Scetticismo travolge i mercati: il crollo delle big tech e il futuro dell’intelligenza artificiale

Negli ultimi giorni, i mercati finanziari hanno registrato significativi cali, legati principalmente allo scetticismo crescente nei confronti delle aziende tecnologiche che hanno investito miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale (AI). Questo fenomeno ha origine nei bilanci delle principali aziende tecnologiche, come Apple, Amazon, Microsoft e Meta, che hanno effettuato ingenti investimenti nel settore dell’AI senza ancora vedere ritorni concreti.

Negli ultimi anni, le aspettative intorno al valore generato dall’AI per il settore tecnologico sono cresciute esponenzialmente. Più un’azienda investiva nell’AI, più la valutazione delle sue azioni aumentava. Un caso notevole è quello di Nvidia, una società statunitense di processori e chip che ha incentrato il suo business sui componenti per l’intelligenza artificiale. Lo scorso febbraio, Nvidia è diventata la terza azienda di maggior valore negli Stati Uniti, dopo Apple e Microsoft, con una capitalizzazione di 1.830 miliardi di dollari, salita poi a oltre 2.500 miliardi.

Tuttavia, da qualche mese, la prospettiva degli investitori è cambiata. I conti in peggioramento delle aziende tecnologiche e le notizie di ingenti licenziamenti, come quello annunciato da Intel, hanno sollevato dubbi sulla sostenibilità degli investimenti nell’intelligenza artificiale. Gli investitori si chiedono se questi investimenti avranno mai ritorni concreti.

Amazon, Apple e Intel alla Prova dei Conti

Recentemente, i conti trimestrali di Amazon, Apple e Intel non hanno rispettato le attese del mercato, motivando ulteriori vendite. Amazon ha deluso le previsioni nonostante i ricavi siano cresciuti del 10% a 148 miliardi di dollari rispetto ai 134,4 miliardi dell’anno precedente. L’utile operativo è raddoppiato a 14,7 miliardi dai 7,7 miliardi del secondo trimestre 2023, e l’utile netto è salito a 13,5 miliardi. Tuttavia, la guidance per i trimestri successivi non ha soddisfatto il mercato, causando un calo del 5% del titolo nella sessione after-hours.

Apple, invece, è stata sostenuta dalle vendite di iPhone, che rappresentano il 46% del fatturato complessivo. La società ha chiuso il terzo trimestre fiscale con un fatturato in crescita del 5% a 85,78 miliardi, superando le aspettative. Le vendite di iPhone sono calate solo dello 0,2% a 39,3 miliardi di dollari, meglio del consensus di 38,81 miliardi. Anche le vendite di iPad e Mac hanno superato le attese, mentre i ricavi dei servizi sono stati di 24,21 miliardi contro i 24,01 miliardi attesi. Apple ha registrato un utile netto di 21,45 miliardi, superiore ai 19,88 miliardi dell’anno precedente.

Intel, invece, ha chiuso il secondo trimestre in perdita, deludendo le aspettative del mercato. Le azioni del colosso dei semiconduttori sono crollate del 20% after-hours. Intel ha annunciato il licenziamento di oltre il 15% dei dipendenti, circa 17.000 persone, e la sospensione del pagamento dei dividendi. I ricavi di Intel sono diminuiti dell’1% su base annua, a 12,83 miliardi di dollari, al di sotto dei 12,94 miliardi del consensus. La società ha chiuso i conti in perdita per 1,61 miliardi di dollari, contro un utile netto di 1,48 miliardi dell’anno precedente.

Il Crollo in Borsa delle Big Tech: Un Nuovo Ciclo di Innovazione?

Il recente crollo in Borsa delle grandi aziende tecnologiche americane non annuncia necessariamente la fine di un’era. Probabilmente, stiamo assistendo a un nuovo ciclo di innovazione e selezione, una sorta di “distruzione creatrice”. La lieve risalita della disoccupazione negli Stati Uniti a luglio, dal 4,1% al 4,3%, ha scosso i mercati, con l’indice Nasdaq che ha registrato le perdite peggiori.

Nonostante i dati finanziari confermino una certa impressione di declino, è difficile trarre conclusioni definitive. Nvidia, regina dell’intelligenza artificiale con una capitalizzazione di 2.600 miliardi di dollari, ha mostrato segni di stanchezza, con il titolo sceso dell’11%. Tuttavia, il caso di Intel dimostra che le cose sono più complicate di quanto sembrino. Il colosso dei semiconduttori ha annunciato 15.000 licenziamenti e la sospensione dei dividendi, con l’amministratore delegato Pat Gelsinger che vuole tagliare i costi di 10 miliardi di dollari nel prossimo anno.

Secondo Robert Armstrong del Financial Times, l’industria dei semiconduttori si sta espandendo nell’economia mondiale allo stesso ritmo con cui l’industria dell’acciaio si espanse nel secolo scorso. Questa battuta d’arresto potrebbe essere solo una momentanea inversione del ciclo, che spingerà le imprese a ristrutturarsi e consolidarsi.

Le Big Tech Perdono Terreno, ma i Titoli Value Sono Pronti per un Rally

Nonostante il calo delle big tech, ci sono titoli di alta qualità a piccola e media capitalizzazione che potrebbero offrire grandi opportunità di profitto. Ad esempio, Charter Communications ha registrato un aumento del 16,6% dopo i risultati trimestrali, mentre Pool Corporation è salita del 13,64%. Altri titoli come Manhattan Associates, Molina Healthcare, F5 Networks, PayPal Holdings e Qualcomm Incorporated hanno registrato aumenti significativi dopo i loro rapporti trimestrali.

La strategia di investimento basata sull’intelligenza artificiale di ProPicks ha mostrato una performance impressionante, con un aumento del 73,73% dal lancio ufficiale nel novembre dell’anno scorso. Questo dimostra che, nonostante la grande rotta del settore tecnologico, ci sono ancora opportunità di profitto nel mercato azionario.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il recente declino dell’entusiasmo per l’intelligenza artificiale nei mercati finanziari riflette un cambiamento nelle aspettative degli investitori. Le aziende tecnologiche come Amazon, Apple e Intel stanno affrontando sfide significative, ma questo non significa necessariamente la fine di un’era. Potremmo essere di fronte a un nuovo ciclo di innovazione e selezione, che spingerà le imprese a ristrutturarsi e consolidarsi.

L’intelligenza artificiale è una tecnologia che ha il potenziale di trasformare molti settori, ma richiede investimenti significativi e un periodo di adattamento. Le aziende devono essere pronte a affrontare le sfide e a sfruttare le opportunità che l’AI offre.

Una nozione avanzata di tecnologia correlata al tema è il machine learning, una sottocategoria dell’AI che permette ai sistemi di apprendere e migliorare dalle esperienze senza essere esplicitamente programmati. Questa tecnologia ha il potenziale di rivoluzionare molti settori, ma richiede dati di alta qualità e algoritmi sofisticati per essere efficace.

In definitiva, il futuro dell’intelligenza artificiale e delle aziende tecnologiche dipenderà dalla loro capacità di adattarsi e innovare in un mercato in continua evoluzione. La riflessione personale che possiamo trarre da questa analisi è che, nonostante le sfide, l’innovazione continua a essere il motore del progresso, e le aziende che sapranno navigare queste acque turbolente saranno quelle che emergeranno più forti.