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- Il maxi-stipendio di 56 miliardi di dollari potrebbe posizionare Musk tra le entità più ricche al mondo, superando nazioni come l’Azerbaigian.
- Il fondo sovrano norvegese Norges Bank Investment Management vota contro, detiene lo 0,98% di Tesla per un valore di 7,72 miliardi di dollari.
- La sentenza del tribunale del Delaware ha annullato l'accordo del 2018, ma il trasferimento in Texas potrebbe cambiare le dinamiche legali.
Il prossimo 13 giugno, l’assemblea degli azionisti di Tesla si riunirà per votare su un maxi-emolumento che potrebbe rendere Elon Musk il manager più pagato della storia. La cifra in questione è di 56 miliardi di dollari, un valore che lo posizionerebbe intorno all’82esimo posto tra gli Stati più ricchi del mondo, superando nazioni come l’Azerbaigian. Tuttavia, non tutti gli azionisti sono d’accordo con questa remunerazione monstre, e il voto potrebbe rivelarsi controverso.
Il fondo sovrano norvegese Norges Bank Investment Management, che detiene lo 0,98% di Tesla per un valore di 7,72 miliardi di dollari, ha già preannunciato il suo voto contrario, contestando la “dimensione totale del premio” e le modalità legate alla struttura della performance. Anche il fondo americano Calvert ha espresso una posizione simile, ritenendo il valore del premio eccessivo, anche considerando il successo della società.
Le motivazioni dietro il maxi-stipendio
Il presidente di Tesla, Robyn Denholm, ha inviato una lettera agli azionisti spiegando che il massiccio pagamento, composto da un piano d’assegnazione di titoli sviluppato su un decennio, è necessario per mantenere l’attenzione di Elon Musk e motivarlo a concentrarsi sul raggiungimento di una crescita sorprendente per l’azienda. L’accordo sulla remunerazione di Musk, originariamente elaborato nel 2018, è stato annullato all’inizio di quest’anno dai giudici del tribunale del Delaware, che hanno affermato che gli investitori non erano stati informati sui dettagli chiave.
Le polemiche sulla retribuzione di Musk arrivano in un momento delicato per Tesla, che sta affrontando tagli al personale e l’attesa per il progetto di un veicolo a basso costo e lo sviluppo della tecnologia di guida autonoma. Il software Autopilot ha portato Tesla in tribunale a seguito di incidenti che hanno coinvolto le auto del gruppo.
Le posizioni degli azionisti e dei proxy advisor
Le posizioni degli azionisti contrari rispecchiano le indicazioni dei proxy advisor, società di analisi e consulenza per le assemblee degli azionisti. Il proxy Glass Lewis, ad esempio, ha raccomandato di votare contro l’accordo sulla retribuzione, citando le “dimensioni eccessive” del premio. Tesla ha replicato che la raccomandazione di Lewis omette considerazioni chiave e si basa su logica errata e speculazioni.
Elon Musk ha risposto su X (precedentemente noto come Twitter) con un laconico “Not cool”, riferendosi al parere del fondo norvegese. La bocciatura in assemblea della retribuzione del CEO, seppur consultiva, potrebbe mettere in imbarazzo Musk e indurlo a dare l’addio alla sua creatura.
Il futuro di Tesla e le implicazioni del voto
Il mercato guarda con attenzione al progetto di un veicolo a basso costo e allo sviluppo della tecnologia di guida autonoma, mentre Tesla attraversa un periodo difficile di crescita. Gli analisti finanziari spiegano che bisogna avere pazienza e attendere che il pacchetto del 2018 venga riapprovato, anche se la sentenza del tribunale del Delaware potrebbe diventare superata se Tesla si trasferirà in Texas.
La proposta di trasferire la sede di Tesla dal Delaware al Texas non è osteggiata e dovrebbe passare senza problemi. Il presidente Denholm ha esortato gli azionisti a votare a favore, affermando che il trasferimento fornisce una migliore piattaforma per l’innovazione e che i legislatori e i tribunali texani sono in una posizione migliore per prendere decisioni sul diritto societario applicabile alle aziende.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la battaglia per il maxi-stipendio di Elon Musk rappresenta una questione cruciale non solo per Tesla, ma per l’intero panorama tecnologico moderno. La cifra di 56 miliardi di dollari è senza precedenti e ha suscitato reazioni contrastanti tra gli azionisti e i proxy advisor. La decisione dell’assemblea del 13 giugno potrebbe avere implicazioni significative per il futuro di Tesla e per la permanenza di Musk alla guida dell’azienda.
Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è la remunerazione basata sulle performance. Questo tipo di compenso è legato al raggiungimento di determinati obiettivi aziendali e può includere bonus, stock option e altri incentivi.
Una nozione di tecnologia avanzata applicabile al tema dell’articolo è l’intelligenza artificiale applicata alla gestione aziendale. L’IA può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati e fornire previsioni accurate sulle performance aziendali, aiutando i manager a prendere decisioni informate e a ottimizzare le strategie di remunerazione.
In definitiva, la questione del maxi-stipendio di Elon Musk solleva importanti riflessioni su come le aziende tecnologiche moderne bilanciano la necessità di attrarre e mantenere talenti di alto livello con le aspettative degli azionisti e le dinamiche del mercato.
- Sito di Tesla Investor Relations, sezione sulla governance aziendale e compensazione degli esecutivi
- Sito ufficiale di Norges Bank Investment Management, fondo sovrano norvegese, per approfondire sulla loro posizione sull'emolumento di Elon Musk
- Sito ufficiale di Tesla, sezione relazioni con gli investitori, con informazioni sulla gestione aziendale e sulla remunerazione dei dirigenti.
- Documentazione completa sull'assemblea degli azionisti di Tesla, dove vengono discussi i dettagli del maxi-emolumento di Elon Musk.