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Criptopanico: la guardia di finanza scopre milioni non dichiarati — Ecco cosa è successo

Le prime ispezioni della Guardia di Finanza sui possessori di criptovalute svelano evasioni fiscali milionarie, con artisti digitali come Dangiuz sotto indagine. Scopri come la tecnologia sta rivoluzionando il monitoraggio delle cripto-attività.
  • 80% degli intermediari finanziari sta adottando soluzioni innovative per gli obblighi antiriciclaggio, con un incremento del 20% rispetto all'anno precedente.
  • Il 12 giugno a Torino, la Guardia di Finanza ha sequestrato criptovalute per un valore di 836.375,54 euro legate a una mancata dichiarazione di 3,3 milioni di euro di compensi.
  • Un artista di Alghero è stato denunciato per non aver dichiarato introiti per 120.000 euro dalla vendita di opere digitali pagate in criptovaluta Ethereum.

Le prime ispezioni della Guardia di Finanza sulle criptovalute

Recentemente, la Guardia di Finanza ha avviato le prime ispezioni sui possessori di criptovalute, con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. Queste verifiche sono iniziate dopo un periodo di studio approfondito, durante il quale l’amministrazione finanziaria ha adottato nuove tecnologie per migliorare le misure antiriciclaggio. Secondo un’indagine Fintech della Banca d’Italia, l’80% degli intermediari finanziari sta adottando soluzioni innovative per adempiere agli obblighi antiriciclaggio, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.

La circolare operativa di marzo 2024 ha evidenziato l’uso crescente delle criptovalute per acquisti in rete e la necessità di migliorare la cooperazione informativa con le agenzie di law enforcement internazionali. Inoltre, l’operazione di voluntary disclosure sulle cripto attività, introdotta con la Legge di bilancio 2023, ha dato un impulso significativo al monitoraggio delle criptovalute.

Negli ultimi mesi, le operazioni della Guardia di Finanza riguardanti sequestri di criptovalute sono aumentate, spesso legate a truffe finanziarie e casi di evasione fiscale. Ad esempio, il 12 giugno a Torino, è stata conclusa un’operazione relativa alla mancata dichiarazione di compensi derivanti dalla vendita di NFT (Non Fungible Token), certificati digitali che attestano l’originalità e il possesso di un particolare contenuto elettronico.

In questo caso, l’artista coinvolto non aveva dichiarato circa 3,3 milioni di euro di compensi percepiti in criptovalute, generando un’evasione fiscale significativa con profili di rilevanza penale. La Guardia di Finanza ha sequestrato criptovalute per un valore complessivo di 836.375,54 euro.

Il caso dell’artista di Alghero

Un altro caso significativo riguarda un artista di Alghero che vendeva opere d’arte digitale su piattaforme dedicate, facendosi pagare in criptovaluta senza denunciare gli incassi al fisco. L’artista è stato denunciato dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Alghero per non aver dichiarato introiti per 120.000 euro, frutto della vendita di opere digitali.

L’attività d’indagine, partita dall’analisi di un noto marketplace di arte digitale, ha portato all’individuazione del lavoratore autonomo e del suo portafoglio digitale, dove erano confluiti gli incassi della vendita di 20 opere d’arte digitali, pagate in criptovaluta Ethereum. Una singola opera era stata venduta per un valore di quasi 20.000 euro. Analizzate oltre 500 transazioni sul wallet digitale del professionista, la Guardia di Finanza ha ricostruito i redditi sottratti a tassazione.

Il caso di Leopoldo D’Angelo, alias “Dangiuz”

Leopoldo D’Angelo, noto come “Dangiuz”, è un visual-artist di Torino che ha attirato l’attenzione della Guardia di Finanza per non aver dichiarato al fisco compensi milionari derivanti dalla vendita di opere d’arte digitale. Secondo le indagini, Dangiuz avrebbe percepito circa 3,3 milioni di euro senza mai dichiararli.

Dangiuz ha iniziato la sua carriera quattro anni fa, caricando le sue opere su portali per opere digitali. Uno dei suoi lavori, “Grand Challenge”, un ritratto di una metropoli distopica, ha raggiunto un valore di 18.000 dollari in sole 24 ore. Nonostante il successo economico, Dangiuz non ha mai dichiarato i suoi compensi al fisco, generando un’evasione fiscale significativa.

Il suo avvocato sostiene che Dangiuz non abbia commesso reato e che non avesse intenzione di evadere le tasse. In attesa del pronunciamento del giudice, Dangiuz ha collaborato con gli inquirenti e ha versato oltre 836.000 euro contestati dalla Guardia di Finanza.

Dangiuz è un autodidatta che ha iniziato a disegnare nel tempo libero e ha guadagnato popolarità sui social media. Da gennaio a settembre 2020, il numero dei suoi follower su Instagram è passato da 10.000 a 50.000. Ha collaborato con artisti internazionali e ha guadagnato i primi soldi disegnando grafiche per rapper e DJ.

Innovazioni tecnologiche nel monitoraggio delle criptovalute

L’indagine Fintech della Banca d’Italia ha evidenziato come l’80% degli intermediari finanziari stia adottando soluzioni innovative per gli obblighi antiriciclaggio. La digitalizzazione dei rapporti con i clienti e l’importanza crescente delle cripto-attività stanno accelerando l’adozione di tecnologie avanzate.

Queste innovazioni coprono i processi antiriciclaggio, con particolare attenzione alle verifiche a distanza. I benefici includono un aumento dell’efficacia e dell’efficienza dei processi aziendali e un rafforzamento dell’approccio basato sul rischio. Tuttavia, emergono anche sfide significative, come la necessità di formazione del personale e la tutela della privacy dei dati.

Dall’indagine è emerso un interesse maggiore all’impiego di strumenti di profilatura e monitoraggio delle operazioni dei clienti in criptovalute. L’uso di intelligenza artificiale, machine learning e advanced analytics per la profilatura del rischio e il monitoraggio dell’operatività dei clienti sta diventando sempre più comune, viste le grandi potenzialità di questi strumenti.

Bullet Executive Summary

In conclusione, le recenti ispezioni della Guardia di Finanza sui possessori di criptovalute evidenziano l’importanza di un monitoraggio accurato e di una regolamentazione adeguata in un settore in rapida crescita. La digitalizzazione e l’adozione di tecnologie avanzate stanno trasformando il modo in cui vengono gestite le cripto-attività, ma emergono anche nuove sfide, come la necessità di formazione del personale e la tutela della privacy dei dati.

Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di blockchain, la tecnologia sottostante alle criptovalute che consente di registrare le transazioni in modo sicuro e trasparente. Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema è l’uso di intelligenza artificiale e machine learning per la profilatura del rischio e il monitoraggio delle operazioni in criptovalute, strumenti che stanno diventando sempre più comuni per le loro grandi potenzialità.

Queste innovazioni tecnologiche non solo migliorano l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali, ma rafforzano anche l’approccio basato sul rischio, contribuendo a un sistema finanziario più sicuro e trasparente. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide emergenti, come la formazione del personale e la tutela della privacy, per garantire un’adozione responsabile e sostenibile di queste tecnologie.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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