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Crisi delle batterie elettriche: la sfida di SK On e Northvolt

Le difficoltà economiche di SK On e Northvolt mettono in luce le sfide della transizione energetica e l'impatto sul mercato delle auto elettriche
  • SK On ha accumulato 1,9 miliardi di dollari di perdite in due anni e mezzo, con un debito quintuplicato a oltre 10 miliardi.
  • Northvolt ha riportato una perdita di 1 miliardo di dollari nel 2023 e ha posticipato l'offerta pubblica iniziale, nonostante l'aumento delle entrate a 128 milioni di dollari.
  • Le immatricolazioni di auto elettriche in Europa sono aumentate del 2% tra gennaio e maggio, con una stima di quota di mercato del 14% nel 2024 e del 41% nel 2030.

L’industria delle batterie per auto elettriche sta attraversando una fase critica, con alcuni dei principali produttori che si trovano in difficoltà economiche. Tra questi, il produttore sudcoreano SK On, fornitore di Ferrari, è in stato di emergenza. La situazione è stata aggravata da investimenti aggressivi in Europa e Stati Uniti, non seguiti da una brusca accelerazione delle vendite di vetture a batteria. L’amministratore delegato Lee Seok-hee ha dichiarato che l’azienda è “con le spalle al muro”.

SK On è entrata nel mercato delle batterie per auto elettriche quando l’industria era già presidiata da concorrenti sudcoreani come LG e Samsung, oltre ai colossi cinesi CATL e BYD. Per recuperare terreno, SK On ha offerto contratti generosi ai costruttori e ha investito oltre 14 miliardi di dollari per accelerare l’espansione in Occidente. Tuttavia, le vendite di auto elettriche hanno rallentato a causa dell’aumento dei tassi d’interesse e delle difficoltà nel portare a bordo i consumatori. Le case automobilistiche hanno ridotto gli ordini a SK On e bloccato progetti di collaborazione per la costruzione di nuove fabbriche.

Investimenti e perdite: un quadro complesso

In due anni e mezzo, SK On ha accumulato quasi 1,9 miliardi di dollari di perdite e il debito è quintuplicato a oltre 10 miliardi. La necessità di un piano di emergenza per raddrizzare i conti è diventata evidente. Secondo il Financial Times, la casa madre SK Group sta valutando diverse opzioni, tra cui una probabile fusione di SK On con SK E&S, una controllata del gruppo specializzata nella produzione di gas naturale liquefatto e che sta macinando utili. Questa ipotesi di salvataggio riflette le difficoltà della transizione energetica, specie nella mobilità.

SK On non è l’unico produttore di batterie in difficoltà. La startup svedese Northvolt ha messo in pausa i progetti di crescita dopo la cancellazione o il rinvio di contratti con i costruttori, riportando una perdita di un miliardo di dollari nel 2023. Anche le case automobilistiche stanno rallentando lo sviluppo delle gigafactory, come dimostrano le decisioni di Volkswagen, che ha stoppato la costruzione della quarta fabbrica di batterie in Europa, e Stellantis, che ha rinviato il progetto con ACC per convertire lo stabilimento di Termoli.

Il rallentamento delle vendite di auto elettriche

Tra gennaio e maggio, le immatricolazioni di auto elettriche in Europa sono aumentate del 2%, con stime che prevedono una quota di mercato in UE del 14% nel 2024 e del 41% nel 2030. Tuttavia, questa è una grossa fetta di mercato, ma piccola rispetto alle previsioni iniziali. I dazi UE sulle auto elettriche cinesi, con rincari al 48%, sono considerati dannosi da Volkswagen e BMW. Pechino sta correndo: nel 2030, una vettura venduta su tre sarà cinese, grazie agli incentivi che hanno portato le immatricolazioni a un aumento del 15% a giugno.

Anche LG Energy Solution, un’altra azienda sudcoreana di batterie, sta attraversando tempi difficili. Nel secondo trimestre del 2024, il risultato operativo è crollato del 58% rispetto all’anno precedente, a 141 milioni di dollari, mentre gli analisti si aspettavano 200 milioni. Le entrate sono diminuite del 30% e le perdite operative, escludendo i crediti d’imposta dall’Inflation Reduction Act, ammontano a circa 180 milioni. I maggiori clienti di LG Energy Solution, Tesla e General Motors, stanno avendo difficoltà nella vendita di veicoli elettrici, più costosi rispetto a quelli con motore endotermico.

Le sfide per Northvolt e la competizione con le aziende cinesi

La startup svedese Northvolt, considerata la grande speranza dell’Europa, ha avviato una “revisione strategica” riesaminando i piani sugli stabilimenti. La fiacchezza della domanda di auto elettriche si ripercuote sull’intera filiera della mobilità elettrica, inclusi i fornitori di materiali per batterie come Umicore e BASF, che competono con grosse compagnie cinesi. Northvolt ha problemi con l’avvio della produzione di massa: Scania, marchio del gruppo Volkswagen, si è lamentata per i ritardi nelle consegne di batterie, mentre BMW ha cancellato un ordine da 2 miliardi di euro.

Nel 2023, Northvolt ha dichiarato perdite operative triplicate, a 1 miliardo di dollari, a causa delle sfide nell’aumento della produzione. Le entrate sono cresciute leggermente, raggiungendo 128 milioni di dollari rispetto ai 107 milioni dell’anno precedente. I piani per l’offerta pubblica iniziale sono stati posticipati, ma Northvolt non ha modificato l’obiettivo sul market share: entro la fine del decennio conta di raggiungere una quota del 25% in Europa, con una capacità produttiva di circa 150 gigawatt.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il settore delle batterie per auto elettriche sta affrontando sfide significative, con aziende come SK On, LG Energy Solution e Northvolt che si trovano in difficoltà economiche. La domanda di veicoli elettrici non ha raggiunto le aspettative, causando un rallentamento delle vendite e mettendo a rischio gli investimenti. La competizione con le aziende cinesi e le difficoltà nell’aumento della produzione sono ulteriori ostacoli che queste aziende devono affrontare.

Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è la capacità delle batterie agli ioni di litio, che rappresentano la tecnologia dominante per le auto elettriche grazie alla loro alta densità energetica e lunga durata. Tuttavia, le sfide nella produzione e nel costo delle materie prime continuano a essere un problema.

Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è lo sviluppo delle batterie allo stato solido, che promettono una maggiore densità energetica, tempi di ricarica più brevi e una maggiore sicurezza rispetto alle batterie agli ioni di litio. Queste innovazioni potrebbero rappresentare una svolta per il settore delle auto elettriche, ma richiedono ancora tempo e investimenti significativi per diventare commercialmente viabili.

La situazione attuale invita a riflettere sulla complessità della transizione energetica e sulla necessità di soluzioni innovative per superare le sfide economiche e tecnologiche.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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