Come la nuova Via della Seta influenzerà le relazioni Italia-Cina?

La Via della Seta torna nel vocabolario di Giorgia Meloni. Dopo aver annunciato, a fine 2023, la fine dell’accordo tra Roma e Pechino durante il primo governo Conte, l’incontro con il presidente cinese, Xi Jinping, nella seconda giornata del viaggio istituzionale nella Repubblica Popolare, ha utilizzato la metafora dell’antica rotta carovaniera per definire lo spirito con cui i due Paesi devono cooperare a livello politico, economico, commerciale e culturale.

La presidente del Consiglio ha raccolto l’assist dato dal 700esimo anniversario dalla scomparsa di Marco Polo per chiarire l’idea di partenariato con Pechino: “La Cina è per noi un partner economico, commerciale e culturale di grande rilievo. Ho detto al capo dello Stato cinese che questa visita cade in un doppio anniversario: i 20 anni del partenariato strategico, che definisce il livello di cooperazione più importante, e i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, un anniversario che definisce l’antichità e la profondità dei nostri rapporti, rapporti tra due civiltà eredi di una cultura millenaria che devono affrontare tanti problemi”.

Meloni ha aggiunto che “il modo migliore per celebrare questi due anniversari è mantenere il canale iniziato 700 anni fa da Marco Polo, favorendo relazioni economiche, commerciali, culturali e scientifiche, e dialogando a livello multilaterale”. Il piano triennale di Meloni per il partenariato si concretizzerà e svilupperà, come spiegato dalla stessa Meloni, dichiarando: “Con questo viaggio lanciamo un piano d’azione di tre anni firmato con il governo che definisce i prossimi tre anni della cooperazione bilaterale. L’obiettivo è valorizzare il lavoro fatto ed esplorare nuove forme di cooperazione, lavorando per il bilanciamento dei rapporti commerciali”.

Il Ruolo della Cina e le Nuove Aree di Cooperazione

Il presidente Xi Jinping ha condiviso la visione di Meloni, auspicando un ritorno allo “spirito dell’antica Via della Seta”. Italia e Cina devono sviluppare la loro relazione bilaterale da una prospettiva storica e strategica, cercando punti in comune per risolvere le differenze e ringiovanire l’antica Via della Seta come ponte di comunicazione tra Oriente e Occidente. Il leader di Pechino ha aggiunto che l’esecutivo cinese accoglie con favore le aziende italiane in Cina ed è disposto a importare più prodotti italiani di alta qualità. Xi spera che l’Italia fornisca un ambiente imprenditoriale equo, trasparente, sicuro e non discriminatorio per le aziende cinesi che vogliono svilupparsi.

L’idea della Repubblica Popolare di allargare la partnership è chiara: Xi Jinping individua due nuovi campi di cooperazione, ossia le auto elettriche e l’intelligenza artificiale. La Cina è disposta a collaborare con l’Italia “per promuovere l’ottimizzazione e il miglioramento della cooperazione tradizionale negli investimenti economici e commerciali, nella produzione industriale, nell’innovazione tecnologica e nei mercati di terzi, esplorando la cooperazione in aree emergenti come i veicoli elettrici e l’intelligenza artificiale”.

Xi ha sottolineato che, nell’era della globalizzazione economica, aderendo “alla cooperazione aperta nelle catene industriali e di fornitura globali è possibile ottenere uno sviluppo vantaggioso per tutti”. La Cina “aderisce alla via dello sviluppo pacifico, non persegue l’egemonia ed è disposta a condividere le opportunità di sviluppo con altri Paesi”. Xi spera che l’Italia “comprenda e sostenga” questa filosofia e svolga “un ruolo costruttivo nella promozione del dialogo e della cooperazione Cina-Ue, per uno sviluppo positivo e stabile delle relazioni Cina-Ue”.

