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- I primi benchmark del Snapdragon X Elite mostrano punteggi di 1.829 in single-core e 11.537 in multi-core su Geekbench, al di sotto delle aspettative.
- Un iPhone 12 Mini, un dispositivo di quattro anni fa, supera il punteggio single-core del nuovo chip Qualcomm.
- L'Adreno X1 GPU del Snapdragon X Elite offre una potenza di 4,6 TFLOPS in FP32 e un fill rate di 72 GigaPixels/sec, con modalità di renderizzazione avanzate come il Binned Direct Mode.
L’embargo per le recensioni dei nuovi computer Windows 11 con chip Qualcomm Snapdragon X Elite, parte dell’iniziativa Copilot Plus PC, scadrà martedì 18 giugno. Tuttavia, in Rete sono già emersi i primi test reali del chip grazie a un utente che ha ricevuto in anteprima un Samsung Galaxy Book4 Edge. I risultati ottenuti sono al di sotto delle aspettative create dal marketing di Qualcomm e Microsoft.
Uno dei pochi benchmark compatibili con Windows 11 ARM, Geekbench, è stato utilizzato per testare il chip. I punteggi riportati dall’utente su Reddit sono di 1.829 in single-core e 11.537 in multi-core, significativamente inferiori a quelli mostrati da Qualcomm durante gli eventi stampa, che si avvicinavano ai 3.000 e 15.000 punti rispettivamente. Un altro utente su Twitter ha osservato che il punteggio in single-core è inferiore a quello totalizzato da un iPhone 12 Mini, un dispositivo di quattro anni fa.
Le motivazioni di questi risultati possono essere molteplici. Potrebbero esistere più varianti del Snapdragon X Elite, con clock e TDP diversi, e questa discrepanza potrebbe spiegare parzialmente i risultati. È probabile che Samsung abbia applicato limitazioni aggressive per evitare che il chip generi troppo calore o consumi troppa energia.
La recensione preliminare dell’utente riporta un’esperienza d’uso non ottimale: in fase di gaming, sono stati notati cali significativi di framerate anche in titoli compatibili come Resident Evil Village. Un aggiornamento ricevuto nelle prime ore avrebbe migliorato la situazione, garantendo framerate più stabili. Tuttavia, i primissimi dati mettono in evidenza un prodotto lontano da quanto promesso negli scorsi mesi, probabilmente a causa di una piattaforma software acerba e non ottimizzata al meglio.
Svelata la GPU di Snapdragon X Elite: Adreno X1
A pochi giorni dal lancio dei portatili con Snapdragon X Elite, Qualcomm ha svelato i dettagli sulla GPU Adreno X1. La grafica integrata supporta DirectX 12.1, Vulkan e OpenGL ES 3.2, ma le novità non si fermano qui. L’Adreno X1 offre 6 shader per core con una potenza di 4,6 TFLOPS in FP32 e un fill rate di 72 GigaPixels/sec. Ogni core include due pipe micro-shader/texture (uSPTP), dotate di proprio scheduler, memoria locale e unità load/store texture, con 128 ALU 32-bit per gestire FP32/16, INT32/16 e BF16, e 256 ALU 16-bit con supporto a FP16, BF16 e INT16.
La GPU Adreno X1 supporta la tecnologia Qualcomm FlexRender, che offre tre modalità di renderizzazione: la prima, Direct Mode, utilizza una metodologia di rendering standard che assicura maggiore compatibilità con il software moderno. La seconda, Binned Mode, divide il frame in tile, renderizzati nella GMEM, riducendo il movimento di dati e massimizzando l’efficienza. La terza, Binned Direct Mode, combina i benefici delle due modalità precedenti.
In termini di prestazioni, la GPU è più veloce di quella dell’Intel Core Ultra 7 155H, ma nei test di gioco è risultata più lenta dello Snapdragon X Elite. Tuttavia, i dati, uniti al passato delle GPU di livello Apple M2 e degli ultimi chip AMD Ryzen, fanno sperare in passi avanti importanti per l’efficienza energetica. Nel benchmark 3DMark Wild Life Extreme, il chip Qualcomm è risultato il 67% più veloce dei competitor a parità di potenza, offrendo le stesse prestazioni consumando il 62% in meno. Questa maggiore efficienza si traduce in una maggiore durata della batteria, fondamentale per la categoria di portatili SoC Qualcomm.
