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- Android App Bundle: il nuovo standard che ottimizza lo spazio di archiviazione e velocizza i download.
- 31 agosto 2024: Google eliminerà un gran numero di app non conformi, migliorando la qualità del Play Store.
- 2,28 milioni di app rimosse nel 2023 e 330 mila sviluppatori bannati per non conformità.
Il panorama delle app Android sta vivendo un cambiamento significativo con l’evoluzione del formato di distribuzione delle applicazioni. Dal 2018, Google ha introdotto gli Android App Bundle (AAB) come nuovo standard, sostituendo gradualmente i tradizionali “fat APK”. Questo cambiamento, sebbene apparentemente tecnico, ha implicazioni profonde per gli utenti e gli sviluppatori.
Gli AAB sono stati progettati per ottimizzare lo spazio di archiviazione e migliorare l’efficienza del download. A differenza dei “fat APK”, che contengono tutte le risorse necessarie per ogni possibile configurazione di dispositivo, gli AAB separano queste risorse in più file, permettendo agli utenti di scaricare solo ciò che è necessario per il loro specifico dispositivo. Questo approccio riduce le dimensioni del pacchetto, rendendo i download più veloci e meno onerosi per i server.
Tuttavia, questa transizione non è priva di complicazioni. Google ha recentemente cessato la produzione dei “fat APK” per molte app, concentrandosi esclusivamente sugli AAB. Questo cambiamento ha reso il sideloading delle app da fonti esterne, come APKMirror, più complesso. Mentre i “fat APK” possono essere installati nativamente dai tool integrati in Android, gli AAB richiedono l’uso di programmi specializzati come APKMirror Installer o Split APKs Installer. Per gli utenti più esperti, è possibile utilizzare direttamente la riga di comando grazie ad ADB.
La Sfida dell’Installazione di App Esterne
Per gli utenti che scaricano applicazioni direttamente dal Play Store, il passaggio agli AAB non rappresenta un cambiamento significativo. Tuttavia, per coloro che sono abituati a installare APK da fonti esterne, la situazione si complica. Gli AAB richiedono strumenti aggiuntivi per gestire i file suddivisi, introducendo una fase aggiuntiva nel processo di installazione delle app.
Prima dell’introduzione degli AAB, le app venivano spesso distribuite in un singolo “fat APK”, che conteneva contenuti non utilizzati o duplicati. Questo metodo era inefficiente e difficoltoso per gli sviluppatori, che dovevano creare un unico grande file o dividerlo in centinaia di APK ottimizzati ad ogni aggiornamento. Con gli AAB, Google Play può generare APK completi partendo dai file AAB, facilitando la condivisione delle app e degli aggiornamenti.
- 🌟 Finalmente un Play Store più pulito e efficiente......
- 😡 La complicazione del sideloading è davvero frustrante......
- 👀 Interessante come l'uso di ADB possa semplificare......
La Pulizia del Play Store: Un Nuovo Inizio
Il 31 agosto 2024 segnerà un altro importante cambiamento nel mondo Android. Google ha annunciato una modifica alla policy sulla qualità minima delle app Android sul Play Store, che porterà all’eliminazione di una quantità significativa di app non conformi alle nuove regole. Nel 2023, Google ha rimosso dal suo store 2,28 milioni di app e bannato 330 mila sviluppatori che non rispettavano i requisiti minimi di qualità. La scure di Google potrebbe essere ancora più impietosa alla fine di agosto.
Le app che non offrono un’esperienza stabile, responsiva e coinvolgente saranno cancellate. Questo include app che vanno in crash, che sono inutili o che mostrano solo informazioni testuali o file PDF. Anche le app che non si installano correttamente o che si bloccano dopo la prima installazione saranno bannate. Questa pulizia è vista come un bene per tutti, poiché alleggerisce i server di Google e risparmia costi di gestione del Play Store, offrendo agli utenti un’esperienza più sicura e di qualità.
Update delle App Sideloaded: Una Nuova Funzionalità
Un’altra novità interessante riguarda la possibilità di aggiornare le app installate tramite sideloading direttamente dal Play Store. Questa funzionalità, scoperta nella versione 42.0.18 del Play Store, permetterebbe di cambiare la “proprietà” dell’app, rendendo non più necessario l’update manuale. Le app esterne potrebbero essere aggiornate automaticamente dal Play Store, semplificando notevolmente il processo per gli utenti.
Android 14 introduce la possibilità di impostare uno store come fonte di update per le app, mostrando un avviso se si tenta di scaricare un aggiornamento da uno store diverso. Questo evita l’installazione di versioni sbagliate dell’app. Nella versione 42.0.18 del Play Store, l’opzione di cambiare store per gli update segnalerà la disponibilità dell’aggiornamento anche per le app scaricate da un’altra fonte, aggiungendo un pulsante “Update from Play”.
Bullet Executive Summary
Il mondo Android è in continua evoluzione, e le recenti modifiche introdotte da Google ne sono un chiaro esempio. L’introduzione degli Android App Bundle ha reso il processo di distribuzione delle app più efficiente, ma ha anche complicato il sideloading per gli utenti che preferiscono fonti esterne. La pulizia del Play Store, prevista per il 31 agosto 2024, eliminerà le app di bassa qualità, migliorando l’esperienza utente. Infine, la possibilità di aggiornare le app sideloaded direttamente dal Play Store rappresenta un passo avanti significativo.
In un mondo sempre più digitale, è fondamentale comprendere le basi della tecnologia che utilizziamo quotidianamente. Ad esempio, il concetto di sideloading si riferisce all’installazione di app da fonti esterne al Play Store ufficiale. Questo processo offre maggiore controllo agli utenti, ma comporta anche rischi di sicurezza.
Per chi desidera approfondire, una nozione avanzata di tecnologia correlata è l’uso di ADB (Android Debug Bridge), uno strumento versatile che permette di gestire i dispositivi Android tramite la riga di comando. ADB consente di installare app, eseguire debug e accedere a funzionalità avanzate del sistema operativo, rendendolo uno strumento indispensabile per gli sviluppatori e gli utenti esperti.
In conclusione, il panorama delle app Android è in costante mutamento, e queste modifiche rappresentano solo l’inizio di un’evoluzione che continuerà a plasmare il modo in cui interagiamo con la tecnologia. La sfida per gli utenti e gli sviluppatori sarà quella di adattarsi a questi cambiamenti, sfruttando al meglio le nuove opportunità offerte.