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- Un nuovo round di finanziamento di 20 milioni di euro dimostra il crescente interesse verso la fusione nucleare come soluzione energetica pulita.
- La tecnologia degli Stellarator Qi promette una fonte di energia più stabile e sicura, grazie all'uso di superconduttori ad alta temperatura.
- Proxima Fusion punta a espandere il team con ingegneri e fisici di livello mondiale, accelerando lo sviluppo delle tecnologie abilitanti.
La ricerca di fonti energetiche pulite ed efficienti è diventata una priorità globale nell’era moderna, con la fusione nucleare che rappresenta una delle soluzioni più promettenti a lungo termine per affrontare questa sfida. Proxima Fusion, una società di nuova costituzione e spin-out del prestigioso Max Planck Institute for Plasma Physics (IPP), è sul punto di fare un passo avanti significativo in questo ambito grazie a un nuovo round di finanziamento di 20 milioni di euro. Questo nuovo round di finanziamento arriva meno di un anno dopo un primo round pre-seed di 7,5 milioni di euro, dimostrando un crescente interesse verso il settore delle tecnologie di fusione nucleare.
La tecnologia degli Stellarator quasi-isodinamici (Qi) con superconduttori ad alta temperatura promette di rivoluzionare il settore energetico, offrendo una fonte di energia pulita, sicura e praticamente illimitata. Gli Stellarator Qi utilizzano un campo magnetico complesso per confinare e stabilizzare il plasma all’interno di una camera di reazione, fornendo così le condizioni necessarie per il processo di fusione nucleare. Questo design complesso rende gli Stellarator più stabili rispetto ai Tokamak, soprattutto quando si tratta di gestire il plasma a temperature e pressioni estreme.
Il ruolo chiave di Proxima Fusion e il sogno dell’energia dalle stelle
Il CEO di Proxima Fusion, l’italiano Francesco Sciortino, ha sottolineato i progressi significativi compiuti dall’azienda nel corso dell’ultimo anno nella progettazione e nell’ottimizzazione degli Stellarator, grazie all’utilizzo di avanzate tecnologie di ingegneria e simulazione. Sciortino ha anche enfatizzato il ruolo fondamentale che ha avuto l’esperimento Wendelstein 7-X (W7-X) presso l’IPP per l’avanzamento della ricerca sui reattori Stellarator. Tuttavia, il cammino verso la realizzazione pratica dell’energia da fusione rimane una sfida ardua.
Nonostante si sia riusciti recentemente ad ottenere una produzione di energia da fusione superiore all’energia richiesta per avviare una reazione, sono necessari impegno e sviluppo per rendere la fusione nucleare una fonte di energia commercialmente vantaggiosa. Di fatto, costruire e far funzionare uno Stellarator è una sfida tecnologica significativa, e al momento nessun reattore Stellarator ha raggiunto la fase di produzione di energia su larga scala.
Il sostegno degli investitori e il futuro dell’energia pulita
L’investimento è stato guidato da Redalpine, con la partecipazione del Bayern Kapital sostenuto dal governo bavarese, del DeepTech & Climate Fonds sostenuto dal governo tedesco e della Fondazione Max Planck. “L’interesse spontaneo di nuovi investitori strategici di alto livello, oltre ad accelerare lo sviluppo del nostro progetto, conferma l’impatto disruptive che siamo impegnati a raggiungere, sostenuto dalla straordinaria qualità del team che abbiamo composto”, sottolinea Sciortino.
Oltre ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie abilitanti chiave nei settori hardware e software, Proxima Fusion utilizzerà i finanziamenti Seed per espandere ulteriormente il team con ingegneri e fisici di livello mondiale, nonché per ottenere ulteriori finanziamenti pubblici. Questo dimostra un forte impegno non solo verso l’avanzamento tecnologico, ma anche verso la creazione di una solida base per il futuro dell’energia pulita.
Bullet Executive Summary
La fusione nucleare, e in particolare la tecnologia degli Stellarator, rappresenta una frontiera avanzata nella ricerca di fonti di energia pulita e sostenibile. Proxima Fusion emerge come un leader in questo settore, grazie ai significativi investimenti ottenuti e al sostegno di istituzioni di prestigio. La sfida di rendere la fusione nucleare una realtà pratica e commercialmente vantaggiosa è complessa, ma gli sforzi di Proxima Fusion indicano un cammino promettente verso un futuro energetico pulito.
Una nozione base di tecnologia correlata al tema principale dell’articolo è il principio di funzionamento degli Stellarator, che utilizzano un campo magnetico per confinare il plasma, elemento chiave per il processo di fusione nucleare. Una nozione di tecnologia avanzata è l’uso di superconduttori ad alta temperatura per migliorare l’efficienza degli Stellarator Qi, rendendo possibile un approccio più stabile e sostenibile alla fusione nucleare. Questi progressi tecnologici aprono la strada a una riflessione personale sulla necessità di perseguire soluzioni innovative per affrontare la crisi energetica globale, sottolineando l’importanza dell’investimento in ricerca e sviluppo nel settore delle energie rinnovabili.