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- Gli hacker nascondono i virus negli aggiornamenti di Chrome, rendendo più difficile per gli utenti identificarli.
- Google Play Protect è uno strumento chiave per scansionare e rimuovere app dannose, ma deve essere attivato manualmente dagli utenti.
- Il malware CapraRAT è in grado di registrare lo schermo, rubare credenziali bancarie e svuotare i conti correnti degli utenti.
- Le app fake come TikToks possono sembrare legittime, ma contengono virus che compromettono la sicurezza del dispositivo.
- Il trojan Brokewell si nasconde dietro falsi aggiornamenti di Chrome, rubando dati sensibili e prendendo il controllo del dispositivo.
Nel panorama tecnologico moderno, la sicurezza dei dispositivi mobili è diventata una priorità assoluta. Gli smartphone Android, in particolare, sono spesso presi di mira dagli hacker che creano virus e malware per infettare i dispositivi, danneggiandoli e rubando dati personali. Questi attacchi possono avere conseguenze devastanti, come lo svuotamento dei conti bancari o la sorveglianza delle attività personali. È quindi fondamentale essere preparati e sapere come difendersi da questi attacchi.
Secondo recenti ricerche, l’ultima frontiera degli hacker è nascondere virus negli aggiornamenti di Chrome, camuffandoli per sembrare legittimi. Una volta installato sul dispositivo, il virus permette ai criminali di accedere a dati sensibili. Esiste un metodo per scoprire se all’interno delle app scaricate dal Play Store o da terze parti ci sono malware: si chiama Google Play Protect. Questo strumento integrato nel Play Store analizza le app scaricate sul telefono e segnala eventuali problematiche. Google Play Protect effettua una scansione delle app, segnalando problemi e offrendo la possibilità di rimuovere quelle potenzialmente dannose.
Per utilizzare Google Play Protect, basta andare sull’app del Google Play, toccare l’icona del profilo in alto a destra, cliccare su Play Protect, andare su impostazioni e attivare la voce “scansiona app con Play Protect”. Questa funzione analizzerà le app scaricate dal Play Store e chiederà all’utente se vuole rimuoverle. È possibile disinstallare le app dannose anche se non sono state scaricate dal Play Store, seguendo gli stessi passaggi e cliccando sulla voce “migliora il rilevamento delle app dannose”. Le app sconosciute a Google verranno inviate a Google Play Protect per essere scansionate e, se nel codice sono presenti voci malevoli, Google segnalerà il problema e inviterà a disinstallarle.
Un’altra soluzione consiste nel tenere sotto controllo gli aggiornamenti del dispositivo. A livello software, il sistema operativo Android deve essere sempre aggiornato all’ultima versione. Lo stesso vale per le applicazioni: è importante andare sul Play Store e aggiornare le applicazioni all’ultima versione per migliorare le funzionalità e rendere l’applicazione sicura da possibili attacchi esterni. Il consiglio è di aggiornare spesso le applicazioni all’ultima versione per non correre rischi o limitarli.
TikToks sul Play Store: attenzione alla truffa su Android
Internet è un luogo di mille possibilità, ma anche pieno di insidie. I raggiri sono all’ordine del giorno e le tecniche si affinano continuamente, rendendo difficile individuarli per gli utenti meno esperti. Un caso emblematico è quello dell’app truffa che finge di essere TikTok, rendendo vulnerabili i conti correnti dei malcapitati. Gli hacker, attraverso app false camuffate da servizi noti, riescono a reperire dati sensibili degli utenti e a svuotare i loro risparmi.
Dietro all’app truffa che finge di essere TikTok c’è un gruppo di hacker pakistani conosciuto come Transparent Tribe. Attraverso un’applicazione fake chiamata TikToks, ingannano gli utenti spacciandosi per il noto social network. Gli hacker utilizzano il malware CapraRat, progettato per rubare dati sensibili e bancari degli utenti e creare una breccia nel sistema di sicurezza dei conti correnti. CapraRat è in grado di registrare la schermata dello smartphone Android, catturando le credenziali inserite per accedere all’home banking e visualizzando i codici di conferma inviati tramite SMS per convalidare le transazioni. In questo modo, le banche ricevono autorizzazioni per procedere con gli addebiti, all’insaputa dei clienti.
L’ultima applicazione di questo tipo si basa su un sistema di truffa sofisticato. È necessario memorizzare altri nomi di app truffa come Arms, Crazy Game e Video Sexy. Se sul dispositivo si trovano queste app, è importante controllare le operazioni registrate sul conto corrente e correre ai ripari se si notano attività sospette.
Le app fake nascono per creare falle nella privacy di migliaia di utenti. Caricarle negli store non è difficile: è sufficiente che l’hacker si registri come sviluppatore, scarichi un’app ufficiale e ne riscriva il codice. Esistono diversi tipi di app finte, tra cui Backdoor, Fatturazione fraudolenta, Spyware commerciale, Downloader ostili, Minaccia Non-Android, Phishing, Ransomware, Rooting, Spam e Trojan. Gli app store sono utilizzati da miliardi di utenti e questa tendenza non si può invertire. È quindi fondamentale diventare esperti nell’individuazione di servizi sospetti e imparare a cogliere i campanelli di allarme prima di procedere con il download.
CapraRAT: il virus che svuota il conto in banca
Gli hacker sfruttano il successo delle app Android più popolari per diffondere pericolosi virus informatici. In particolare, i “RAT” (Remote Access Trojan) sono malware progettati per spiare il telefono infetto ed estrapolare dati privati per fare soldi facili a danno della vittima. Un esempio recente è il virus CapraRAT, diffuso attraverso un’app fake chiamata TikToks.
