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- 29% dei possessori di auto elettriche vuole tornare ai motori a combustione interna.
- Negli Stati Uniti, questa percentuale sale al 46%.
- In Italia, solo il 15% dei proprietari di veicoli elettrici desidera tornare ai motori termici.
- Il 45% degli intervistati cita il costo di acquisto come principale motivo di insoddisfazione.
- L'inadeguatezza dell'infrastruttura di ricarica è un problema per il 35% dei possessori di veicoli elettrici.
L’auto elettrica, spesso considerata il veicolo del futuro, sta vivendo un momento di crisi. Nonostante gli impegni della Commissione Europea nel Green Deal, che prevede lo stop ai motori termici entro il 2035, cresce il numero di proprietari che desiderano tornare ai motori a combustione interna. Secondo un sondaggio della McKinsey, tre proprietari su dieci stanno valutando di abbandonare la tecnologia a batteria per tornare ai motori termici. Questo dato è ancora più preoccupante negli Stati Uniti, dove quasi cinque proprietari di veicoli elettrici su dieci si dichiarano delusi.
Uno Studio che Stronca l’Auto Elettrica
Il sondaggio “Mobility Consumer Pulse 2024” di McKinsey ha analizzato le risposte di 30.000 possessori di auto, sia elettriche che non, provenienti da 15 Paesi che rappresentano l’80% delle vendite totali di veicoli. Il quadro che emerge per la mobilità elettrica è allarmante: tra i possessori di veicoli elettrici, il 29% esprime la volontà di tornare a guidare un’auto a benzina o diesel. Negli Stati Uniti, questa percentuale sale al 46%. In Europa, i più delusi sembrano essere gli inglesi, con il 49% che desidera tornare ai motori termici. In Italia, invece, solo il 15% dei proprietari di veicoli elettrici ha intenzione di tornare ai motori a combustibili fossili, ma va notato che il numero di proprietari di auto elettriche nel Belpaese è tra i più bassi d’Europa e l’acquisto è quasi sempre recente.
Problemi di Costo e Infrastruttura
Uno dei principali motivi di insoddisfazione è il costo di acquisto troppo alto, citato dal 45% degli intervistati. Il 33% menziona i “fastidi di ricarica” come un problema significativo. L’inadeguatezza dell’infrastruttura pubblica di ricarica è la principale motivazione per il 35% dei possessori di veicoli elettrici che vogliono tornare a benzina e diesel. Solo il 9% ritiene che l’espansione dei punti pubblici di rifornimento sia adeguata. Altri motivi di scetticismo includono gli “elevati costi di proprietà” (34%) e l’alto costo delle ricariche legato ai rincari dell’energia. Inoltre, le percorrenze reali non corrispondono a quelle dichiarate dalle case automobilistiche: in laboratorio, l’auto elettrica può fare 500 km, ma nella realtà, considerando le condizioni delle strade, l’uso del climatizzatore e lo stile di guida, ne percorre solo 300.
Il Mercato Italiano: Tra Scetticismo e Opportunità
In Italia, il mercato delle auto elettriche a batteria (BEV) ha registrato una crescita significativa, raggiungendo l’8,4% di quota di mercato a giugno, raddoppiando la media precedente. Tuttavia, gli italiani rimangono scettici. Secondo il sondaggio McKinsey, uno su due (48%) considera l’acquisto di una vettura elettrica, a batteria (16%) o ibrida plug-in (32%). Questo è superiore alla media mondiale del 38%, ma inferiore rispetto al 55% del 2022. Gli italiani sono anche più aperti dei consumatori europei alla scelta di un brand cinese: il 33% contro il 27% della media europea.
Michele Bertoncello, partner di McKinsey, osserva che il prezzo gioca un ruolo importante, ma anche le dotazioni tecnologiche di bordo e la crescente percezione di competenza tecnologica dei costruttori cinesi sono fattori rilevanti. Tuttavia, solo il 4% degli italiani considera adeguata la rete di ricarica, rispetto al 9% globale. Inoltre, l’ansia legata all’autonomia è un fattore decisivo: il 40% degli italiani sostiene che l’attuale autonomia reale di 350 km non sia sufficiente per l’acquisto.
Bullet Executive Summary
In conclusione, nonostante i progressi nell’adozione dei veicoli elettrici, permangono significative barriere che ne ostacolano la diffusione. Il costo elevato, l’inadeguatezza dell’infrastruttura di ricarica e le percorrenze reali inferiori alle aspettative sono i principali motivi di insoddisfazione tra i proprietari di veicoli elettrici. Tuttavia, l’interesse verso i brand cinesi e le tecnologie avanzate potrebbe rappresentare una svolta nel mercato.
Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è la gestione dell’energia nelle batterie dei veicoli elettrici. La capacità e l’efficienza delle batterie sono cruciali per determinare l’autonomia e le prestazioni del veicolo.
Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è l’uso dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione dell’energia e migliorare l’efficienza delle batterie. Algoritmi avanzati possono prevedere i consumi energetici e ottimizzare la ricarica, riducendo l’ansia da autonomia e migliorando l’esperienza complessiva del proprietario del veicolo elettrico.
L’evoluzione delle percezioni dei consumatori, il miglioramento delle infrastrutture e la riduzione del divario di prezzo saranno fattori cruciali per determinare il futuro della mobilità elettrica. È un momento di riflessione per tutti noi: siamo pronti a fare il salto verso un futuro più sostenibile o rimarremo ancorati alle nostre abitudini passate?