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Come Cambierà Siri con l’Accordo tra Apple e OpenAI?

L'accordo tra Apple e OpenAI potrebbe rivoluzionare Siri con nuove funzionalità avanzate e una maggiore attenzione alla privacy. Scopri cosa ci aspetta alla prossima WWDC.
  • Apple svelerà la sua strategia per l'intelligenza artificiale alla WWDC del 10 giugno a Cupertino.
  • Il nuovo Siri sarà basato sui modelli di linguaggio di OpenAI e altri due modelli proprietari.
  • La privacy rimarrà un punto cruciale: tutti i dati personali rimarranno sul dispositivo grazie a modelli di linguaggio on device.

L’annuncio di un accordo tra Apple e OpenAI rappresenta una svolta significativa nel panorama tecnologico moderno. Secondo fonti vicine al CEO di OpenAI, Sam Altman, questo accordo potrebbe valere miliardi di dollari per la startup se l’operazione andrà a buon fine. L’intelligenza artificiale di OpenAI ha il potenziale di migliorare notevolmente le funzionalità di Siri, l’assistente virtuale di Apple lanciato 13 anni fa. Questa collaborazione segna l’ingresso di Apple nella nuova corsa tecnologica iniziata con il lancio di ChatGPT e proseguita con Gemini di Google, Claude di Anthropic e Meta AI di Meta.

La Worldwide Developer Conference (WWDC), prevista per il 10 giugno a Cupertino, sarà il palcoscenico dove Apple svelerà la sua strategia per entrare in questa gara. Nonostante l’azienda abbia già integrato l’intelligenza artificiale nei suoi dispositivi, il resto dell’industria è diviso tra chi ritiene Apple in forte ritardo e chi vede l’azienda in attesa di proporre una visione più consapevole. Le prime applicazioni di questa nuova strategia potrebbero arrivare a settembre con i nuovi sistemi operativi, tra cui iOS 18.

Strategia in Tre Direzioni: Modelli di Linguaggio e Privacy

La strategia di Apple per l’intelligenza artificiale si articola in tre direzioni principali. La prima prevede l’uso di un modello di linguaggio esterno per portare un chatbot funzionante sui dispositivi Apple. La seconda direzione riguarda lo sviluppo di modelli di linguaggio proprietari che lavorano “on device”, sfruttando il Neural Engine integrato nei dispositivi per garantire che i dati e le informazioni rimangano sul dispositivo stesso. La terza direzione prevede l’uso del cloud per dialogare con i server dell’azienda e rispondere agli input degli utenti.

L’integrazione di un chatbot è vista come una necessità per Apple, che non sta costruendo il proprio chatbot ma sta cercando di acquisirne uno dal mercato. Questo schema di gioco è simile a quello utilizzato per il motore di ricerca di Google, integrato nel browser Safari. Non tutti, però, apprezzano l’alleanza tra OpenAI e Apple. John Giannandrea, responsabile del machine learning di Cupertino, si è opposto all’idea di sfruttare software esterni. Anche Microsoft, che ha investito oltre 13 miliardi di dollari in OpenAI, potrebbe non vedere di buon occhio l’idea che parte della tecnologia del partner finisca sui dispositivi di un concorrente.

Nuove Funzioni Intelligenti e Privacy

Il nuovo Siri, basato sui modelli di linguaggio di OpenAI e altri due modelli proprietari, dovrebbe trasformarsi in un assistente personale capace di aiutare gli utenti nelle attività quotidiane sul telefono. Alcune delle funzioni previste includono la capacità di ritrovare foto specifiche nella galleria, riassumere e scrivere email, dare maggiori dettagli su oggetti nelle immagini, spostare file tra app diverse e rispondere a domande senza consigliare link.

