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Come uBlock Origin affronta il cambiamento su Google Chrome: tutto quello che devi sapere

Scopri come le modifiche a Manifest v3 di Google Chrome influenzano l'estensione uBlock Origin e quali alternative esistono per gli utenti.
  • La versione 127 di Chrome disabilita tutte le estensioni basate su Manifest v2, compreso uBlock Origin.
  • Google suggerisce di passare a uBO Lite, una variante di uBlock Origin compatibile con Manifest v3.
  • uBO Lite aggiorna le liste di filtri solo quando l'estensione viene aggiornata, limitando l'efficacia contro le tecnologie pubblicitarie emergenti.

Gli utenti di Google Chrome potrebbero dover dire addio a uno degli strumenti più apprezzati per il blocco della pubblicità online. uBlock Origin, l’estensione utilizzata per filtrare contenuti indesiderati, si trova ad affrontare una significativa transizione a causa delle modifiche apportate da Google alla piattaforma delle estensioni. Raymond Hill, lo sviluppatore di uBlock Origin, ha spiegato che l’estensione è basata su Manifest v2, un framework che Google sta abbandonando in favore di Manifest v3. Questa decisione avrà importanti implicazioni per gli utenti di Chrome, poiché tutte le estensioni basate su Manifest v2 saranno disabilitate dal browser.

Gli utenti di uBlock Origin hanno già avvistato avvisi che suggeriscono la rimozione o la sostituzione dell’estensione con alternative compatibili con Manifest v3. uBlock Origin non funzionerà più su Chrome, ma si potrà utilizzare uBO Lite, una variante ridotta di uBlock Origin progettata per funzionare con le limitazioni di Manifest v3. Hill ha sottolineato che uBO Lite mantiene il focus sull’affidabilità e l’efficienza, caratteristiche distintive di uBlock Origin sin dal 2014. Tuttavia, il passaggio a Manifest v3 comporta compromessi in termini di funzionalità.

Le Implicazioni di Manifest v3

La responsabilità della nuova piattaforma Manifest v3 rende le estensioni meno “libere” e danneggia gli ad-blocker, incapaci di anticipare i cambiamenti nelle tecnologie pubblicitarie. Gli utenti di uBlock Origin su Chrome hanno visto un avviso alla fine del supporto dell’estensione, effetto della distribuzione della piattaforma Manifest v3 con la versione 127 di Chrome. Il supporto a Manifest v2 è stato deprecato in favore di Manifest v3, e agli utenti è stato suggerito di scaricare la versione lite dell’ad-blocker compatibile con la nuova piattaforma.

Una differenza significativa tra le versioni è che uBlock Origin Lite aggiorna la lista dei filtri solo quando l’estensione viene aggiornata, un limite importante per un ad-blocker che deve essere sempre “in pari” con le tecnologie pubblicitarie da scansare. Gli utenti che usano ad-blocker su YouTube, ad esempio, potrebbero vedere una schermata nera al posto della pubblicità. I file manifest sono componenti fondamentali delle estensioni per browser, contenendo metadati, configurazioni e definendo autorizzazioni, risorse e funzionalità delle estensioni.

Google ha parlato di Manifest v3 dal 2018, giustificando il cambio del Manifest v2 con motivi legati alla privacy, sicurezza e prestazioni. Manifest v3 è supportato per tutti gli utenti in Chrome 127, che iniziano a vederne gli effetti. Sotto Manifest v2, le estensioni erano trattate come applicazioni di prima classe con un proprio ambiente di esecuzione persistente, mentre con il v3 sono trattate come accessori, con privilegi limitati e permessi di esecuzione di tipo reattivo.

Cosa ne pensi?
  • uBO Lite ha salvato la giornata! 😀......
  • La fine di un'era per gli utenti di uBlock Origin... 😢...
  • Manifest v3: Un male necessario o un passo falso? 🤔......

Le Alternative per gli Utenti di uBlock Origin

Google ha avvertito gli utenti di uBlock Origin di passare ad altri ad-blocker prima che le estensioni su Manifest v2 vengano disabilitate. Questo avviso segue la decisione di Google di interrompere il supporto per le estensioni Manifest v2 (MV2) a favore del nuovo Manifest v3 (MV3). La decisione di abbandonare Manifest v2 è stata comunicata lo scorso giugno da Google. Raymond Hill ha spiegato che non esiste una versione di uBO compatibile con Manifest v3, e il browser suggerisce estensioni alternative come sostituti di uBO.

Per questo motivo, Hill ha sviluppato uBO Lite (uBOL), una versione ridotta di uBlock Origin. Questa versione tenta di convertire le liste di filtri di uBO in un formato conforme a Manifest v3, mantenendo affidabilità ed efficienza. Gli utenti di Chrome sono stati avvisati di rimuovere o sostituire uBlock Origin con estensioni simili. Il link “Trova alternativa” indirizza gli utenti a una pagina del Chrome Web Store che consiglia di passare a uBO Lite, Adblock Plus, Stands AdBlocker o Ghostery.

Gli utenti di uBlock Origin e di altre estensioni MV2 vedono un avviso sulla pagina chrome://extensions dopo l’aggiornamento a Chrome versione 127. Gli utenti dei canali Chrome Beta, Dev e Canary hanno visto avvisi dal 3 giugno 2024. Nei prossimi mesi, Google disabiliterà le estensioni sulla piattaforma MV2 e chiederà agli utenti di scegliere un’alternativa MV3. Gli utenti potranno riabilitare temporaneamente le estensioni MV2, ma questa opzione verrà gradualmente rimossa.

Bullet Executive Summary

La transizione da Manifest v2 a Manifest v3 rappresenta un cambiamento significativo nel panorama delle estensioni per browser, con implicazioni rilevanti per gli utenti di ad-blocker come uBlock Origin. La decisione di Google di abbandonare Manifest v2 a favore di Manifest v3 è motivata da ragioni di privacy, sicurezza e prestazioni, ma comporta compromessi in termini di funzionalità per le estensioni. Gli utenti di Chrome devono ora scegliere tra passare a uBO Lite, esplorare altre alternative compatibili con Manifest v3, o considerare il passaggio a un browser diverso che continuerà a supportare l’estensione originale.

In conclusione, questa transizione ci ricorda l’importanza di comprendere come funzionano le tecnologie che utilizziamo quotidianamente. Un’estensione per browser come uBlock Origin non è solo un semplice strumento, ma un complesso sistema di filtri e regole che interagiscono con le richieste web. Con Manifest v3, le estensioni devono adattarsi a nuove limitazioni, il che può influenzare la loro efficacia. Questo scenario ci invita a riflettere su come le scelte dei grandi player tecnologici possano influenzare la nostra esperienza online e su quanto sia cruciale rimanere informati e adattarsi ai cambiamenti tecnologici.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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