Il monito di Geoffrey Hinton: il futuro incerto dell’intelligenza artificiale

L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale: Un percorso inevitabile

L’intelligenza artificiale (IA) rappresenta un’evoluzione naturale nel panorama tecnologico, un cammino iniziato con i primi progressi della tecnologia per semplificare la nostra vita. Tuttavia, mentre avanziamo, emergono toni controproducenti, riflettendo una tendenza neoliberista che sembra relegare altre prospettive a una posizione marginale. Le innovazioni, sebbene apparentemente migliorative, hanno spesso portato a risultati ambigui. Ad esempio, l’automazione delle catene di produzione ha migliorato la produttività ma ha anche causato licenziamenti di massa. Nei servizi, l’informatizzazione ha ridotto il numero di impiegati necessari, lasciando molti senza lavoro. Questo apparente miglioramento della qualità della vita nasconde una mancanza di felicità autentica, che spesso deleghiamo a espressioni digitali come le emoticon. Anche il telefonino, un’invenzione rivoluzionaria, ha trasformato il nostro modo di essere, limitando la privacy e rendendo il lavoro più opprimente. L’IA potrebbe seguire lo stesso destino, servendo a colmare il divario tra i meno e i più intelligenti, ma rischiando di offuscare l’ultimo residuo di genialità umana.

Il monito di Geoffrey Hinton: Un futuro incerto

Geoffrey Hinton, uno dei pionieri dell’apprendimento profondo delle reti neurali, ha lanciato un allarme significativo riguardo all’IA. Durante un’intervista, ha stimato una probabilità del 10-20% che l’IA possa causare l’estinzione dell’umanità entro i prossimi trent’anni. Hinton, che ha recentemente lasciato Google per esprimere le sue preoccupazioni, ha sottolineato come la tecnologia stia avanzando più rapidamente del previsto. La sua paura principale è che l’IA, essendo più intelligente di noi, possa sfuggire al controllo umano. Hinton ha vinto il Nobel per la fisica nel 2024 per le sue scoperte nell’apprendimento automatico, ma ora avverte che i chatbot e altri strumenti IA potrebbero essere utilizzati per scopi pericolosi. L’IA potrebbe uniformare il pensiero, minando la pluralità di opinioni. Hinton sostiene la necessità di nuove leggi per regolamentare l’IA, poiché lasciarla nelle mani delle aziende potrebbe portare a sviluppi insicuri.

L’economia dell’intenzione: Un nuovo paradigma

Un recente studio condotto dall’Università di Cambridge esamina come stia emergendo l'”economia delle intenzioni”, un contesto in cui l’intelligenza artificiale sfrutta dati sui comportamenti per anticipare e orientare le scelte degli utenti. Questa nuova visione può alterare l’interfaccia con il sistema digitale, convertendo le intenzioni personali degli individui in una risorsa con valore economico notevole per le corporazioni. Tuttavia, in assenza di norme appropriate, l’economia basata sulle intenzioni rischia di erodere principî essenziali come il corretto svolgimento delle elezioni e la leale concorrenza sul mercato. Le società hanno la possibilità di commerciare i dati su tali intenzioni degli utenti, intensificando gli squilibri di potere tra le colossi tecnologiche e i consumatori.

[IMMAGINE=”Un paesaggio onirico che rappresenta l’evoluzione dell’intelligenza artificiale. In primo piano, un robot iconico con tratti umani, circondato da simboli di reti neurali e circuiti digitali. Sullo sfondo, una città futuristica con elementi di natura e tecnologia in equilibrio. Lo stile dell’immagine è ispirato all’arte puntinista e rococò, con layer in trasparenza e una palette di colori caldi, tendenti al