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- La fabbrica di Ex-Robots a Dalian produce robot umanoidi con espressioni facciali realistiche, utilizzando componenti in silicone.
- Il tempo di produzione dei robot varia da due settimane a un mese, con prezzi tra 1,5 milioni di yuan e 2 milioni di yuan.
- L'IEEE Robotics & Automation Society sta lavorando a una roadmap per sviluppare standard universali per i robot umanoidi entro un anno.
- Amazon e Boston Dynamics stanno testando robot umanoidi in ambienti reali per compiti specifici come spostare contenitori e lavorare su linee di produzione.
Nel cuore della Cina nordorientale, nella città di Dalian, si trova una fabbrica che sembra uscita da un film di fantascienza. La Ex-Robots, un’azienda all’avanguardia nel settore della robotica, ha come obiettivo la creazione di robot umanoidi in grado di sorridere, urlare e fare smorfie. Tuttavia, questa impresa ha sollevato numerose preoccupazioni legate al fenomeno noto come Uncanny Valley.
All’interno della fabbrica, braccia, gambe, mani e volti umani sono sparsi sui tavoli di acciaio. Questi componenti, realizzati in silicone, sono progettati per imitare perfettamente le espressioni facciali umane. Li Boyang, amministratore delegato di Ex-Robots, ha spiegato che l’obiettivo è creare robot multimodali con capacità emotive. “Devono imparare a riconoscere l’ambiente e produrre feedback facciali,” ha dichiarato Boyang.
I primi prototipi includono teste di robot che possono sorridere e fare linguacce grazie a minuscoli motori inseriti nel cranio. Molti di questi modelli utilizzano algoritmi open source per migliorare le loro capacità. “Ci concentreremo sugli strumenti e sull’intelligenza artificiale per riconoscere ed esprimere emozioni, tradotte in espressioni facciali,” ha sottolineato Boyang.
Il futuro dei robot umanoidi sembra promettente, con tempi di produzione che variano da due settimane a un mese e prezzi che oscillano tra 1,5 milioni di yuan (207.000 dollari) e 2 milioni di yuan (275.633 dollari). L’azienda prevede di esporre questi robot in un museo dedicato e di utilizzarli in ambiti come l’istruzione e la sanità, soprattutto per la consulenza psicologica e la salute emotiva.
La Sfida degli Standard Universali per i Robot Umanoidi
Con l’aumento dell’interesse per i robot umanoidi, l’IEEE Robotics & Automation Society ha annunciato la formazione di un nuovo gruppo di studio per analizzare lo stato attuale dei robot umanoidi e sviluppare una roadmap per futuri standard universali. Questo gruppo sarà presieduto da Aaron Prather, direttore dei programmi di robotica e sistemi autonomi presso ASTM International.
Il gruppo di studio avrà un anno di tempo per produrre risultati finali, che includeranno un’analisi dello stato attuale degli standard applicabili ai robot umanoidi e l’identificazione delle lacune nel quadro normativo attuale. Ad esempio, sarà valutata l’applicabilità dell’attuale standard ANSI/RIA R15.08 sulla sicurezza dei robot mobili industriali ai robot umanoidi.
Il gruppo prevede di identificare lacune in settori come l’uso industriale, domestico e per servizi, e di individuare potenziali ostacoli nell’affrontare queste lacune. La roadmap che verrà sviluppata terrà conto delle lacune e degli ostacoli potenziali, identificando quali organizzazioni di sviluppo degli standard (SDO) saranno più adatte a svolgere il lavoro necessario.
Lo sviluppo di standard per i robot umanoidi è cruciale in questo momento storico, con miliardi di dollari investiti nel settore. L’istituzione di questo gruppo di studio rappresenta un passo importante verso la diffusione responsabile di queste tecnologie in molteplici ambiti della nostra società.
Robot Umanoidi: Una Sfida Tecnica e Sociale
Costruire macchine che somigliano agli esseri umani comporta numerose difficoltà tecniche. Tuttavia, alcune aziende sono convinte di poterle superare presto. Per Pras Velagapudi, direttore tecnico di Agility Robotics, l’aspetto umano è una “garanzia di versatilità”, permettendo ai robot di adattarsi a una vasta gamma di compiti.
Amazon sta testando Digit, un robot della Agility Robotics, per aiutare i magazzinieri nelle mansioni ripetitive. Alto due metri, Digit è in grado di spostare contenitori vuoti dagli scaffali ai nastri trasportatori. Boston Dynamics, di proprietà di Hyundai, sta programmando l’uso di Atlas, il suo ultimo robot umanoide, nelle linee di produzione dell’azienda.
Nonostante questi progressi, i robot umanoidi sono ancora lontani dal sostituire gli esseri umani. Secondo stime di CB Insights, dal 2020 le startup del settore hanno raccolto 2,3 miliardi di dollari, facendo concorrenza ad aziende come Boston Dynamics, Tesla e UbTech. Tuttavia, i robot devono ancora uguagliare l’abilità e la versatilità degli esseri umani in contesti reali.
Alcune aziende stanno cercando di superare questi limiti ampliando la definizione di umanoide. Apollo, sviluppato dalla Apptronik, ha un design modulare che permette di collegare al busto gambe, ruote o una base fissa a seconda del compito. Sanctuary AI ha rinunciato all’andatura bipede, concentrandosi su robot che possono essere alimentati via cavo e utilizzare motori e processori più potenti.
Il paradosso di Moravec, che prende il nome dall’esperto di robotica canadese Hans Moravec, evidenzia come compiti semplici per gli umani possano essere estremamente difficili per le macchine. Ad esempio, il gesto di tenere in mano una tazza di caffè richiede un software di elaborazione visiva, un rigoroso addestramento sui movimenti e una consapevolezza in tempo reale per adattarli ai cambiamenti dell’ambiente.
Bullet Executive Summary
L’avanzamento della tecnologia dei robot umanoidi rappresenta una delle frontiere più affascinanti e complesse della robotica moderna. La Ex-Robots, con sede a Dalian, Cina, sta lavorando per creare robot che imitano perfettamente le espressioni facciali umane, sollevando questioni legate al fenomeno dell’Uncanny Valley. Parallelamente, l’IEEE sta sviluppando standard universali per garantire la sicurezza e le prestazioni di questi robot, mentre aziende come Amazon e Boston Dynamics stanno già testando robot umanoidi in ambienti reali.
Questa evoluzione tecnologica solleva domande fondamentali sulla nostra capacità di convivere con macchine che somigliano sempre più a noi. La nozione di Uncanny Valley ci ricorda che, sebbene i robot possano imitare l’aspetto umano, la loro natura artificiale può suscitare sentimenti di disagio. D’altra parte, il paradosso di Moravec evidenzia le sfide tecniche che ancora devono essere superate per rendere questi robot veramente utili e versatili.
In conclusione, mentre la tecnologia dei robot umanoidi continua a progredire, è essenziale sviluppare standard e regolamentazioni che garantiscano la sicurezza e l’efficacia di queste macchine. Al contempo, dobbiamo riflettere sulle implicazioni etiche e sociali di convivere con robot che imitano sempre più da vicino l’essere umano.
- Sito ufficiale dell'IEEE Robotics & Automation Society, organizzazione leadership per lo sviluppo di standard e ricerca in robotica
- Sito ufficiale di ASTM International, dove è ospitato il gruppo di studio per lo sviluppo di standard universali per i robot umanoidi
- Sito ufficiale del comitato ASTM F45 sulla robotica, automazione e sistemi autonomi, per approfondire sugli standard e norme relative ai robot umanoidi