Un Ruolo di Collante per l’Italia

Le trasformazioni del mondo si svolgono a un ritmo sempre più veloce, ha aggiunto Xi, e “gli scambi e la solidarietà aiuteranno i Paesi a progredire insieme, mentre l’isolamento e la divisione porteranno alla regressione”. Le “differenze” di cui ha parlato il leader comunista si riferiscono al posizionamento dei due Paesi dell’Ue rispetto al conflitto in Ucraina e alla guerra commerciale tra Pechino e Washington. Stati Uniti ed Europa sono i principali partner commerciali della Repubblica Popolare, e un ostacolo a queste relazioni sarebbe dannoso per l’economia cinese. Lo stesso, per diversi motivi, vale anche per l’Europa e l’Italia.

Meloni ha continuato: “C’è un’insicurezza crescente a livello internazionale. Penso che la Cina sia un interlocutore importante per affrontare queste dinamiche e per ragionare insieme su come garantire stabilità, pace e interscambio libero”. La premier ipotizza un ruolo da collante per l’Italia tra le due potenze, cinese ed europea: “Penso che l’Italia possa avere un ruolo importante nelle relazioni con l’Unione europea, nel tentativo di creare rapporti commerciali equilibrati”.

Un Momento di Relax tra Danze e Gastronomia

Durante il viaggio in Cina, Giorgia Meloni ha partecipato a una festa tradizionale con la figlia di sette anni, Ginevra. Decine di ragazze cinesi con costumi e copricapo coloratissimi hanno animato la festa. Giorgia Meloni è stata ripresa mentre salutava con la mano le telecamere, con la piccola Ginevra accanto, che rideva divertita. La scena, immortalata in un video, è rimbalzata su TikTok, ritraendo la presidente del Consiglio, la figlia e lo staff in un grande locale tipico di Pechino, il Ristorante Museo della Gastronomia Imperiale. Ai tavoli si festeggiava un compleanno, con un cartello “Happy Birthday” e la canzoncina in cinese “tanti auguri a te”.

Meloni ha anche condiviso la sua esperienza culinaria in Cina, dichiarando: “A cena ho gustato un ottimo salmone e spaghetti in brodo”, accompagnando il commento con un gesto delle dita per sottolineare la bontà del pasto.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il viaggio di Giorgia Meloni in Cina rappresenta un momento cruciale per le relazioni bilaterali tra Italia e Cina. Il ritorno della Via della Seta come metafora di cooperazione e sviluppo economico, culturale e tecnologico segna un nuovo capitolo nelle relazioni tra i due Paesi. La Cina, con la sua apertura verso nuovi campi di cooperazione come le auto elettriche e l’intelligenza artificiale, offre opportunità significative per l’Italia. Allo stesso tempo, l’Italia può giocare un ruolo di collante tra la Cina e l’Unione europea, promuovendo relazioni commerciali equilibrate e stabili.

Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è la “globalizzazione economica”. La globalizzazione economica si riferisce all’integrazione delle economie mondiali attraverso il commercio, gli investimenti diretti esteri, i flussi di capitale, la migrazione e la diffusione della tecnologia. Questo fenomeno ha portato a una maggiore interdipendenza economica tra i Paesi, facilitando lo scambio di beni, servizi e informazioni.

Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è l’intelligenza artificiale (IA). L’IA si riferisce alla simulazione dei processi di intelligenza umana da parte di macchine, in particolare sistemi informatici. Questi processi includono l’apprendimento (l’acquisizione di informazioni e regole per l’utilizzo delle informazioni), il ragionamento (l’uso di regole per raggiungere conclusioni approssimative o definite) e l’auto-correzione. L’IA ha il potenziale di trasformare vari settori, tra cui l’automotive, la sanità, la finanza e molti altri, rendendola una delle aree emergenti più promettenti per la cooperazione internazionale.

In definitiva, il viaggio di Meloni in Cina non solo rafforza le relazioni bilaterali, ma apre anche nuove prospettive per la cooperazione futura, offrendo spunti di riflessione su come le tecnologie emergenti possano essere integrate nelle strategie di sviluppo economico e culturale.