Rivoluzionario: claude 3.5 sonnet che trasforma l’uso del computer

L’introduzione di Claude 3.5 da parte di Anthropic rappresenta un significativo passo avanti nel campo dell’intelligenza artificiale. Questo modello, noto come Claude 3.5 Sonnet, ha la capacità di utilizzare un computer in modo autonomo, un’abilità che potrebbe sembrare uscita da un romanzo di fantascienza. La funzionalità, denominata “computer use”, permette all’AI di osservare lo schermo, muovere il cursore, cliccare pulsanti e digitare testo, emulando le azioni di un utente umano. Questa innovazione è disponibile in versione beta pubblica tramite l’API dell’azienda, e mentre altre aziende come Microsoft, OpenAI e Google hanno sviluppato strumenti simili, Anthropic si distingue per la sua ambizione di consentire all’AI di interagire attivamente con l’interfaccia utente.

La complessità di questa tecnologia non è da sottovalutare. Anthropic ha adottato un approccio cauto, sottolineando che la funzionalità è ancora sperimentale e può essere macchinosa e soggetta a errori. Attualmente, Claude è incapace di eseguire operazioni sofisticate quali il ridimensionamento tramite trascinamento o l’ingrandimento ridotto, e la percezione dello schermo avviene tramite immagini fisse anziché un video ininterrotto. Tuttavia, l’azienda è fiduciosa che le capacità miglioreranno rapidamente grazie ai feedback degli sviluppatori.

Un’Intelligenza Artificiale Che Impara a Usare il PC

L’aggiornamento a Claude 3.5 Haiku introduce ulteriori miglioramenti, tra cui la capacità di svolgere compiti ripetitivi al posto degli umani. Questa funzionalità è già disponibile sull’API, permettendo agli sviluppatori di istruire Claude a utilizzare i PC come farebbe una persona. L’AI può osservare ciò che appare su monitor, manipolare il mouse, immettere testo attraverso la tastiera e azionare i tasti. Sebbene ancora in fase sperimentale, questa capacità offre un potenziale enorme per automatizzare processi ripetitivi e migliorare l’efficienza aziendale.

Anthropic ha mostrato in un video come Claude possa scegliere un luogo turistico per portare amici in visita, aprire il browser, cercare su Google, inserire l’appuntamento in Calendar e memorizzare i passaggi effettuati. Questo approccio mira a insegnare all’AI competenze informatiche generali, consentendole di utilizzare un’ampia gamma di strumenti standard e programmi progettati per le persone.

Il Futuro dei PC AI

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei PC tradizionali sta trasformando il panorama tecnologico. I cosiddetti AI PC, potenziati da algoritmi di intelligenza artificiale, sono progettati per eseguire compiti complessi che richiedono capacità computazionali avanzate. Questi computer utilizzano un mix di hardware e software AI per eseguire operazioni complesse, come l’elaborazione del linguaggio naturale e l’apprendimento automatico.

Componenti chiave come le GPU di nuova generazione e le NPU (Neural Processing Units) sono fondamentali per queste funzioni. Le GPU, solitamente utilizzate per giochi o rendering grafico, forniscono la potenza di calcolo necessaria per il deep learning, mentre le NPU accelerano l’esecuzione delle reti neurali artificiali. Questi componenti consentono ai PC AI di migliorare i processi, rendendo l’utilizzo del dispositivo ancora più smart e trasformandolo in un vero e proprio assistente personale.