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Perché il tribunale ha respinto il ricorso della Serie A contro Cloudflare?

Scopri le implicazioni della sentenza del tribunale di Milano e come influisce sulla lotta contro la pirateria online.
  • Il tribunale di Milano ha rigettato il ricorso della Lega Serie A, Lega Serie B, Dazn e Sky Italia contro Cloudflare il 5 agosto 2024.
  • La pirateria online causa danni alla Lega Calcio per oltre 300 milioni di euro all'anno.
  • Nel 2023, 39% degli italiani ha fruito illegalmente di contenuti audiovisivi, causando un danno economico di 767 milioni di euro.

Il 5 agosto 2024, il tribunale di Milano ha rigettato il ricorso presentato dalla Lega Serie A, con il supporto della Lega Serie B, Dazn e Sky Italia, contro il provider di servizi Internet Cloudflare. Il ricorso mirava a imporre al colosso americano l’iscrizione obbligatoria a Piracy Shield, una piattaforma antipirateria sviluppata dalla Serie A e gestita dall’Agcom. La decisione del tribunale ha stabilito che imporre a un operatore internazionale di iscriversi a una piattaforma è estraneo al perimetro dei poteri assegnati all’Autorità giudiziaria. Questo verdetto ha implicazioni significative per la lotta contro lo streaming illegale, rendendo chiaro che i siti di pirateria non sono sempre bloccabili alla fonte.

La Lega Serie A aveva accusato Cloudflare di favorire i pirati informatici, consentendo la visione dello streaming illecito e proteggendo l’anonimato dei responsabili. Tuttavia, il tribunale ha sottolineato che non esiste un obbligo legale per Cloudflare di aderire a Piracy Shield, lasciando di fatto le autorità con le mani legate.

Piracy Shield: Funzionamento e Critiche

Piracy Shield è una piattaforma progettata per individuare e oscurare gli indirizzi IP dei siti che trasmettono illegalmente i contenuti delle pay-tv. Attiva dal primo febbraio, la piattaforma mira a contrastare la pirateria online, che causa danni alla Lega Calcio per oltre 300 milioni di euro all’anno. La piattaforma ha il supporto di Sky e Dazn, che sono direttamente interessati alla protezione dei loro contenuti.

Cloudflare è stato accusato di facilitare lo streaming illegale attraverso vari servizi, tra cui una VPN gratuita (Warp) che nasconde il vero indirizzo IP dei dispositivi. Inoltre, il resolver DNS 1.1.1.1 offerto da Cloudflare permette di aggirare i blocchi dei domini, spostando agilmente i server da IP a IP. Questi servizi rendono difficile per le autorità bloccare efficacemente i siti pirata.

Il tribunale di Milano ha riconosciuto che Cloudflare potrebbe effettivamente semplificare la pubblicazione di contenuti pirata, ma ha ribadito che non esistono norme di legge che permettano di imporre l’iscrizione obbligatoria a Piracy Shield.

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La Campagna #Stop Piracy: Sensibilizzazione e Dati

In occasione della 1ª e 2ª Giornata della Serie A ENILIVE 2024/2025, la Lega Serie A ha lanciato per la quinta stagione consecutiva la campagna di sensibilizzazione contro la pirateria audiovisiva “#STOPIRACY – LA PIRATERIA UCCIDE IL CALCIO”. La campagna mira a contrastare lo streaming illegale di contenuti sportivi live e a sensibilizzare l’utente finale sui rischi connessi.

I numeri registrati nel 2023 sono impressionanti: 4 italiani su 10 (39%) hanno fruito in modo illecito di film, serie, programmi ed eventi sportivi live; 319 milioni gli atti di pirateria tra la popolazione adulta; 767 milioni di euro la stima del danno economico potenziale per le industrie dei contenuti audiovisivi; 11.200 i posti di lavoro a rischio a causa della pirateria audiovisiva. Nonostante il 79% dei pirati sia consapevole che la pirateria sia un reato, il 53% ritiene di non creare danni rilevanti piratando.

Nel pre-gara di tutte le partite del prossimo Campionato, sarà trasmesso sui maxischermi il video spot della campagna, mentre in televisione andrà in onda una clip dedicata all’iniziativa prima del fischio d’inizio.

Il Futuro di Piracy Shield

Il commissario AGCOM Massimiliano Capitanio ha annunciato l’arrivo entro fine anno di una versione 2.0 di Piracy Shield, una nuova piattaforma più potente e più efficace. Tuttavia, le parole di Capitanio vanno prese con cautela, poiché in passato ha anticipato novità che non si sono concretizzate.

Il 17 agosto 2024, con l’inizio del nuovo campionato di Serie A, Piracy Shield sarà riattivata. Tuttavia, la piattaforma rischia di essere ingolfata a causa del suo stesso meccanismo di funzionamento e della mancanza di collaborazione da parte di Cloudflare. Questo scenario rende evidente la necessità di una revisione delle leggi e delle strategie per combattere efficacemente la pirateria online.

Bullet Executive Summary

La recente sentenza del tribunale di Milano rappresenta una battuta d’arresto significativa nella lotta contro la pirateria online. La decisione di non imporre a Cloudflare l’iscrizione a Piracy Shield evidenzia le limitazioni legali e tecniche nella gestione della pirateria a livello internazionale. La campagna #STOPIRACY della Lega Serie A sottolinea l’importanza di sensibilizzare il pubblico sui danni economici e sociali causati dalla pirateria audiovisiva.

*Nozione base di tecnologia: La pirateria online sfrutta spesso le VPN (Virtual Private Network) per nascondere l’identità degli utenti e aggirare i blocchi geografici. Le VPN criptano il traffico internet, rendendo difficile per le autorità identificare e bloccare i siti pirata.

Nozione avanzata di tecnologia:* I Content Delivery Network (CDN) come Cloudflare utilizzano tecniche avanzate di caching e load balancing per distribuire i contenuti in modo efficiente e ridondante. Questo permette di mantenere alta la disponibilità dei contenuti, anche in caso di tentativi di blocco, rendendo la lotta contro la pirateria ancora più complessa.

In conclusione, la lotta contro la pirateria online richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga non solo le autorità giudiziarie e gli operatori del settore, ma anche una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte degli utenti. Solo attraverso una collaborazione efficace e l’adozione di tecnologie avanzate sarà possibile arginare questo fenomeno e proteggere i diritti dei creatori di contenuti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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