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- Find My Device: una rete di oltre un miliardo di dispositivi Android per localizzare oggetti smarriti tramite Bluetooth.
- Modalità ladro: testata in Brasile, blocca automaticamente il dispositivo in caso di furto, proteggendo i dati personali.
- Android 15: introdotto il Blocco Antifurto con rilevamento dei movimenti inusuali, basato sull’intelligenza artificiale.
L’ultima funzione di Google rappresenta un notevole passo avanti nella protezione dei dispositivi personali. Perdere o dimenticare uno smartphone può essere un problema stressante e complesso, soprattutto considerando che questi dispositivi contengono una grande quantità di dati sensibili che non dovrebbero finire nelle mani di malintenzionati. Sebbene esistano molte soluzioni per ritrovare dispositivi smarriti, Google ha fatto un passo avanti introducendo una funzionalità che promette di migliorare significativamente la gestione dei device.
La nuova funzione di Google rende più facile trovare dispositivi smarriti, sfruttando una vasta rete di dispositivi Android per creare un sistema di tracciamento preciso e affidabile. Se perdi frequentemente il telefono o altri oggetti personali, questo aggiornamento potrebbe rappresentare una svolta importante.
La Funzione Find My Device di Google
La nuova funzione Find My Device di Google è stata migliorata, rendendo più facile localizzare i dispositivi smarriti. L’aggiornamento introduce una rete composta da oltre un miliardo di dispositivi Android, che utilizza il Bluetooth per scansionare e rilevare oggetti persi come telefoni, chiavi, portafogli e bagagli. Find My Device di Google sfrutta una rete crowdsourced per rilevare i dispositivi smarriti. Tutti i dispositivi Android nella rete Find My Device effettuano una scansione continua dell’ambiente tramite Bluetooth, cercando segnali da altri dispositivi smarriti.
Quando un dispositivo smarrito viene trovato, il servizio invia una notifica al proprietario con la posizione precisa. Le informazioni sulla posizione sono accessibili solo al proprietario del dispositivo e sono protette da crittografia end-to-end. Inoltre, la rete può localizzare anche uno smartphone spento o con la batteria scarica.
La rete Find My Device non si limita a telefoni e tablet Android, ma supporta anche tracker Bluetooth come Chipolo e Pebblebee, dispositivi Wear OS come il Pixel Watch e accessori compatibili con Android come i Pixel Buds. Presto sarà compatibile anche con cuffie JBL e Sony. Per utilizzare Find My Device, è necessario configurare correttamente il dispositivo, accedere al proprio account Google, attivare la posizione del dispositivo e verificare che Find My Device sia attivo. È possibile tracciare un dispositivo smarrito dal web su google.com/android/find, tramite l’app Find My Device su qualsiasi smartphone o tablet Android loggato, oppure chiedendo a Google Assistant.
La Modalità Ladro sui Telefoni Android
Pochi giorni fa, durante l’evento «Google For Brasil 2024», il colosso americano ha presentato una nuova modalità che arriverà su tutti i cellulari Android: la modalità ladro. Grazie alle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, i cellulari saranno resi più sicuri e al riparo da furti di dati personali. Il Brasile è stato scelto come nazione per il testing della nuova modalità ladro per diversi motivi. Il Brasile è uno dei mercati più vasti per la tecnologia Android e uno dei paesi con il più alto tasso di furti di cellulari. In Brasile si registrano circa 1 milione di furti di cellulari all’anno. Secondo l’Annuario della Pubblica Sicurezza brasiliana, ogni 30 secondi viene rubato un cellulare.
La fase di test della nuova modalità ladro inizierà a luglio. Google ha annunciato che, dopo questa fase, la tecnologia arriverà in tutto il mondo su tutti i dispositivi Android moderni. La modalità ladro di Google funziona sfruttando l’intelligenza artificiale e i sensori di vibrazione e accelerazione per identificare quando uno smartphone viene bruscamente tolto dalle mani dell’utente. Quando la modalità ladro è attiva, innescherà il blocco dello schermo, impedendo al ladro di accedere alle informazioni personali. Per riattivare il dispositivo sarà necessario inserire una password o utilizzare un altro metodo di autenticazione.
