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- La direttiva NIS2 entrerà in vigore in Italia a ottobre 2024, imponendo protocolli di sicurezza informatica più severi.
- Le aziende devono registrarsi sulla piattaforma ACN entro il 28 febbraio 2025 per conformarsi alla normativa.
- La mancata registrazione e conformità può comportare sanzioni significative per le imprese.
La direttiva europea NIS2 segna un passo fondamentale nel potenziamento della cyber-protezione sul suolo europeo. Ideata per rinnovare le disposizioni della precedente direttiva NIS del 2016, tale normativa è stata concepita a seguito di eventi critici che hanno testato duramente le infrastrutture digitali del continente, come la pandemia da Covid-19 e la crisi russa in Ucraina. A partire da ottobre 2024, entrerà in vigore in Italia, richiedendo a enti pubblici e privati l’adozione di protocolli più severi per proteggere i loro sistemi informatici. Tali nuove regole sono state ufficialmente introdotte alla Sapienza di Roma il 27 novembre 2024, per iniziativa dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).
I settori coinvolti e gli impegni delle imprese
La NIS2 copre un vasto spettro di settori, ritenuti essenziali per l’economia dei Paesi UE. Tra questi, dieci settori sono considerati “altamente critici”, tra cui energia, trasporti, finanza, sanità e infrastrutture digitali. Altri ambiti, come i servizi postali e la manifattura di dispositivi, sono visti come “critici”. Le imprese interessate, in particolare quelle di medie e grandi dimensioni, dovranno registrarsi sulla piattaforma dell’ACN entro il 28 febbraio 2025. Questo passo è necessario per determinare se un’azienda deve conformarsi alla normativa. Gli obblighi comprendono l’implementazione di misure di sicurezza informatica, la segnalazione di attacchi cibernetici e l’organizzazione di corsi formativi per il personale.
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Il ruolo dell’ACN e il processo di registrazione
L’ACN riveste un ruolo chiave nell’esecuzione della NIS2, diventando un fulcro di riferimento per le autorità europee nel campo della sicurezza cibernetica. È responsabile della classificazione delle aziende italiane nei gruppi “essenziali” e “importanti”, adeguando gli obblighi di conseguenza. La registrazione sulla piattaforma ACN, accessibile dal 1° dicembre 2024, costituisce un adempimento obbligato per le imprese. La procedura richiede la designazione di un referente che gestirà la registrazione e la comunicazione con l’ACN. Le aziende devono fornire dettagli specifici, incluso il profilo societario e i codici Ateco delle attività svolte. L’inosservanza della registrazione comporterà significative sanzioni amministrative.
Conclusioni e Riflessioni Finali
La direttiva NIS2 rappresenta un significativo passo avanti per assicurare la sicurezza cibernetica in Europa, tuttavia, il suo successo dipenderà dalla capacità delle istituzioni di garantire l’aderenza alle regole. Le direttive fornite dall’ACN sono vitali per il mantenimento della sicurezza delle imprese italiane; tuttavia, la sfida sarà quella di sostenere una costante attenzione e assicurare un flusso continuo di investimenti nel tempo. Viviamo in un mondo sempre più interconnesso in cui la sicurezza informatica è cruciale. La NIS2 non si limita a imporre nuove responsabilità, ma offre alle imprese l’opportunità di incrementare le loro difese cyber. È di fondamentale importanza che queste nuove disposizioni non siano viste semplicemente come un compito burocratico, ma come un investimento nel futuro. Quando si affronta la sicurezza informatica, familiarizzare con l’autenticazione multifattore è cruciale; questa tecnica adotta diversi livelli di verifica per garantire l’accesso a un sistema, aumentando così la sicurezza. Un altro aspetto critico è la gestione del rischio legato alla supply chain, un’attività che prevede l’analisi e la gestione delle potenziali criticità derivanti dai rapporti con fornitori e partner commerciali. Prestare attenzione a questi elementi permetterà alle aziende di sviluppare strategie più robuste, capaci di proteggere efficacemente dati e sistemi aziendali.