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- 22mila server e 250mila postazioni di lavoro gestite da Engineering per migliorare l'efficienza operativa.
- Le applicazioni di AI generativa sono da 100 a 1000 volte più esigenti rispetto ai servizi di base, causando un forte incremento nel consumo energetico.
- Nel 2023, Google e Microsoft hanno consumato rispettivamente 24 e 25 TWh di elettricità, paragonabile al consumo dell'Azerbaijan.
- Le emissioni di CO2 di Google sono aumentate del 48% rispetto al 2019 e quelle di Microsoft del 30% dal 2020.
L’intelligenza artificiale (IA) e la sostenibilità sono temi centrali nel dibattito contemporaneo, come dimostrato dall’evento “ANSA Incontra” con il CEO di Engineering, Maximo Ibarra. L’evento, trasmesso in diretta il 22 luglio 2024, ha offerto un’opportunità unica per esplorare come l’IA possa contribuire alla predittività ambientale e alla gestione del territorio. Engineering, una Digital Transformation Company italiana con 15.000 dipendenti e oltre 80 sedi in 21 Paesi, ha messo in luce casi pratici di utilizzo dell’IA in campo energetico e nella gestione dei servizi tramite la tecnologia del digital twin.
La gestione di 22mila server e 250mila postazioni di lavoro da parte di Engineering sottolinea l’importanza di prevedere e gestire in anticipo le crisi digitali. Questo approccio non solo migliora l’efficienza operativa, ma contribuisce anche a una gestione più sostenibile delle risorse.
Il consumo energetico dell’AI è fuori controllo
L’adozione massiccia dell’intelligenza artificiale ha portato a un’epoca di iperconsumo energetico. Negli Stati Uniti, un riassunto generato dall’AI può apparire casualmente in cima ai risultati di ricerca su Google, mentre Meta invita gli utenti a provare la sua AI su Facebook. La corsa all’AI generativa, iniziata con il lancio di ChatGPT di OpenAI alla fine del 2022, ha trasformato l’esperienza online degli utenti.
Gli algoritmi di AI generativa richiedono risorse enormi. Sajjad Moazeni, ricercatore dell’Università di Washington, stima che le applicazioni di AI generativa siano da 100 a 1000 volte più esigenti in termini di calcolo rispetto ai servizi di base come la ricerca su Google o le email. Questo ha portato a un aumento significativo del consumo energetico, con Microsoft e Google che hanno visto raddoppiare il loro consumo totale di energia dal 2019 al 2023.
L’impronta energetica del settore potrebbe crescere ulteriormente, con strumenti di AI integrati in un numero sempre maggiore di applicazioni online. I data center che gestiscono i modelli di AI generativa consumano milioni di litri d’acqua, un impatto significativo considerando che l’acqua disponibile per l’uso umano è limitata. Shaolei Ren, ricercatore della UC Riverside, sottolinea che l’acqua consumata dai data center potrebbe metterci un anno prima di tornare sulla superficie terrestre.
Intelligenza artificiale ed elettricità: ora Google e Microsoft consumano più di 100 Paesi nel mondo
Nel 2023, Google e Microsoft hanno consumato rispettivamente 24 e 25 TWh di elettricità, un consumo paragonabile a quello dell’Azerbaijan. Le emissioni di CO2 di Google sono aumentate del 48% rispetto al 2019, mentre Microsoft ha registrato un incremento del 30% dal 2020. Questi dati evidenziano l’enorme impatto energetico dei data center necessari per sostenere l’AI generativa.
La scarsità di risorse è una preoccupazione crescente. Elon Musk ha indicato che entro il 2025 potrebbe non esserci abbastanza energia per sostenere la crescita dell’intelligenza artificiale. Microsoft ha stretto una partnership con Helion per produrre energia tramite fusione nucleare entro il 2028, mentre Google sta esplorando l’energia geotermica.
Così Big Tech consuma acqua e produce CO2
L’impatto ambientale delle grandi aziende tecnologiche è significativo. Anche semplici attività online contribuiscono all’inquinamento, con i data center che consumano enormi quantità di energia e acqua. Fengqi You, ricercatore dell’Università di Cornell, sottolinea che settori come le raffinerie di petrolio, gli edifici e i trasporti hanno un impatto maggiore rispetto ai data center, ma l’impronta energetica del settore AI potrebbe crescere nel prossimo futuro.
Le iniziative di sostenibilità delle aziende tecnologiche, come la transizione verso fonti di energia rinnovabile, sono cruciali ma non sufficienti. La compensazione delle emissioni di CO2 è vista come una soluzione temporanea, e c’è bisogno di maggiore attenzione all’impronta idrica della catena di approvvigionamento delle grandi aziende.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’intelligenza artificiale ha un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale, con un consumo energetico e idrico che solleva preoccupazioni. Le aziende tecnologiche devono bilanciare l’innovazione con la responsabilità ambientale, esplorando nuove fonti di energia e migliorando l’efficienza dei loro modelli.
Nozione base di tecnologia: La tecnologia del digital twin consente di creare una replica virtuale di un sistema fisico, permettendo di simulare e ottimizzare le operazioni in tempo reale.
Nozione avanzata di tecnologia: La fusione nucleare rappresenta una potenziale fonte di energia illimitata e pulita, ma la sua realizzazione pratica richiede ancora significativi progressi scientifici e tecnologici.
L’intelligenza artificiale è una forza potente che può trasformare il nostro mondo, ma è essenziale che questa trasformazione avvenga in modo sostenibile. Riflettiamo su come possiamo contribuire a un futuro in cui tecnologia e ambiente coesistano armoniosamente.