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Perché la mobilità elettrica rivoluzionerà l’economia italiana?

Scopri come la crescita dei veicoli elettrici e la riduzione dei costi delle batterie stanno trasformando il mercato automobilistico e aprendo nuove opportunità di business.
  • Prezzo delle batterie agli ioni di litio diminuito di 90% in 15 anni, da 1.415 dollari al kWh nel 2008 a 139 dollari al kWh nel 2023.
  • Si prevede che entro il 2025 il costo delle batterie scenderà fino a 83,40 dollari al kWh, raggiungendo così la 'quota 100'.
  • In Europa circolano oltre 4,5 milioni di auto elettriche, con un aumento del 48,5% rispetto al 2022.

La mobilità elettrica è sulla bocca di tutti. Nonostante alcuni alti e bassi, la crescita del segmento elettrico all’interno del mercato automotive sembra infatti un trend destinato a consolidarsi nei prossimi anni. Ovviamente, questa transizione verso un nuovo modello di mobilità implica cambiamenti sostanziali nello scenario economico dell’intera filiera automobilistica. Ma non è tutto. La diffusione di veicoli elettrici, infatti, apre la strada a nuove possibilità di business per tutte quelle imprese e attività commerciali disposte a giocare un ruolo attivo in questo momento di cambiamento.

Una svolta nata dalle esigenze di una collettività sempre più sensibile alla questione ambientale e resa possibile non solo dall’azione degli operatori del mercato e dalle case automobilistiche ma anche da tutte quelle imprese che hanno introdotto e continuano ad introdurre servizi di mobilità. Quest’ultime forniscono un supporto fondamentale allo sviluppo della mobilità elettrica, contribuendo a rendere più capillare, ma soprattutto, più efficiente la rete di ricarica sul nostro territorio.

Tra le aziende in prima linea in questa transizione verso un modello di mobilità sostenibile, Repower. Molte le azioni messe in campo negli anni, la più recente Repower Charging Net, il circuito di ricarica modulabile e capillare, capace di rispondere alle esigenze tanto degli e-driver quanto di chi vuole introdurre servizi di mobilità. Le aziende che entrano a far parte del circuito, installando uno degli strumenti di ricarica a disposizione –personalizzabili e smart– saranno visibili come punto di ricarica su Recharge Around, app di riferimento per gli e-driver che indica tutti i punti di ricarica attivi sul territorio nazionale, un’opportunità per le strutture di farsi conoscere e ricevere visibilità.

Gli strumenti di ricarica di Repower Charging Net saranno visibili anche sulle applicazioni dei principali operatori di mobilità elettrica e sui navigatori delle principali case automobilistiche. Un progetto strategico e di ampio respiro, insomma, volto a creare il circuito di ricarica più grande e più capillare in Italia di punti privati aperti al pubblico, così da contribuire allo sviluppo rapido e organico di un nuovo modo più sostenibile di muoversi sulle strade italiane.

Il Crollo dei Costi delle Batterie: Un Fattore Decisivo

In quindici anni il prezzo medio di una batteria agli ioni di litio è diminuito di più del 90%. A sostenerlo è una ricerca del DOE, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Che si lancia anche in un’importante previsione: con il costante calo del prezzo delle batterie, il 2025 potrebbe diventare l’anno in cui i produttori proporranno le auto elettriche allo stesso prezzo di quelle a combustione interna.

Nella sua analisi, il DOE è partito dal 2008, l’anno in cui è stata lanciata sul mercato la Tesla Roadster. Un evento chiave nell’aprire la moderna era dei veicoli elettrici. Nel 2008, il prezzo delle batterie era di circa 1.000 dollari al kWh che, attualizzati a oggi tenendo conto dell’inflazione, corrispondono a circa 1.415 dollari al kWh. Il 2023 si è chiuso invece con un costo al kWh sceso fino a una media di 139 dollari al kWh. Un crollo del 90,18%, dovuto in larga parte ai miglioramenti nel processo produttivo, del volume di produzione e ai miglioramenti nelle tecnologie e nella chimica delle batterie.

L’importanza di “Quota 100”: a 100 dollari al kWh le elettriche costeranno come le termiche. In tema batterie, però, l’evento più atteso è il raggiungimento di “Quota 100”, cioè un prezzo di 100 dollari al kWh. È il valore raggiunto il quale, secondo gran parte degli analisti, le vetture elettriche potranno avere un costo comparabile a quello delle auto a combustione interna. È difficile stimare con precisione quando questo possa succedere, tenendo conto anche della difficile situazione geopolitica di questi anni. Il Dipartimento dell’Energia americano stima però che entro fine 2025 il prezzo al kWh potrebbe scendere fino al 40% rispetto al valore del 2023: dai 139 dollari al kWh si potrebbe scendere dunque fino a 83,40 dollari al kWh. Raggiungendo così l’agognata quota 100.

La stima del Dipartimento dell’Energia americano collima con quella di altri importanti analisti, sicuri che già nel 2025, ma solo su determinati mercati, le auto elettriche raggiungeranno la parità di costo con quelle a combustione interna. Le batterie per elettriche non sono mai costate così poco. Conseguenza della “guerra” fra CATL e BYD.

Cosa ne pensi?
  • 🔋 La mobilità elettrica rappresenta un'enorme opportunità per l'economia italiana......
  • ⚠️ Ma i costi di smaltimento delle batterie sono davvero sostenibili?......
  • 🤔 E se la tecnologia V2G cambiasse l'equazione economica?......

