come l’invio di messaggi WhatsApp tramite comandi vocali. Gemini è attivabile tramite la frase “Hey Google” dagli smartphone Android, e di base, va a sostituire il classico assistente vocale Google Assistant, che può essere ripristinato tramite l’apposita opzione dell’app Gemini.

Questo significa che, tramite comandi vocali, è possibile accedere a un’esperienza di intelligenza artificiale che fa impallidire la “vecchia” Siri da qualsiasi moderno smartphone Android. Tuttavia, è importante ricordare che nell’app di Gemini si ricevono risposte che possono essere riprodotte in audio, con un avviso che recita “Gemini potrebbe mostrare informazioni imprecise, anche riguardo a persone, quindi verifica le sue risposte”. La questione delle allucinazioni dell’intelligenza artificiale, intrinseca al funzionamento di questi modelli, rimane al centro del dibattito.

Oggi è possibile accedere a un’esperienza integrata su Android che comprende anche la nostra lingua, al contrario dell’integrazione di ChatGPT nei prodotti, che supporta solo la lingua inglese. A Google Gemini si può chiedere di tutto e di più, attivando l’agente intelligente tramite comandi vocali ed eseguendo operazioni senza prendere in mano lo smartphone Android. Non si tratta di una conversazione naturale come con le versioni recenti di ChatGPT, ma può cambiare il modo in cui interagiamo con lo smartphone.

Uno dei motivi per provare Gemini è la possibilità di scattare una foto e aggiungerla in input al prompt, chiedendo cosa l’IA vede nell’immagine. Attenzione, però, alle allucinazioni: sono stati riscontrati grattacapi nel far comprendere determinati contesti all’intelligenza artificiale. Questo riconoscimento sembra maggiormente soggetto a problematiche. Un altro aspetto interessante è la possibilità di far riconoscere a Gemini i contenuti della schermata di una pagina web, effettuando domande contestuali. Attivando l’agente intelligente tramite comandi vocali e premendo il pulsante “Aggiungi questa schermata”, è possibile allegare il link alla pagina web da analizzare.

Gemini Live per Android: In Test una Nuova Voce AI

Google continua a investire nell’intelligenza artificiale, con un focus particolare sulla app Gemini per Android. Secondo recenti indiscrezioni, l’azienda di Mountain View sta testando una nuova voce per l’assistente AI, promettendo un’esperienza utente più naturale e coinvolgente. La novità, scoperta nella versione beta dell’applicazione, suggerisce che Google stia lavorando per migliorare l’interazione vocale con l’erede di Google Assistant. Questa mossa potrebbe rappresentare un significativo passo avanti nella competizione con assistenti vocali come Siri di Apple e Alexa di Amazon.

Le indiscrezioni indicano che la nuova voce è caratterizzata da un tono più naturale e fluido, rendendo le conversazioni con l’assistente AI più simili a quelle con un essere umano. Questo miglioramento potrebbe tradursi in una maggiore adozione e un utilizzo più frequente dell’app da parte degli utenti Android. La nuova voce potrebbe essere parte dei test per il futuro arrivo di Gemini Live, una “killer feature” che dovrebbe consentire un dialogo più naturale con l’assistente, con ritmi più umani e potenziati dalla possibilità di interromperlo senza usare costantemente query di attivazione.

Durante l’ultimo Google I/O, l’azienda non è scesa nei dettagli, ma è emerso che saranno disponibili dieci voci selezionabili. Google non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo alla novità, ma è probabile che maggiori dettagli emergeranno nelle prossime settimane, man mano che i test procederanno. La notizia si inserisce in un contesto ampio di continua evoluzione nell’intelligenza artificiale per assistenti vocali, con Google che investe per mantenere la sua posizione di leader nel mercato Android.

Gemini Sta Cambiando Sotto i Vostri Occhi e le Vostre Orecchie

Il 21 luglio 2024, Google ha annunciato che sta lavorando sui miglioramenti delle funzionalità di Gemini, rendendo plausibile la sua sostituzione di Google Assistant. Anche se potrebbe sembrare presto per dirlo, l’ultima novità non rende questa ipotesi remota. Il colosso di Mountain View sta testando una nuova voce per Gemini. Le differenze con Assistant si assottigliano: Gemini, lanciato con un’unica voce maschile, ora inizia a rispondere con una voce femminile.

Non è chiaro se Google stia rilasciando la novità in tutto il mondo o provando solo in alcuni Stati. La fase di test della nuova voce non è disponibile in modo uniforme sugli smartphone Android e sulla pagina web per iPhone. Negli Stati Uniti, la voce femminile è disponibile solo nell’app per Android, mentre sulla pagina web per iPhone è ancora accessibile la voce maschile. In Italia, la voce femminile è già arrivata sia sulla pagina web che sull’app per smartphone Android.