Siri dovrebbe anche imparare a gestire le notifiche, creando riepiloghi su richiesta e interagendo con diverse tipologie di input, non solo testuali ma anche foto, video e voce. L’idea è che l’iPhone diventi un dispositivo con cui interagire principalmente tramite comandi vocali, con Siri che risponderà con una voce più naturale e umanizzata.

Apple sta anche lavorando su nuove funzionalità intelligenti per le sue applicazioni predefinite. Ad esempio, l’app Foto sarà arricchita con funzionalità di ritocco avanzate, mentre l’app Note riceverà supporto per la registrazione e la trascrizione di audio. Inoltre, l’intelligenza artificiale generativa interverrà sulle “smart replies”, suggerendo risposte ai messaggi e alle email.

La privacy rimane un punto cruciale per Apple. La società ha spinto molto sull’idea di un modello pensato e costruito interamente “on device”, il che significa che i dati personali relativi alle attività con l’iPhone rimarranno sul dispositivo senza essere condivisi con server esterni. Questo approccio crea una “scatola nera” per garantire il massimo della privacy e il pieno funzionamento dei modelli di intelligenza artificiale.

La Sfida della Perfezione e la Partnership Temporanea

Apple ha sempre puntato alla perfezione nel lancio dei suoi prodotti, un obiettivo che diventa quasi irraggiungibile con l’emergere dei modelli di intelligenza artificiale. I sistemi di OpenAI hanno impressionato milioni di utenti generando testi, immagini e video, ma hanno anche mostrato errori e “allucinazioni”, problematiche che Apple non può tollerare. Secondo Pedro Domingos, professore emerito di informatica e ingegneria presso l’Università di Washington, “L’intelligenza artificiale non può raggiungere la perfezione assoluta, e questo è un punto fondamentale”.

Apple sta valutando la possibilità di permettere agli utenti di optare per un fornitore terzo di intelligenza artificiale che potrebbe sostituire o migliorare Siri. Non è ancora chiaro come questo nuovo fornitore potrebbe essere integrato, ma Bloomberg ha segnalato una possibile collaborazione con OpenAI. La decisione di esternalizzare la funzione chatbot potrebbe permettere ad Apple di “prendere le distanze” dalle controversie, offrendo l’intelligenza artificiale come servizio opzionale.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’accordo tra Apple e OpenAI rappresenta un passo fondamentale per l’azienda di Cupertino nella corsa all’intelligenza artificiale. Con l’integrazione di ChatGPT e altre funzionalità avanzate nei suoi dispositivi, Apple punta a offrire un’esperienza utente migliorata, mantenendo al contempo un forte focus sulla privacy. La strategia di Apple si articola in tre direzioni principali: l’uso di modelli di linguaggio esterni, lo sviluppo di modelli proprietari “on device” e l’uso del cloud per rispondere agli input degli utenti. Nonostante le sfide e le controversie interne, Apple è determinata a rimanere competitiva nel panorama tecnologico moderno.

Dal punto di vista tecnologico, è interessante notare come Apple stia cercando di bilanciare l’uso di intelligenza artificiale avanzata con la necessità di mantenere alti standard di privacy. Questo approccio potrebbe rappresentare un modello per altre aziende che cercano di integrare l’IA nei loro prodotti senza compromettere la sicurezza dei dati degli utenti. Inoltre, l’uso di modelli di linguaggio “on device” potrebbe aprire nuove possibilità per l’elaborazione dei dati in locale, riducendo la dipendenza dai server esterni e migliorando l’efficienza energetica dei dispositivi.

In definitiva, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e la sua integrazione nei dispositivi di uso quotidiano rappresentano una sfida complessa ma affascinante. La capacità di Apple di navigare queste acque turbolente e di offrire soluzioni innovative potrebbe determinare il successo dell’azienda nei prossimi anni. La riflessione personale che possiamo trarre da questa evoluzione è l’importanza di bilanciare l’innovazione tecnologica con la responsabilità etica, garantendo che i progressi non compromettano la privacy e la sicurezza degli utenti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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