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Abbiamo decifrato il meccanismo di Anticitera: ecco i nuovi dettagli scoperti

Un nuovo studio rivela come gli antichi Greci utilizzavano il calcolo probabilistico per creare il computer analogico più antico al mondo, il meccanismo di Anticitera.
  • Il meccanismo di Anticitera, ritrovato nel 1901, è il più antico computer analogico conosciuto.
  • Un nuovo studio ha utilizzato tecniche statistiche moderne per rivelare che la ruota del meccanismo conteneva probabilmente 354 o 355 fori.
  • I fori erano posizionati con una precisione straordinaria, con una variazione radiale media di soli 0,028 millimetri tra ciascun foro.

Il meccanismo di Anticitera, un sofisticato calcolatore astronomico in bronzo costruito dagli antichi Greci, ha sempre rappresentato un enigma per gli studiosi sin dal suo ritrovamento nel 1901 in un relitto di epoca romana vicino all’isola greca di Anticitera, a nord-ovest di Creta. Questo dispositivo, spesso soprannominato il “computer a orologeria”, è stato progettato per predire le eclissi, le fasi lunari e calcolare la posizione del Sole e dei cinque pianeti conosciuti all’epoca.

Un nuovo studio pubblicato dagli astronomi dell’Università di Glasgow sul Horological Journal ha utilizzato moderne tecniche statistiche, solitamente impiegate per lo studio delle onde gravitazionali, per svelare ulteriori dettagli sul funzionamento di questo antico calcolatore. La ricerca ha dimostrato che il meccanismo di Anticitera utilizzava un calcolo probabilistico per determinare il numero dei fori presenti in un ingranaggio eroso, probabilmente utilizzato per tracciare l’anno lunare.

Il calcolo probabilistico del calendario lunare

Nel 2020, uno studio ai raggi X della ruota del meccanismo ha rivelato nuovi dettagli sui fori regolarmente distanziati sotto la ruota. Le prime analisi suggerivano che il numero di fori originariamente presenti fosse compreso tra 347 e 367. Gli astronomi dell’Università di Glasgow, incuriositi dal mistero, hanno deciso di utilizzare strumenti statistici per analizzare i segnali del rilevatore di onde gravitazionali LIGO, che misura le increspature nello spazio-tempo causate da eventi astronomici come la collisione di buchi neri.

I calcoli hanno indicato che la ruota probabilmente conteneva 354 o 355 fori in un cerchio di raggio 77,1 millimetri, con i fori posizionati con straordinaria precisione. Questi numeri suggeriscono che la ruota servisse per segnare i giorni del calendario lunare. La precisione dei fori, con una variazione radiale media di soli 0,028 millimetri tra ciascun foro, evidenzia la maestria artigianale degli antichi Greci.

Un segreto sommerso per duemila anni

Il meccanismo di Antikythera, grande quanto una scatola di scarpe e frammentato dal tempo, è stato esposto in un museo per cinquant’anni prima che gli storici iniziassero a comprendere le sue funzioni. Le ricerche hanno rivelato che il meccanismo, risalente al II secolo a.C., operava come un computer meccanico manuale. I quadranti esterni, collegati agli ingranaggi interni, permettevano di prevedere le eclissi e calcolare le posizioni astronomiche dei pianeti con una precisione senza pari.

Nel nuovo studio pubblicato sul Horological Journal, i ricercatori di Glasgow hanno utilizzato due tecniche di analisi statistica per ottenere nuovi dettagli sull’anello del calendario. I risultati mostrano che è più probabile che l’anello avesse 354 fori, corrispondenti al calendario lunare, piuttosto che 365, come nel calendario egiziano. Il professor Graham Woan e il dottor Joseph Bayley dell’Università di Glasgow hanno applicato il campionamento bayesiano di Markov Chain Monte Carlo, determinando che l’anello conteneva probabilmente 354 o 355 fori, con un’incertezza di circa 1/3 di millimetro.

Bullet Executive Summary

Il meccanismo di Antikythera, custodito nella Collezione di Bronzi del Museo Archeologico Nazionale di Atene, testimonia la straordinaria capacità degli antichi Greci nell’arte e nella scienza. Questo dispositivo, risalente al II secolo a.C., rappresenta il più antico computer analogico conosciuto al mondo e dimostra come gli antichi Greci fossero in grado di tenere traccia dei cieli con una precisione straordinaria.

Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è la comprensione dei meccanismi a ingranaggi, che sono alla base di molti dispositivi meccanici moderni. Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è l’uso delle tecniche di analisi statistica e del calcolo probabilistico, che permettono di ricostruire informazioni mancanti o erose nel tempo, come nel caso del meccanismo di Antikythera.

Riflettendo su questo straordinario dispositivo, possiamo apprezzare non solo la maestria tecnica degli antichi Greci, ma anche l’importanza della ricerca interdisciplinare moderna, che combina archeologia, astronomia e statistica per svelare i segreti del passato.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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