Le Sfide e le Percezioni degli Utenti

A giudicare dal vivace dibattito sollevato dalla pubblicazione della mia lettera dello scorso 19 luglio, emerge con chiara evidenza quanto il tema motore «endotermico», «ibrido» o «full electric» sia divisivo, una disputa ideologica, quasi una questione di Fede: non siamo ai «Guelfi e Ghibellini», ma poco ci manca. Illuminanti le argomentazioni tecniche dei due lettori Luigi e Giacomo che con precisi calcoli matematici ci spiegano quanto le auto «full electric» siano affidabili e più economiche di quelle diesel, ne prendiamo atto, manca tuttavia un preciso riferimento al confronto tra i costi di acquisto «full electric» versus Diesel: ogni investimento dovrebbe infatti tenere conto, oltre che dei costi di esercizio, anche di quelli di acquisto e del valore del bene a fine vita.

A proposito: esiste un piano nazionale/europeo di smaltimento delle batterie auto da rottamare? Mi risulta che oggi rottamare un’elettrica abbia un costo decisamente superiore alla rottamazione di un’auto a motore endotermico (dalla quale peraltro si recupera e ricicla quasi tutto), anche questa è una seria questione ambientale da affrontare. Quanto ai costi di esercizio vien da dire che per il momento (forse) sarà ancora così (elettrico batte diesel 1 a 0?), ma quando l’elettrico avrà preso il sopravvento ed i governanti di turno si accorgeranno che i proventi delle accise sui carburanti fossili saranno venute meno (a proposito: ma questa «iniqua gabella» non doveva essere abolita?), siamo sicuri che non saranno obbligati ad inventarsi qualcosa per recuperarli altrove? E da dove secondo voi?

In conclusione, quando possibile – e «caldo» permettendo – per i tratti medi e brevi lasciamo la macchina in «garage»: meglio andare a «òche» o in bici e che i governi (di turno) sviluppino un buon servizio di trasporto pubblico, incentivandone l’utilizzo, ne guadagneranno la salute, l’ambiente e… il portafoglio. Sull’auto elettrica della filosofia, per così dire, ne abbiamo già fatta. Così come abbiamo dato conto, in senso letterale, di questioni riguardanti l’effettivo consumo d’energia. Le ulteriori domande che pone non sono soltanto legittime, ma pure interessanti. Così come lo è l’argomento, considerato il numero di lettere ricevute e anche il tenore dei discorsi che cogliamo qua e là, in famiglia, tra colleghi o al bar. Questo tuttavia non è lo spazio adatto per rispondere nel merito, ma proprio per questo ce ne occuperemo nelle pagine di cronaca nei prossimi giorni con un approfondimento che dia conto dei pro e dei contro di un sistema e dell’altro, con la risposta ai quesiti più tecnici e anche ad altri, che abbiamo ricevuto. Tenga d’occhio dunque giornale e sito del GdB. Grazie.

La Crescita delle Auto Elettriche in Europa

Le auto elettriche conquistano consensi ed a piccoli passi, raggiungono dimensioni considerevoli. In Europa circolano oltre 4,5 milioni di auto elettriche. Numeri che rispetto al passato sono raddoppiati, perché se nel 2023 le immatricolazioni di EV sono aumentate di 1,5 milioni, nel futuro è previsto un aumento altrettanto consistente. Nel Vecchio Continente rispetto al 2022, le EV sono cresciute del 48,5%. Lo scorso anno, le immatricolazioni di auto elettriche in tutta Europa, ha toccato quota 14,3%, quando nel 2018 era inferiore all’1%.

Ma c’è un dato che porta a una nuova ed ennesima discussione sul futuro di questa tipologia di auto. Secondo il recente rapporto di Mobility Consumer Pulse di McKinsey, chi ha acquistato un’auto elettrica, rimpiange le care e vecchie alimentazioni benzina e diesel. Il 20% degli intervistati è deluso dalla propria auto elettrica e vuole fare un passo indietro, mentre il 42% degli intervistati desidera che la sua futura EV abbia un’autonomia superiore ai 430 km. Trasparenza sui prezzi, maggiore autonomia e possibilità di personalizzare l’auto, secondo il 47% degli intervistati, le auto elettriche sono una valida alternativa ma limitanti per tanti aspetti.

In un suo recente viaggio in Cina, Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, ha firmato un importante memorandum d’intesa con la Cina. Un accordo che apre le porte del nostro paese ai costruttori orientali e che punta ad aumentare la produzione di auto, termiche ed elettriche in Italia.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la transizione verso la mobilità elettrica rappresenta una sfida e un’opportunità senza precedenti. La riduzione dei costi delle batterie e l’espansione delle infrastrutture di ricarica sono fattori chiave che stanno accelerando questo cambiamento. Tuttavia, permangono questioni aperte riguardanti il costo iniziale dei veicoli, la gestione delle batterie a fine vita e la percezione degli utenti.

Nozione base di tecnologia: La batteria agli ioni di litio è il cuore pulsante dei veicoli elettrici. La sua capacità di immagazzinare energia in modo efficiente e di rilasciarla rapidamente è ciò che rende possibile l’adozione su larga scala dei veicoli elettrici.

Nozione avanzata di tecnologia: La tecnologia V2G (Vehicle-to-Grid) rappresenta una frontiera emergente. Consente ai veicoli elettrici di restituire energia alla rete elettrica, contribuendo alla stabilità della rete e permettendo ai proprietari di veicoli di guadagnare vendendo l’energia immagazzinata nelle loro batterie.

Riflettendo su questi aspetti, è evidente come la mobilità elettrica non sia solo una questione di innovazione tecnologica, ma anche di cambiamento culturale e di adattamento delle infrastrutture. La strada verso un futuro sostenibile è lunga e complessa, ma i passi avanti compiuti finora sono promettenti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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