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5 cose da sapere sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale secondo sam altman e riccardo di molfetta

Sam Altman e Riccardo Di Molfetta discutono il futuro dell'IA, dalle limitazioni attuali dei modelli alla visione umanistica del superallineamento.
  • Sam Altman sottolinea che modelli come GPT-4 sono ancora inferiori a ciò che ci aspetta in futuro, affermando che GPT-4 è 'incredibilmente stupido'.
  • Il modello gpt2-chatbot ha attirato molta attenzione su LMSYS Chatbot Arena, ma è stato rimosso a causa di un 'traffico inaspettatamente elevato'.
  • Riccardo Di Molfetta propone un approccio umanistico all'IA, esplorando il concetto di superallineamento per garantire che le IA riflettano i valori umani.

Il 16 maggio 2024, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha incontrato Riccardo Di Molfetta, giovane fondatore italiano di Symbiotic, una startup focalizzata sull’allineamento delle intelligenze artificiali. L’incontro, avvenuto ad Harvard, ha offerto uno sguardo approfondito sull’evoluzione delle relazioni tra intelligenza artificiale (IA) e esseri umani, e sulle prospettive future di questa tecnologia rivoluzionaria.

La Visione di Sam Altman sull’Evoluzione dell’IA

Durante il colloquio, Altman ha esplorato la questione aperta su cosa desiderano realmente le persone dalle intelligenze artificiali: un collega capace oppure un’estensione di sé stessi? Secondo Altman, “le persone passeranno più tempo a parlare con l’IA in futuro, ma non sappiamo ancora se la tratteranno come un collega o come un riflesso di loro stessi”. Questo interrogativo rimane centrale per comprendere come l’IA influenzerà le dinamiche sociali e lavorative.

Altman ha inoltre sottolineato che attualmente i modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM), come GPT-4, non sono ancora abbastanza avanzati per essere considerati colleghi super-competenti. “GPT-4 è incredibilmente stupido rispetto a quello che avremo presto. Non è così utile come un collega che riflette molto. Fa errori sciocchi e non può ragionare come un essere umano”, ha dichiarato Altman.

Il Mistero del GPT2-Chatbot

Recentemente, un nuovo modello di IA, denominato “gpt2-chatbot”, è apparso brevemente sulla piattaforma LMSYS Chatbot Arena, suscitando grande interesse tra gli utenti esperti. Questo modello, ritenuto superiore alle capacità di GPT-4, è stato ritirato dopo pochi giorni a causa di un “traffico inaspettatamente elevato”. La rapida scomparsa del modello ha alimentato speculazioni e teorie, con molti che credono si tratti di un’anteprima segreta del prossimo grande lancio di OpenAI.

Durante la breve finestra di disponibilità, il modello ha impressionato molti utenti, tra cui Ethan Mollick dell’Università della Pennsylvania, che ha affermato che il modello sembrava equiparabile a GPT-4, se non superiore, soprattutto nella risoluzione di complesse questioni matematiche. Tuttavia, Simon Willison, programmatore e ricercatore di IA, ha suggerito che potrebbe trattarsi di una strategia di marketing di OpenAI, una mossa che contrasterebbe con l’etica “neutrale” di LMSYS.

Il Background Umanistico di Riccardo Di Molfetta

Riccardo Di Molfetta, fondatore di Symbiotic, ha portato un approccio unico nel mondo dell’intelligenza artificiale grazie al suo background umanistico. Di Molfetta ha studiato al Liceo Artistico di Brera a Milano e successivamente Storia e Filosofia al King’s College di Londra. Questo percorso gli ha permesso di sviluppare un interesse profondo per la condizione umana e per le domande esistenziali su cosa significhi essere umano.

“La mia startup si occupa di allineamento dei modelli di IA avanzati con i valori, le preferenze e le intenzioni dell’umanità, per garantire che siano benefici per la società”, ha spiegato Di Molfetta. Symbiotic esplora un approccio “sociale” per creare un legame intimo ed empatico tra l’IA e l’essere umano, andando oltre la semplice personalizzazione dei modelli attraverso i dati personali degli utenti.

Il Superallineamento e le Prospettive Future

Di Molfetta ha discusso anche del concetto di “superallineamento”, un obiettivo della sua startup che mira a garantire che le future IA superintelligenti operino in accordo con i valori e le intenzioni dell’umanità. “Non abbiamo ancora tecniche consolidate per realizzare l’allineamento con modelli super-intelligenti. Gli esseri umani si allineano a livello sociale attraverso leggi, istituzioni e dinamiche interpersonali. Symbiotic sta esplorando questo approccio per creare un legame intimo ed empatico tra l’IA e l’essere umano”, ha affermato.

Di Molfetta ha inoltre espresso scetticismo riguardo al termine “Intelligenza Generale Artificiale” (AGI), ritenendo più plausibile l’emergere di “superintelligenze” specializzate in determinati ambiti piuttosto che un’intelligenza generale simile a quella umana. “I modelli attuali hanno stupito tutti con progressi inaspettati, ma è possibile che arriveremo a un muro che richiederà di ripensare l’approccio, come è accaduto più volte nella storia dell’IA”, ha concluso.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il colloquio tra Sam Altman e Riccardo Di Molfetta offre una visione affascinante e complessa del futuro dell’intelligenza artificiale. Da un lato, Altman evidenzia le limitazioni attuali dei modelli di IA e la necessità di esplorare nuove direzioni per migliorare le capacità cognitive e sociali delle macchine. Dall’altro, Di Molfetta porta un approccio umanistico e multidisciplinare, sottolineando l’importanza di allineare le IA ai valori e alle intenzioni dell’umanità.

Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di “modelli di linguaggio di grandi dimensioni” (LLM), che sono algoritmi di intelligenza artificiale addestrati su enormi quantità di testo per comprendere e generare linguaggio naturale. Questi modelli sono alla base di molte delle IA avanzate utilizzate oggi.

Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è il “superallineamento”, un concetto che mira a garantire che le IA superintelligenti operino in modo sicuro e benefico per l’umanità. Questo richiede non solo avanzamenti tecnici, ma anche un approccio interdisciplinare che integri conoscenze umanistiche e scientifiche.

Il futuro dell’intelligenza artificiale è ricco di promesse e sfide. Come lettori, è importante riflettere su come queste tecnologie influenzeranno le nostre vite e su quali valori desideriamo che guidino il loro sviluppo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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