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- Ready at Dawn è stato chiuso da Meta con effetto immediato, ponendo fine a 21 anni di innovazione nel settore videoludico.
- Meta ha motivato la chiusura per garantire che la divisione Reality Labs rientri nel budget prefissato, nonostante i successi VR dello studio.
- Nonostante la chiusura, Meta incoraggia i dipendenti di Ready at Dawn a candidarsi per altre posizioni all'interno degli Oculus Studios.
La notizia della chiusura di Ready at Dawn, lo studio di sviluppo noto per titoli come The Order: 1886 e Lone Echo, ha colpito duramente l’industria dei videogiochi. Meta, la compagnia guidata da Mark Zuckerberg, ha deciso di chiudere lo studio con effetto immediato, segnando la fine di un’era per una software house che ha contribuito significativamente al panorama videoludico negli ultimi due decenni.
Ready at Dawn, fondata nel 2003 da Didier Malenfant, Ru Weerasuriya e Andrea Pessino, ha iniziato la sua avventura collaborando con Sony su progetti per PlayStation Portable, come Daxter (2006) e God of War: Chains of Olympus (2008). La software house ha poi raggiunto l’apice della notorietà con The Order: 1886, un’esclusiva PlayStation 4 lanciata nel 2015, che ha stupito per la sua resa grafica eccezionale.
La transizione verso la realtà virtuale
Nel 2020, Ready at Dawn è stata acquisita da Oculus Studios, una divisione di Meta, con l’obiettivo di puntare sulla realtà virtuale. Lo studio ha quindi sviluppato titoli come Lone Echo (2017), Echo Arena (2017), Echo Combat (2018) e Lone Echo II (2021). Questi giochi hanno dimostrato la maestria tecnologica di Ready at Dawn e il suo potenziale in un mercato in crescita come quello della VR.
Tuttavia, nonostante i successi ottenuti, Meta ha deciso di chiudere lo studio per assicurare che la divisione Reality Labs, responsabile dei dispositivi della famiglia Quest, rientri nel budget prefissato. Un portavoce di Meta ha dichiarato che la chiusura di Ready at Dawn è stata necessaria per garantire un “miglior impatto sul lungo periodo” nello sviluppo di progetti VR.
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Il futuro dei dipendenti e degli Oculus Studios
La chiusura di Ready at Dawn ha sollevato molte preoccupazioni riguardo al futuro dei dipendenti dello studio. Meta ha incoraggiato gli sviluppatori a candidarsi per altre posizioni all’interno degli Oculus Studios, con l’obiettivo di trattenere il maggior numero possibile di talenti. Tuttavia, non è chiaro quanti dei dipendenti riusciranno a trovare una nuova collocazione all’interno della compagnia.
La decisione di chiudere Ready at Dawn arriva in un momento difficile per l’industria dei videogiochi, che sta affrontando sfide significative a causa delle perdite finanziarie e della crescente concorrenza. Nonostante Meta continui a investire nello sviluppo della realtà virtuale, la chiusura di uno studio così prestigioso solleva dubbi sulla strategia a lungo termine della compagnia nel settore VR.
Il sogno infranto di The Order: 1886 2
La chiusura di Ready at Dawn riapre anche vecchie ferite per i fan di The Order: 1886. Lo studio aveva piani ambiziosi per un sequel del gioco, con un engine già parzialmente pronto e ottimizzato. Tuttavia, i rapporti tra Sony e Ready at Dawn si sono interrotti tra il 2016 e il 2017, impedendo allo studio di utilizzare la proprietà intellettuale di The Order: 1886, che rimane saldamente nelle mani di Sony.
Nonostante i rumor e le dichiarazioni degli stessi fondatori di Ready at Dawn, che hanno spesso espresso la volontà di dare vita a un nuovo gioco della serie, il sogno di The Order: 1886 2 non si è mai concretizzato. Con la chiusura dello studio, sembra che questo progetto non vedrà mai la luce.
Bullet Executive Summary
La chiusura di Ready at Dawn rappresenta una perdita significativa per l’industria dei videogiochi. Questo evento ci ricorda quanto sia volatile e imprevedibile il settore tecnologico, dove anche le software house più talentuose possono trovarsi in difficoltà a causa di decisioni aziendali e cambiamenti di strategia. La realtà virtuale, nonostante le sue promesse, rimane un mercato complesso e in continua evoluzione, che richiede investimenti significativi e una visione a lungo termine.
Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è l’importanza del budgeting e della gestione finanziaria nelle aziende tecnologiche. Anche le compagnie più innovative devono bilanciare i costi e i ricavi per garantire la sostenibilità a lungo termine.
Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è l’uso di motori grafici avanzati per lo sviluppo di giochi VR. Questi motori, come Unreal Engine e Unity, permettono di creare esperienze immersive e realistiche, ma richiedono competenze tecniche elevate e risorse significative. La chiusura di Ready at Dawn ci ricorda che, nonostante le potenzialità della tecnologia, il successo dipende anche dalla capacità di navigare le sfide economiche e strategiche del mercato.
In conclusione, la chiusura di Ready at Dawn è un monito per l’intera industria dei videogiochi e per gli appassionati di tecnologia. Ci invita a riflettere sulle dinamiche complesse che governano il settore e sull’importanza di sostenere l’innovazione senza perdere di vista la sostenibilità economica.
- Sito ufficiale di Meta Reality Labs, divisione responsabile degli sviluppi sulla realtà virtuale, per approfondire la strategia di Meta nel settore VR.
- Sito ufficiale di Ready At Dawn, per approfondire la storia e i progetti dello studio chiuso da Meta.
- Informazioni ufficiali sulla divisione Reality Labs di Meta, che gestisce lo sviluppo di tecnologie di realtà virtuale e aumentata