Sul fronte software, Qualcomm ha introdotto l’Adreno Control Panel, uno strumento che permette agli utenti e agli sviluppatori di avere maggiore controllo sulla GPU, regolare parametri e apportare ottimizzazioni per migliorare prestazioni ed efficienza. Questo strumento riceverà aggiornamenti mensili, a testimonianza dell’impegno di Qualcomm nel sostenere il proprio hardware.
Benchmark deludenti: Un confronto con iPhone 12
Il nuovo Snapdragon X Elite è stato accolto con scetticismo, nonostante le promesse di Qualcomm di risollevare le sorti di Windows su ARM. Dopo anni di esperimenti, il chipmaker ha trovato una quadra con l’acquisizione di NUVIA per creare una CPU con core proprietari Oryon, con l’ambizione di raggiungere prestazioni paragonabili, se non superiori, a quelle di Apple, Intel e AMD. Tuttavia, i primi benchmark reali sono lontani dalle aspettative.
Nei test di laboratorio condotti da Qualcomm, lo Snapdragon X Elite ha raggiunto livelli su GeekBench attorno ai 2.900/15.000 punti in single/multi-core. Tuttavia, circolano voci contro la compagnia, secondo cui i benchmark sarebbero truccati e i punteggi ottenibili sarebbero inferiori. Un modello di notebook Samsung Galaxy Book 4 Edge, uno dei primissimi ad averlo, ha riportato risultati sulla piattaforma di benchmarking di circa 1.800/11.000 punti, sia utilizzato a batteria che collegato alla corrente.
Per fare un confronto, uno smartphone del 2020 come l’iPhone 12 Mini supera i 2.000 punti in single-core su GeekBench. Questo risultato è legato alla frequenza della CPU, che non supera i 2,5 GHz, ben al di sotto dei 4 GHz dichiarati da Qualcomm. Questo limite è imputato alla gestione di Samsung, che ha scelto una gestione del thermal throttling aggressiva per migliorarne l’autonomia.
I prodotti non sono ancora in commercio, quindi non è da escludere che arrivino aggiornamenti correttivi e migliorativi, anche se è difficile credere in modifiche radicali. Espandendo la ricerca dei benchmark ad altri modelli come quelli di Lenovo e ASUS, si possono trovare punteggi più vicini a quelli dichiarati da Qualcomm. Tuttavia, è necessario attendere la scadenza dell’embargo sulle recensioni per avere un quadro chiaro della situazione.
Bullet Executive Summary
In conclusione, i primi test sullo Snapdragon X Elite hanno rivelato prestazioni inferiori alle aspettative, con punteggi di benchmark che non raggiungono quelli dichiarati da Qualcomm. Questo potrebbe essere dovuto a vari fattori, tra cui limitazioni imposte dai produttori di dispositivi per gestire il calore e il consumo energetico. La GPU Adreno X1, tuttavia, mostra promesse in termini di efficienza energetica e prestazioni. È importante monitorare come evolverà la situazione nei prossimi mesi, con l’uscita di aggiornamenti e nuovi modelli di dispositivi.
Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di thermal throttling. Questo è un meccanismo utilizzato dai processori per ridurre la velocità di clock e quindi la produzione di calore quando la temperatura supera una certa soglia, al fine di prevenire danni al chip e garantire una maggiore durata della batteria.
Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è l’uso delle pipeline di rendering binning. Questa tecnica divide un’immagine in più sezioni (tile) che vengono renderizzate separatamente, riducendo il movimento di dati e migliorando l’efficienza del rendering. Questa tecnologia è particolarmente utile per migliorare le prestazioni e l’efficienza energetica delle GPU nei dispositivi mobili.
Riflettendo su questi aspetti, è evidente come l’innovazione tecnologica non sia solo una questione di potenza bruta, ma anche di efficienza e ottimizzazione. La sfida per i produttori di chip è trovare un equilibrio tra prestazioni elevate e gestione efficiente delle risorse, un obiettivo che richiede costante ricerca e sviluppo.