Perché l’incursione ucraina in Russia potrebbe cambiare il corso del conflitto?

In una guerra di attrito come quella che si sta consumando alle porte dell’Europa, una novità sposta poco. E la prima vera incursione ucraina in terra russa, cominciata martedì e tutt’altro che finita, è una novità. Anzi, una grande novità: mai l’esercito di Kiev era arrivato a tanto, spingendosi oltre confine non solo con missili e droni ma portando dentro il paese i propri uomini. L’incursione a Kursk, in territorio russo, rappresenta una vittoria tattica ma non strategica: serve per respirare in Donbass e sporcare l’immagine dello zar russo, ma prima o poi l’esercito ucraino dovrà tornare nei confini.

La polizia ucraina ha affermato che “circa 20.000 persone devono essere evacuate” da 28 insediamenti nella regione di Sumy – un forte aumento rispetto alla precedente stima di 6.000 persone. Questo incremento delle evacuazioni è un chiaro segnale dell’intensità e della gravità della situazione.

Il Contrattacco Russo e le Conseguenze

La risposta russa non si è fatta attendere. Due persone sono morte e altre 17 sono rimaste ferite in un attacco lanciato dalle forze russe contro un supermercato di Kostyantynivka, nella regione di Donetsk. Questo attacco ha colpito non solo il supermercato, ma anche un ufficio postale, negozi e case residenziali. “La Russia sa sempre esattamente dove colpiscono i suoi missili; questo è un atto deliberato e mirato del terrore russo,” ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

L’esercito ucraino ha reso noto di aver colpito “con successo” una base aerea militare russa nella regione di Lipetsk, a quasi 300 chilometri dal confine con l’Ucraina. Durante l’attacco sono stati colpiti i depositi con bombe aeree guidate e altre installazioni nella zona della base aerea. Almeno nove persone sono rimaste ferite nella notte a causa di un “massiccio attacco con droni” nella regione, che ha “danneggiato un’infrastruttura energetica”.

Il governatore della regione russa di Lipeck, Igor Artamonov, ha annunciato lo stato di emergenza sul territorio dell’omonimo distretto municipale in seguito all’attacco con droni subito nella notte. Almeno 416 famiglie si trovano nella zona di evacuazione. Le difese aeree del Paese hanno intercettato 19 droni nella regione, ma il danno è stato comunque significativo.

La Propaganda del Cremlino e la Reazione Interna

Sul tavolo dei giornalisti di regime, in Russia, le linee guida su come raccontare l’incursione ucraina nella regione russa di Kursk sono arrivate con due giorni di ritardo, con l’effetto che i salotti propagandistici della televisione fino a quel momento avevano evitato l’argomento e i giornali invece caricavano l’effetto drammatico di un’intera regione costretta all’evacuazione. La sorpresa militare di Kyiv ha funzionato, e il ritardo nel formulare il racconto da somministrare ai russi lo dimostra.

Secondo le linee guida, presentate come “raccomandazioni urgenti”, i giornalisti devono evitare parole come “nuovo fronte” e non devono menzionare la città di Kurchatov. A Kurchatov si trova la centrale nucleare della regione di Kursk e gli ucraini, che finora hanno sconfitto le colonne russe inviate per fermarli, si stanno muovendo in quella direzione. Hanno già preso la zona di Sudzha, con una stazione di trasferimento del gas, e la centrale nucleare servirebbe anche a creare un rimando diretto all’altra centrale che i russi stanno occupando: Enerhodar, nella regione ucraina di Zaporizhzhia.

I russi vanno tenuti all’oscuro, ma per informarsi usano molto i canali telegram dove i blogger militari stanno raccontando l’incursione ucraina come una gran disfatta dell’esercito russo mal gestito, mostrano i mezzi ucraini che avanzano, rilanciano le notizie di Kyiv, le immagini dei prigionieri di guerra e dei droni contro l’aeroporto militare di Lipeck.

Bullet Executive Summary

La recente incursione ucraina in territorio russo rappresenta un punto di svolta significativo nel conflitto in corso. Sebbene non cambi radicalmente le sorti della guerra, questa operazione dimostra la capacità di Kiev di portare il conflitto oltre i propri confini, destabilizzando ulteriormente la situazione interna russa. Le evacuazioni di massa, gli attacchi mirati e la propaganda del Cremlino sono tutti elementi che contribuiscono a un quadro complesso e in continua evoluzione.

La nozione base di tecnologia correlata a questo tema è l’uso dei droni militari, che hanno rivoluzionato il modo di condurre operazioni belliche, permettendo attacchi precisi e riducendo i rischi per i soldati. Una nozione avanzata è l’impiego della guerra elettronica, che include l’uso di tecnologie per disturbare le comunicazioni nemiche e proteggere le proprie, un aspetto cruciale in un conflitto moderno.

In conclusione, mentre il conflitto tra Russia e Ucraina continua a evolversi, è fondamentale riflettere su come la tecnologia stia cambiando il volto della guerra. Le incursioni, gli attacchi con droni e la propaganda sono solo alcune delle molteplici sfaccettature di un conflitto che sembra destinato a protrarsi ancora a lungo. La speranza è che, attraverso la comprensione e l’innovazione, si possa giungere a una soluzione pacifica e duratura.