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- Introduzione di sanzioni penali: reclusione da sei mesi a quattro anni e multe da 2.066 a 10.329 euro per chi viola le normative.
- Sanzioni amministrative per persone giuridiche: multe da 30.000 a 5 milioni di euro o dal 3 al 12,5% del fatturato totale annuo.
- Regime autorizzativo: obbligo per gli exchange di adeguarsi al MiCAR entro il 30 dicembre 2024.
Il panorama delle criptovalute in Italia sta per subire una significativa trasformazione con l’introduzione di un nuovo decreto legislativo che recepisce il regolamento UE n. 2023/1114, noto come “MiCAR” (Markets in Crypto-Assets Regulation). Questo decreto, attualmente all’esame del governo, mira a regolamentare in modo più stringente l’emissione e la gestione delle cripto-attività, introducendo sanzioni penali e amministrative per garantire una maggiore trasparenza e sicurezza nel mercato delle criptovalute.
Sanzioni Penali e Amministrative
Il decreto legislativo introduce una serie di sanzioni penali per chi viola le norme comunitarie. In particolare, l’articolo 30 del titolo IV prevede la reclusione da sei mesi a quattro anni e una multa che varia da 2.066 a 10.329 euro per chi offre al pubblico token collegati ad attività senza rispettare le normative europee. Le sanzioni penali si applicano anche a chi presta servizi per cripto-attività in violazione dell’articolo 59 del regolamento UE 2023/1114, emette token di moneta elettronica senza autorizzazione o offre al pubblico token di moneta elettronica senza il consenso scritto dell’emittente.
Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, gli articoli 31 e 32 del decreto prevedono multe pecuniarie che vanno da 30.000 a 5 milioni di euro per le persone giuridiche, o dal 3 al 12,5% del fatturato totale annuo, a seconda della norma violata. Le persone fisiche, inclusi gli esponenti e il personale aziendale, possono essere sanzionate con multe che variano da 5.000 a 75.000 euro. Inoltre, l’articolo 33 stabilisce sanzioni per l’abuso di comunicazione illecita di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato, con multe che possono arrivare fino a 5 milioni di euro.
Regime Autorizzativo e Adeguamento al MiCAR
La nuova normativa impone agli exchange italiani iscritti all’Organismo per gli Agenti e Mediatori (OAM) di adeguarsi al MiCAR entro il 30 dicembre 2024. Questo comporta l’obbligo di avere una sede legale e amministrativa in Italia e di iscriversi in una sezione speciale del registro OAM. Il regime transitorio permette ai soggetti che hanno prestato servizi in cripto-attività prima del 30 dicembre 2024 di continuare a operare fino al 1 luglio 2026 o fino al rilascio o al rifiuto di un’autorizzazione secondo il nuovo regime.
Gli exchange dovranno presentare una domanda di autorizzazione che includa dettagli sulla forma giuridica, il programma operativo, le tutele prudenziali, i dispositivi di governance e i meccanismi di controllo interno. La Consob avrà il potere di rilasciare o revocare le autorizzazioni, sentita la Banca d’Italia. Per gli Istituti di Moneta Elettronica o di Pagamento, sarà la Banca d’Italia a gestire le autorizzazioni.
Implicazioni per il Mercato delle Criptovalute
L’introduzione di queste nuove normative avrà un impatto significativo sul mercato delle criptovalute in Italia. Gli exchange dovranno affrontare un notevole lavoro burocratico per adeguarsi alle nuove regole e ottenere le necessarie autorizzazioni. La normativa nazionale offre spazi limitati di manovra, e il regime autorizzativo dei E-Money Token (EMT) in Italia seguirà le regole generali applicabili anche a USDT (Tether).
La complessità burocratica del MiCAR potrebbe portare a una sospensione di USDT, con un impatto rilevante sull’intero mercato di riferimento. Gli operatori del settore dovranno prepararsi a conformarsi alle nuove disposizioni entro le scadenze stabilite, pubblicando informazioni sui loro siti web e trasmettendo ai clienti i piani e le misure per conformarsi al MiCAR o per l’ordinata chiusura dei rapporti.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la nuova normativa sulle cripto-attività rappresenta un passo importante verso la regolamentazione e la sicurezza del mercato delle criptovalute in Italia. Le sanzioni penali e amministrative introdotte dal decreto legislativo mirano a garantire una maggiore trasparenza e a prevenire abusi e manipolazioni del mercato. Gli exchange italiani dovranno affrontare un processo di adeguamento complesso, ma necessario per continuare a operare nel rispetto delle nuove regole europee.
Nozione base di tecnologia: Le criptovalute sono valute digitali che utilizzano la crittografia per garantire transazioni sicure e controllare la creazione di nuove unità. La blockchain, una tecnologia di registro distribuito, è alla base delle criptovalute e consente la registrazione trasparente e immutabile delle transazioni.
Nozione avanzata di tecnologia: Il MiCAR introduce requisiti di governance e controllo interno per gli operatori di cripto-attività, inclusi meccanismi per individuare e gestire i rischi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo. Questi requisiti richiedono l’implementazione di sistemi avanzati di monitoraggio e analisi dei dati per garantire la conformità alle normative e la sicurezza delle transazioni.
La regolamentazione delle cripto-attività è un tema complesso e in continua evoluzione. È essenziale che gli operatori del settore rimangano aggiornati sulle nuove normative e si adeguino prontamente per garantire la sostenibilità e la crescita del mercato delle criptovalute.
- Testo ufficiale del regolamento UE 2023/1114 sulle criptovalute, conosciuto come MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation)
- Sito ufficiale dell'Autorità garante per la concorrenza e il mercato (Consob), che fornisce informazioni sulla regolamentazione delle criptovalute in Italia.
- Sito ufficiale della Banca d'Italia sulla finanza digitale e cripto-attività, con informazioni approfondite sulle normative e gli sviluppi nel settore