E-Mail: [email protected]
- Il malware SpiderX Wallet ha colpito circa 500 vittime, rubando dati personali e criptovalute.
- La campagna di spam ha raggiunto oltre 52.000 destinatari unici tramite WhatsApp e e-mail.
- Il malware catturava screenshot ogni secondo tramite l'API chrome.tabs e li inviava ai server dell'hacker.
Un Malware Camuffato da Estensione: La Minaccia di SpiderX Wallet
Recentemente, una nuova minaccia informatica ha colpito gli utenti del browser Chrome. Un malware, nascosto dietro l’apparenza di un’estensione denominata SpiderX Wallet, è stato scoperto con l’intento di rubare informazioni sensibili e criptovalute. Questo malware, creato da un hacker israeliano, ha messo in pericolo centinaia di utenti ignari, sfruttando una campagna di spam ben orchestrata.
- Fantastico lavoro dei ricercatori... 👏...
- È inconcepibile che Chrome... 😠...
- L'idea dell'hacker di usare i suoi dati... 🤔...
Il Funzionamento del Malware
Il malware SpiderX Wallet agisce in modo subdolo. Una volta che l’estensione è stata aggiunta, questa si collega a un server WebSocket, stabilendo un canale di comunicazione a due vie con Chrome. Il codice dell’estensione interagisce con le tab di Chrome attraverso l’API chrome.tabs, catturando screenshot ogni secondo e inviandoli, insieme a collezioni di dati di navigazione e informazioni di moduli, ai server governati dall’hacker.
Il malware è stato progettato per rubare una vasta gamma di informazioni, inclusi dati personali e criptovalute. Gli utenti che hanno installato l’estensione sono stati indotti a farlo tramite messaggi di spam inviati da falsi domini, che promettevano di recuperare criptovalute rubate o di sbloccare account congelati.
La Campagna di Diffusione
La diffusione del malware è avvenuta principalmente attraverso una campagna pubblicitaria su WhatsApp e tramite e-mail di spam. L’hacker ha utilizzato account WhatsApp e migliaia di e-mail per convincere gli utenti a scaricare l’estensione. Secondo i ricercatori di Cybernews, le vittime erano circa 500, mentre i destinatari unici dei messaggi di spam erano oltre 52.000.
Un dettaglio interessante è che l’hacker è stato identificato grazie a un errore commesso durante la configurazione dell’infrastruttura del malware. Per testare il corretto funzionamento dell’estensione, ha utilizzato i suoi dati personali, rendendoli pubblici. Questo ha permesso ai ricercatori di risalire alla sua identità.
Come Proteggersi
Per gli utenti che sono stati vittime di questa frode, è fondamentale agire rapidamente per minimizzare i danni. Ecco alcuni passaggi consigliati:
- Rimuovere immediatamente l’estensione SpiderX Wallet dal browser Chrome.
- Chiudere tutte le sessioni attive su Chrome e sugli account Google, Meta e altri.
- Modificare tutte le credenziali d’accesso e spostare le criptovalute in un nuovo portafoglio.
- Iscriversi a un servizio di monitoraggio del credito per verificare se le proprie informazioni sono state compromesse.
- Contattare le società di trading per verificare se è possibile annullare le transazioni fraudolente.
Bullet Executive Summary
La scoperta del malware SpiderX Wallet evidenzia ancora una volta quanto sia importante essere vigili e adottare misure di sicurezza adeguate quando si naviga online. Questo incidente ci ricorda che le minacce informatiche sono in continua evoluzione e che è fondamentale rimanere informati e preparati per proteggere i nostri dati personali e finanziari.
Una nozione base di tecnologia correlata a questo tema è l’importanza di utilizzare estensioni del browser solo da fonti affidabili e di verificare sempre le recensioni e le valutazioni prima di installarle. Una nozione avanzata, invece, riguarda l’uso di tecniche di monitoraggio del traffico di rete per individuare attività sospette e prevenire attacchi informatici.
In conclusione, la sicurezza informatica è una responsabilità condivisa. Ogni utente deve essere consapevole dei rischi e adottare misure preventive per proteggere le proprie informazioni. La scoperta di SpiderX Wallet è un monito per tutti noi: la vigilanza e la prudenza sono le nostre migliori difese contro le minacce informatiche.