CapraRAT è un virus RAT che serve a spiare l’utente in attesa che faccia qualcosa di “interessante” per i cyber criminali, come usare l’app della banca online. CapraRAT è in grado di conoscere la posizione GPS, gestire lo stato della rete, leggere la lista dei contatti, registrare audio e video dello schermo, fare screenshot, scrivere nella memoria dello smartphone, accedere alla cronologia delle chiamate e fare telefonate. Questo virus raccoglie i dati necessari per accedere al conto in banca della vittima, registrando lo schermo mentre l’utente, ignaro, fa l’accesso al conto tramite l’app dello smartphone. CapraRAT invia la registrazione a un server controllato dagli hacker, che useranno i dati per accedere al conto. Quando la banca chiederà il codice di conferma inviato via SMS, gli hacker potranno leggerlo e accedere al conto per fare bonifici a loro piacimento, senza che l’utente se ne accorga.
Per diffondere il virus CapraRAT, il collettivo Transparent Tribe usa app fake che imitano app famose. In una precedente campagna d’attacco, a settembre 2023, avevano usato una finta app di YouTube, mentre ora sfruttano la popolarità di TikTok. È importante fare attenzione all’app “TikToks” (con la S finale) o altre app simili che imitano l’app di ByteDance, dall’icona identica. La società di cybersicurezza Sentinel One ha trovato il virus in diverse app non distribuite tramite il Play Store di Google, ma tramite link diretti e store alternativi. Queste app vengono distribuite anche tramite messaggi WhatsApp o SMS, che invitano a provare l’app.
Il consiglio è di non scaricare app da link diretti e di non fidarsi di messaggi che invitano a scaricare app. Anche se il Play Store di Google non è sicuro al 100%, è comunque più affidabile rispetto a store alternativi o siti sconosciuti.
Smartphone e falsi aggiornamenti: una minaccia costante
I nostri smartphone sono diventati indispensabili nella vita quotidiana, ma sono anche obiettivi appetibili per attacchi informatici. Gli hacker e i cybercriminali sfruttano le vulnerabilità dei dispositivi per introdurre malware che compromettono la sicurezza. Tra le minacce più insidiose ci sono i trojan bancari, progettati per rubare dati e prendere il controllo del dispositivo.
I malware possono entrare negli smartphone attraverso app false o aggiornamenti apparentemente innocui, mascherandosi da software legittimi e sicuri. Una volta installati, questi malware monitorano l’attività dello smartphone, catturando dati sensibili come informazioni bancarie e password. La loro sofisticazione cresce, rendendoli sempre più difficili da rilevare e rimuovere. La fiducia verso gli aggiornamenti delle app scaricati da fonti ufficiali fa abbassare la guardia, ma è fondamentale essere vigili e consapevoli delle potenziali minacce.
Recentemente, i ricercatori di sicurezza hanno scoperto un nuovo malware chiamato Brokewell. Questo trojan bancario per Android si nasconde dietro falsi aggiornamenti di Chrome, promettendo migliorie e funzionalità aggiuntive, ma rubando in realtà dati sensibili e prendendo il controllo dello smartphone. Brokewell è pericoloso perché può catturare ogni azione sul dispositivo, incluse le pressioni sullo schermo, le informazioni visualizzate e l’audio tramite il microfono. Può simulare tocchi e scorrimenti, rendendo possibile la manipolazione remota del dispositivo senza che l’utente se ne accorga.
Brokewell ha la capacità di aggirare le restrizioni di sicurezza di Android, inclusi i controlli introdotti in Android 13. Abusa dei servizi di accessibilità per prendere pieno controllo del dispositivo. Gli utenti che installano il falso aggiornamento di Chrome concedono involontariamente le autorizzazioni necessarie al malware per operare liberamente.
Per proteggersi da Brokewell e da minacce simili, è fondamentale seguire pratiche di sicurezza, evitando di scaricare app e aggiornamenti da fonti non ufficiali. Google Play è più sicuro grazie ai controlli rigorosi, ma è comunque importante leggere le recensioni e verificare l’autenticità delle app. Attivare Play Protect sui dispositivi Android fornisce un ulteriore livello di sicurezza, con scansioni regolari per rilevare e rimuovere app dannose. È consigliabile mantenere il sistema operativo e le app aggiornate alle versioni più recenti per beneficiare delle ultime patch di sicurezza. Inoltre, è cruciale educare gli altri sull’importanza della sicurezza informatica, riconoscendo i segnali di allarme come richieste insolite di permessi e comportamenti anomali delle app. La prevenzione è la chiave per evitare che i dispositivi diventino vittime di malware come Brokewell.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la sicurezza dei dispositivi Android è una questione di crescente importanza nel panorama tecnologico moderno. Gli hacker utilizzano tecniche sempre più sofisticate per diffondere malware attraverso app false e aggiornamenti ingannevoli, mettendo a rischio i dati personali e finanziari degli utenti. Strumenti come Google Play Protect e pratiche di sicurezza come l’aggiornamento regolare delle app e del sistema operativo sono fondamentali per proteggere i dispositivi.
Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza dell’autenticazione a due fattori (2FA). Questa misura di sicurezza aggiuntiva rende più difficile per gli hacker accedere ai conti bancari e ad altre informazioni sensibili, anche se riescono a ottenere le credenziali di accesso.
Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è l’uso di intelligenza artificiale e machine learning per rilevare e prevenire le minacce informatiche. Queste tecnologie possono analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, identificando pattern sospetti e bloccando potenziali attacchi prima che possano causare danni.
Ricordate, la sicurezza informatica non è solo una questione tecnica, ma anche di consapevolezza e comportamento. Mantenetevi informati e adottate pratiche di sicurezza per proteggere i vostri dispositivi e i vostri dati.