In caso di blocco, lo schermo indicherà un messaggio: «Possibile furto rilevato: dispositivo bloccato automaticamente per proteggere i tuoi dati». Altre novità indicate da Google per aumentare la sicurezza degli utenti includono la possibilità di bloccare il dispositivo da remoto collegandosi a una pagina web dedicata, anche in assenza di connessione internet. Basterà inserire il numero di telefono senza password. Un’altra opzione è il blocco automatico del dispositivo in caso di rimozione della scheda SIM o di disconnessione prolungata da internet. L’intelligenza artificiale riconoscerà anche altri possibili segnali di furto, come troppi tentativi di autenticazione falliti, e bloccherà il cellulare. Per attivare la modalità ladro è necessario andare nelle impostazioni del dispositivo.
Intelligenza Artificiale per Evitare i Furti dello Smartphone
È iniziata la fase di test per il Theft Detection Lock (Blocco Antifurto con Rilevamento del Furto), un sistema basato sull’intelligenza artificiale introdotto da Android 15 per evitare il furto dello smartphone. La sperimentazione è partita in Brasile, il paese che registra il più alto numero di furti di device. La scelta di avviare i test nel paese carioca è sensata, considerando l’alto tasso di furti.
L’arrivo di Android 15, con le novità annunciate a maggio, ha portato attenzione intorno alla nuova creatura di Google. Una delle caratteristiche più interessanti è questo blocco antifurto con rilevamento dei movimenti del device. Questo sistema rende il dispositivo particolarmente intelligente, con la capacità di rilevare movimenti inusuali e carpire se un tentativo di furto è in corso. I parametri che il sistema prende in esame tendono a sottolineare azioni inusuali, come l’accesso a reti WiFi inusuali o la disconnessione dalla rete WiFi usuale. Se questi parametri vengono rilevati e confermati, avviene il blocco del sistema.
La notizia poco approfondita è che Android 15, prima di bloccare il telefono, chiederà un codice di verifica, una password o l’impronta digitale per smartphone non in nostro possesso. Ad esempio, se andiamo a casa di un amico per la prima volta, potremmo essere costretti a effettuare un percorso mai fatto prima, sconnettere lo smartphone dalla nostra abituale connessione e connetterlo al WiFi dell’appartamento dell’amico. In questi casi, il sistema potrebbe erroneamente bloccare il device.
Oltre ai test in Brasile, Android 15 sta testando altre due novità: la possibilità di prenotare appuntamenti con attività locali direttamente dai risultati di ricerca e di messaggiarsi con aziende tramite WhatsApp. Google sta quindi sperimentando un sistema antifurto degli smartphone con l’intelligenza artificiale, partendo dal paese che registra il maggior numero di furti; il device si blocca se rileva movimenti sospetti.
Bullet Executive Summary
In conclusione, le nuove funzionalità introdotte da Google per il tracciamento dei dispositivi smarriti e la prevenzione dei furti rappresentano un significativo passo avanti nel campo della sicurezza dei dispositivi mobili. La rete Find My Device, con oltre un miliardo di dispositivi Android, e la modalità ladro basata sull’intelligenza artificiale, offrono strumenti potenti per proteggere i dati personali e recuperare i dispositivi smarriti o rubati. Queste innovazioni non solo migliorano la sicurezza, ma semplificano anche la vita degli utenti, rendendo più facile gestire situazioni di smarrimento o furto.
Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è la crittografia end-to-end, che garantisce che solo il mittente e il destinatario possano leggere i messaggi, proteggendo così i dati personali da accessi non autorizzati. Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è l’uso dell’intelligenza artificiale per il rilevamento dei movimenti inusuali, che permette di identificare tentativi di furto in tempo reale e di bloccare il dispositivo per prevenire l’accesso ai dati sensibili.
Queste innovazioni stimolano una riflessione personale sul ruolo della tecnologia nella nostra vita quotidiana e su come possa essere utilizzata per migliorare la sicurezza e la protezione dei nostri dati personali.