Droni lanciafiamme e a fibra ottica: scopri le nuove armi del conflitto ucraino

Le immagini che circolano sui media internazionali mostrano un drone lanciafiamme che getta una sostanza incendiaria con precisione chirurgica, prima di autodistruggersi. Questo ordigno, presentato dai siti filorussi come una creazione degli ingegneri di Mosca e dai media ucraini come una loro invenzione, ha come obiettivo principale l’eliminazione delle postazioni mimetizzate tra i filari di alberi che caratterizzano la campagna dell’Ucraina meridionale. Queste strisce di terra sono diventate il teatro principale degli scontri degli ultimi due anni, e il loro controllo è cruciale per determinare l’esito dei combattimenti.

Alcune fonti affermano che il drone adoperi un compound noto come termite, una miscela chimica capace di ardere a lungo penetrando le difese degli avversari, simile a quella già usata nei razzi russi con effetti devastanti. Tuttavia, altre fonti suggeriscono che potrebbe trattarsi di una sostanza simile al napalm. In ogni caso, l’uso di tali armi rappresenta un ulteriore orrore che si materializza sui fronti di guerra.

Droni Incendiari e la Guerra dei Droni

Recentemente, un video ha mostrato un drone incendiario russo appiccare il fuoco a degli alberi in Ucraina. Questo tipo di droni è stato utilizzato su larga scala nell’offensiva russa a Kursk, rendendo “impotenti i sistemi di guerra elettronica” ucraini. Secondo Andrei Nikitin, governatore della regione russa di Novgorod, questi droni, noti come Knyas Vandal of Novgorod (KVN), sono dotati di un filo di fibra ottica superleggero che li rende “quasi impercettibili” alle squadre di intelligence della controparte.

James Patton Rogers, direttore esecutivo del Cornell Brooks Tech Policy Institute della Cornell University, ha spiegato che i droni modificati con visuale in prima persona (FPV) distribuiscono il filo di fibra ottica durante il volo, evitando così di emettere segnali radio che potrebbero rivelare la posizione del drone o del suo operatore. Tuttavia, questa tecnologia presenta alcuni inconvenienti, come il peso aggiuntivo del cavo che richiede batterie o motori più potenti, rendendo la produzione dei droni più costosa e limitandone il raggio d’azione.

L’Offensiva Ucraina e la Risposta Russa

Il 6 agosto, gli ucraini hanno lanciato un’offensiva a sorpresa nella regione russa di Kursk, avanzando fino a 35 chilometri all’interno della linea russa e controllando oltre 90 insediamenti. Parte del successo iniziale degli ucraini è stato attribuito all’uso di diversi tipi di guerra elettronica che hanno disabilitato la sorveglianza russa. Per contrastare questo fenomeno, i russi hanno dispiegato in massa i droni a fibra ottica.

Nonostante l’efficacia di questi droni, gli esperti ritengono che non rivoluzioneranno il modo in cui si combatte la guerra, ma piuttosto fungeranno da supplemento alle già robuste flotte di droni di entrambe le parti. È probabile che vengano sviluppate contromisure contro di loro, come l’abbattimento con proiettili, missili o altri droni.

Bullet Executive Summary

La guerra in Ucraina ha visto l’introduzione di nuove tecnologie belliche, tra cui droni lanciafiamme e droni a fibra ottica, che stanno cambiando il volto del conflitto. Questi droni, sebbene efficaci, presentano anche delle limitazioni e potrebbero non rivoluzionare il modo di combattere, ma piuttosto integrarsi nelle strategie esistenti.

In un contesto di guerra, la tecnologia può essere sia un’arma che uno scudo. La nozione di base di tecnologia correlata a questo tema è l’uso della fibra ottica per evitare la rilevazione radio. Una nozione avanzata è l’impiego di droni FPV con cavi in fibra ottica, che offrono un video di alta qualità senza interferenze, ma a un costo di produzione e operatività più elevato.

In conclusione, la guerra dei droni è un gioco del gatto e del topo in cui ogni parte cerca di superare l’altra con innovazioni tecnologiche. La riflessione personale che emerge è la capacità dell’ingegno umano di adattarsi e innovare anche nelle circostanze più avverse, e la speranza che tali capacità possano un giorno essere utilizzate per scopi più pacifici e costruttivi.