Nella prima fase iniziale di rilascio non è possibile scegliere tra le due voci o tornare alla voce maschile, ma è ipotizzabile che successivamente verrà integrata la facoltà di selezione tra le due, come per Assistant. Anche se potrebbe essere complicato per Gemini prendere il posto di Assistant, questo processo può rappresentare una fase di passaggio tra i due. Non è solo la voce a cambiare le carte in tavola, ma può rendere la transizione più dolce e indolore.

Gemini AI su Android Risponde Anche se il Telefono è Bloccato

Inizialmente, Gemini attivato dalla schermata di blocco di Android poteva eseguire comandi come spegnere le luci e impostare sveglie. Google ha aggiornato l’assistente AI per rispondere a domande generiche. Prima si poteva dire “Gemini, spegni le luci”, ora è possibile fare domande come “Ehi Gemini, chi ha vinto le ultime elezioni?” oppure “Qual è il significato della parola X?”. Non è necessario sbloccare il telefono per semplici domande al chatbot di Big G, rendendo l’interazione più fluida e naturale.

In passato, le funzionalità di Gemini erano limitate al controllo di sveglie, timer, contenuti multimediali e funzioni base del telefono, come la regolazione del volume. Questi comandi potevano essere attivati richiamando l’Assistente Google. L’imminente estensione “Utilità”, annunciata all’I/O, promette un’esperienza più integrata. Per domande semplici come “che tempo fa”, era necessario sbloccare il dispositivo affinché Gemini rispondesse, compromettendo l’esperienza.

Google ha aggiornato l’assistente AI per rispondere a qualsiasi domanda direttamente dalla schermata di blocco, senza sbloccare lo smartphone Android. Ad esempio, dicendo “Ehi Gemini, che tempo farà domani a Roma?”, Gemini può accedere alle informazioni meteo e rispondere a voce elencando le previsioni per domani a Roma, senza sbloccare lo smartphone. Prima non era possibile. Se l’utente tocca un punto dello schermo durante l’interazione con Gemini, viene richiesto lo sblocco del dispositivo. Se l’utente tocca il campo di testo e autentica l’impronta digitale, la tastiera appare istantaneamente, consentendo un flusso di informazioni fluido senza interruzioni.

L’introduzione della nuova funzionalità ha aggiunto una nuova impostazione “Gemini sulla schermata di blocco” nella pagina principale delle preferenze. La levetta “Risposte di Gemini sulla schermata di blocco” si integra con “Assistente Google sulla schermata di blocco”, offrendo agli utenti un maggiore controllo sulla personalizzazione dell’esperienza con il chatbot AI di Google. La nuova funzione appena introdotta potrebbe richiedere tempo per diventare funzionale per tutti gli utenti. In futuro, Google prevede di estendere le capacità di Gemini sulla schermata di blocco, consentendo l’accesso ad estensioni del chatbot AI senza sbloccare il dispositivo.

Bullet Executive Summary

In conclusione, Google Gemini rappresenta un significativo passo avanti nell’integrazione dell’intelligenza artificiale sugli smartphone Android. Con la capacità di rispondere a domande generiche anche dalla schermata di blocco, una nuova voce più naturale e la possibilità di riconoscere contenuti multimediali, Gemini sta ridefinendo il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi. Tuttavia, è fondamentale ricordare che, nonostante i progressi, l’IA può ancora mostrare informazioni imprecise, quindi è sempre consigliabile verificare le risposte.

Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo riguarda l’uso dei modelli di linguaggio naturale (NLP) per migliorare l’interazione uomo-macchina. Questi modelli, come Gemini, utilizzano algoritmi avanzati per comprendere e generare linguaggio umano, rendendo le interazioni più fluide e naturali.

Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è l’uso delle reti neurali profonde per il riconoscimento multimodale. Questo approccio consente a Gemini di elaborare e comprendere informazioni provenienti da diverse fonti, come testo, immagini e audio, migliorando significativamente la capacità dell’IA di rispondere in modo accurato e contestuale.

Sperimentare con Google Gemini potrebbe offrire un assaggio del futuro degli assistenti intelligenti, rendendo la nostra interazione con la tecnologia più intuitiva e senza soluzione di continuità. Se siete appassionati di tecnologia o semplicemente curiosi di vedere come l’IA può migliorare la vostra vita quotidiana, vale sicuramente la pena provare Gemini.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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